Da molto tempo il regista Giovanni Veronesi desiderava portare al cinema questa storia. Il primo momento in cui l'idea gli balenò nella testa erano ancora gli anni 80 e già aveva chiaro chi sarebbero stati i suoi attori se l'avesse realizzato all'epoca: Francesco Nuti, Roberto Benigni, Massimo Troisi e Carlo Verdone. Ci sono voluti dunque trent'anni affinché Veronesi riuscisse a realizzare il suo desiderio, raccontando una sorta di supereroi del passato e omaggiando al contempo capolavori della commedia all'italiana. Moschettieri del Re infatti non cela di ispirarsi direttamente allo spirito e alle goliardate di Amici miei e di Brancaleone alle crociate. Curiosamente, Veronesi ha trovato il co-sceneggiatore del film su Twitter. Nicola Baldoni è un professore di storia di cui Veronesi seguiva l'ironia dei suoi tweet. Dopo averlo conosciuto di persona, il regista gli ha proposto di scrivere insieme a lui il copione di questo film, primo lavoro in assoluto da sceneggiatore di Baldoni.
La storia di Moschettieri del Re prende spunto dal secondo romanzo della trilogia di Alexandre Dumas padre, intitolato Vent'anni dopo e pubblicato nel 1845. A sua volta si trattava già di un romanzo storico in quanto i fatti narrati nel libro risalgono alla Francia di duecento anni prima, quando a governare c'era l'ancora bambino Luigi XIV detto il Re Sole. Così come nel libro, anche nel film D'Artagnan va alla ricerca dei suoi ex compagni spadaccini Athos, Aramis e Porthos per una nuova missione, poi la sceneggiatura prende una direzione diversa. La più recente versione cinematografica del libro Vent'anni dopo risale al 1989. Si tratta del film Il ritorno dei tre moschettieri, una commedia avventurosa diretta da Richard Lester nella quale i quattro protagonisti sono interpretati da Michael York, Oliver Reed, Frank Finlay e Richard Chamberlain.
I moschettieri di Veronesi combattono per la libertà degli Ugonotti, protestanti che nel 600 erano perseguitati e torturati dai potenti di Francia. Dovevano essere convertiti ad ogni costo e, il metodo più dissuasivo applicato per raggiungere questo scopo, era la tortura. Gli Ugonotti erano i commercianti più abili in circolazione, utili e necessari allo Stato perché erano gli unici a pagare le tasse, a differenza dei nobili e del clero e così, anziché essere spinti a lasciare il Paese, venivano convinti ad abbracciare la religione cattolica attraverso quelle torture decretate da una Chiesa spietatissima, operate dalle menti estremiste di cardinali come Richelieu e il suo erede Mazzarino.
Dal Trailer del Film Moschettieri del Re:
Athos (Rocco Papaleo): Signori, il più grande spadaccino di Francia, D'Artagnan!
Donna (Roberta Procida): Si è ridotto come una calza bucata, a volte ti guarda negli occhi...e ti fissa, troppo vino!
Aramis (Sergio Rubini): Ma vive sotto quelle tet...que-questo tet...quel...
D'Artagnan (Pierfrancesco Favino): Maestà, se ero al corrente che la festa era così durevole, schiacciavamo un piselino!
Portos (Valerio Mastandrea): Ma come cazzo parli?
Voce off: Sono cavalli speciali, si chiamano Uno, Due, Tre, Quattro!
Portos: Ma poi uno come fa a riconoscerli? So tutti uguali!
D'Artagnan: Dal nome, no?! Uno, Due, Tre, Quattro!
Porto: Ma te hai contato da là, prova a conta' da là!
Aramis (Sergio Rubini): All'epoca non avevo ancora incontrato Dio...
D'Artagnan: Che hai incontrato Dio, tu? E dove?
Athos (Rocco Papaleo): Ma è un modo di dire, dai!
D'Artagnan: Eh, lo so che è un modo da dire!
Portos: Se chiedi "dove" vuol di' che non lo sai!
D'Artagnan: Se io voglio dire "dove", lo dico!
Portos: E dillo, va!
D'Artagnan: Dove? Dove? Dove?
D'Artagnan: Però se non possiamo neanche uccidere a sangue freddo, allora lasciamo baracca e burattino e...dove?
Attore | Ruolo |
---|---|
Pierfrancesco Favino | D'Artagnan |
Valerio Mastandrea | Porthos |
Rocco Papaleo | Athos |
Sergio Rubini | Aramis |
Margherita Buy | Regina Anna |
Alessandro Haber | Cardinale Mazzarino |
Matilde Gioli | Ancella |
Giulia Bevilacqua | Milady |
Lele Vannoli | Servo |
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