Nato il quattro luglio, film diretto da Oliver Stone, racconta la storia di Ron Kovic (Tom Cruise), un ragazzo nato proprio nel giorno in cui si festeggia l'Indipendenza degli Stati Uniti d'America. Cresciuto da una famiglia molto cattolica, trascorre le sue giornate dividendosi tra la scuola e lo sport, credendo fortemente negli ideali americani tanto che, raggiunta la maggiore età, decide di arruolarsi nei Marines. Una volta diventato sergente, viene inviato in Vietnam per fronteggiare la guerra in corso: qui vede con i suoi occhi l’orrore del massacro di civili, compresi donne e bambini. I suoi sensi di colpa aumentano quando un giorno, per errore, uccide il soldato Wilson e, tornato alla base militare, confessa ciò che ha fatto al maggiore, che però non lo punisce e lo lascia andare. La sua esperienza militare si conclude in seguito a un duro colpo sul campo che gli fa perdere l’uso delle gambe, facendolo diventare anche impotente.
Questo lo costringe a fare ritorno nella sua patria, che nel frattempo è profondamente cambiata: la guerra non è sentita poi così tanto e, nonostante lui creda di essere un eroe, non è trattano come tale dagli altri. L’unico che riesce a comprenderlo è Timmy (Frank Whaley), anche lui ex soldato ferito e tossicodipendente. Nel tentativo di reinserirsi nella società, Ron rincontra Donna (Kyra Sedgwick), una ragazza che aveva amato al liceo e che ora è diventata una pacifista attiva. Anche grazie a lei comincia a vivere in maniera diversa da come ha sempre fatto: beve, la sua fede vacilla e la convivenza con la sua famiglia diventa davvero difficile. Così decide di trasferirsi a Villa Dulce, dove abitano altri reduci di guerra, convinto di poter finalmente trovare un po’ di serenità. Ma quello che vede, invece, lo sconvolge a tal punto da farlo ritornare a casa. È allora che decide di cambiare completamente la sua vita…
"Il film si fa lungo, ripetitivo, c'è troppa retorica, e si notano alcune scene che appaiono inutili e scabrose. Tom Cruise forza spesso i toni della sua recitazione." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 109, 1990)
La pellicola è dedicata alla memoria dell'attivista politico Abbie Hoffman. Il film ha ricevuto due Premi Oscar (su 8 nomination) per la Migliore regia a Oliver Stone e il Miglior montaggio a David Brenner e Joe Hutshing (1990). Nello stesso anno ha ottenuto ben quattro Golden Globes e una candidatura al Festival di Berlino.
Il regista avrebbe voluto girare le scene di guerra veramente in Vietnam, ma i rapporti del paese con gli Stati Uniti erano ancora tesi, così ha deciso di girarle nelle Filippine.
Kovic ha contribuito alla stesura della sceneggiatura e ha fatto anche un piccolo cameo nella scena della sfilata di apertura del film: era uno dei soldati che sussulta al rumore dei petardi esplosi. Seppur in ruoli minori, compaiono nella pellicola anche Tom Berenger e Willem Dafoe.
Il film è tratto dalle testimonianze dell’ex marine Ron Kovic nell’omonimo libro del 1976.
Attore | Ruolo |
---|---|
Tom Cruise | Ron Kovic |
Kyra Sedgwick | Donna |
Willem Dafoe | Charlie |
Bryan Larkin | Ron da giovane |
Raymond J. Barry | Mr.Kovic |
Caroline Kava | Signora Kovic |
Josh Evans | Tommy Kovic |
Jamie Talisman | Jimmy Kovic |
Anne Bobby | Suzanne Kovic |
Samantha Larkin | Patty Kovic |
Tom Berenger | Hayes, il sergente per il reclutamento |
Frank Whaley | Timmy |
Jerry Levine | Steve Boyer |
Richard Panebianco | Joey Walsh |
Rob Camilletti | Tommy Finnelli |
Stephen Baldwin | Billy Vorsovich |
Cordelia González | Maria Elena |
Tom Sizemore | Veterano a Villa Dulce |
Lili Taylor | Jamie Wilson |
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