Michael Collins è un film del 1996 diretto Neil Jordan ambientato nei primi decenni del Novecento e che racconta la lotta per l'indipendenza irlandese attraverso le vicende di uno dei suoi grandi protagonisti.
La potente Inghilterra è sempre stata sfidata dalla sua colonia più vicina, l'Irlanda. Per 700 anni, le rivolte furono soffocate. Ma nel 1916 scoppiò una ribellione a Dublino, che cambiò il corso della storia. L'architetto di questa rivolta, un uomo interamente dedicato al suo paese e che fino ad allora aveva sempre lavorato nell'ombra, si chiamava Michael Collins (Liam Neeson).
Aprile 1916: la cosiddetta Insurrezione di Pasqua finisce con una pesante sconfitta degli indipendisti irlandesi, schiacciati dalla potenza britannica, con l'arresto e l'esecuzione di molti dei loro capi.
Alla sua uscita di prigione, Michael Collins decide di cambiare strategia, organizzando atti fi guerrigli urbana e assassini mirati di agenti dell'intelligence inglese e dei loro collaboratori irlandesi. Una tattica che riesce, tanto che nel 1921 gli inglesi decidono di accettare negoziazioni dirette con gli indipendentisti.
Il presidente del Sinn Fein Eamon de Valera (Alan Rickman) invia un riluttante Collins a Londra per negoziare un accordo. Quando Collins ritorna con un compromesso che prevede la divisione del paese tra un sud indipendente e un nord che rimane sotto il dominio britannico, Collins viene sconfessato da de Valera e ripudiato dall'amico di sempre Harry Boland (Aidan Quinn) che ha scoperto la relazione tra la sua fidanzata Kitty Kiernan (Julia Roberts) e Michael.
Inizia così una vera e propria guerra civile tra quelli che sostengono Collins e l'accordo raggiunto con gli inglesi e quelli che pretendono un'indipendenza completa e incondizionata per tutta l'Irlanda.
" 'Michael Collins' di Neil Jordan non è propriamente un film politico; non lo è almeno nel senso attribuito a tale definizione una ventina di anni fa. E, tanto meno, è un intervento 'militante' perché non si rivolge a un gruppo già convinto delle ragioni che si intende sostenere. Lo definirei un film persuasivo. Più che emozioni offre riflessioni che, articolate su un ben funzionante telaio drammaturgico, tendono a persuadere lo spettatore che, anche nei conflitti più sofferti c'è un tempo per la rivolta e c'è un tempo per la moderazione. (?) Stavolta Neil Jordan mette fra parentesi le estrosità tematiche e linguistiche che lo hanno guidato nella realizzazione di 'In compagnia dei lupi', 'Mona Lisa' e 'La moglie del soldato' dandogli fama presso i cinefili. In 'Michael Collins' si rifà, da una parte, al metodo di Rosi che consiste nell'articolare sul telaio drammaturgico dati di carattere storico e, dall'altra, alle biografie dal suasivo ritmo narrativo. Molto bene articolata la ricostruzione degli ambienti, dosata con intelligenza la successione degli episodi ottimo il protagonista Liam Neeson che spinge a simpatizzare con le posizioni del personaggio da lui interpretato. Risultati, insomma persuasivi. Raggiunto il fine che il regista si era proposto". (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 29 novembre 1996)"Leone d'oro alla Mostra di Venezia, 'Michael Collins' ricostruisce fedelmente la sofferta vicenda umana e politica di questo personaggio affascinante e complesso. Un film nobile, di largo respiro epico, solenne eppure snello e avvincente, di taglio popolare e di piglio spettacolare (ma non immune da qualche cedimento alla confezione lussuosa e da qualche sfumatura romantica), al quale gli interpreti tutti irlandesi tranne Julia Roberts - hanno dato un apporto così caloroso che va oltre una prestazione professionale di ottimo livello". (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana', 18 dicembre 1996)"Per la durata di 132 minuti, che non pesano affatto, assistiamo alle virili gesta di un personaggio esaltato come un grande protagonista della storia: eppure i commentatori britannici, inclusi molti recensori del film, sono di tutt'altro avviso e considerano Collins lo sciagurato inventore del terrorismo, piaga del nostro secolo. Non manca un risvolto personale sulla rivalità fra Michael e Harry Boland per l'amore di Kitty Kiernan, una storia a tre alla 'Jules e Jim' di cui si trovano ampi riscontri nel libro di Coogan: e si tratta di una vicenda a sfondo doppiamente tragico perché Boland, schieratosi contro l'ex-amico nel momento del Trattato di Londra finì vittima della guerra fratricida. Il profilo di Kitty come esce dai documenti è quello di una donna religiosissima e sfortunata, sopravvissuta nel culto della memoria dell'uomo che non fece in tempo a sposarla. Julia Roberts, pur attraverso apparizioni brevi, conferma di possedere il dono che fu della Garbo attingendo a una misteriosa intensità". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 30 novembre 1996)"Che cosa è 'Michael Collins': biografia, film storico, film di guerra o tragedia? È costato 26 milioni di dollari, e sarebbero stati molti di più se non l'avessero girato in Irlanda dove migliaia di comparse si sono prestate gratis o quasi. Figura come produzione irlandese, britannica e americana, ma buona parte del costo fu coperto dalla Warner Bros cui Jordan ha fatto guadagnare assai con 'La moglie del soldato' e 'Intervista col vampiro'. I film di guerra costano. Dalla prima all'ultima inquadratura 'Michael Collins' è un film di guerra, di guerriglia, di guerra civile, la più disperata e feroce delle guerre. Si dice, e si sa da due secoli, che la rivoluzione divora i suoi figli, e non importa se quella d'Irlanda non è una rivoluzione, ma una ribellione, un'insurrezione, una guerra contro gli inglesi che 'dura da 700 anni', come dice Mick nel film. E continua: 'Dura da 800 anni', potranno dire tra poco gli irlandesi". (Morando Morandini, 'Il Giorno', 2 dicembre 1996)
Vincitore del Leone d'Oro per il miglior film e della Coppa Volpi per il migliore attore (Liam Neeson) al Festival di Venezia del 1996.
Il film ha ricevuto due candidature agli Oscar 1997 per la migliore fotografia e per la migliore colonna sonora originale (Elliot Goldenthal), e due nomination ai Golden Globes per il migliore attore protagonista e per la migliore colonna sonora originale e due nomination ai Bafta per il migliore attore non protagonista (Alan Rickman) e la migliore fotografia.
In origine il film doveva essere diretto da Michael Cimino con Gabriel Byrne nel ruolo del protagonista.
Se volete saperne di più sulla vera storia di Michael Collins e sui veri personaggi protagonisti del film, vi consigliamo la lettura del nostro articolo speciale: "Michael Collins: la storia vera del leader dell'indipendenza irlandese interpretato da Liam Neeson".
Joe O'Reilly (Ian Hart): Certi uomini sono quello che i tempi richiedono e la vita senza di loro sembra impossibile, ma lui è morto e la vita è possibile; l'ha resa possibile lui. Michael Collins (Liam Neeson): Odio gli inglesi perché rendono necessario l'odio. Michael Collins: Posso imprigionarci, possono spararci, possono perfino arruolarci, possono usarci come carne da cannone [...] però...però noi abbiamo un'arma più potente di tutto quanto l'arsenale dell'impero britannico! [...] Se mi riducono al silenzio, chi prenderà il mio posto?! Faranno tacere anche voi?! Michael Collins (Liam Neeson): Odio gli inglesi perché rendono necessario l'odio.
Attore | Ruolo |
---|---|
Liam Neeson | Michael Collins |
Julia Roberts | Kitty Kierman |
Aidan Quinn | Harry Boland |
Alan Rickman | Eamon De Valera |
Ian Hart | Joe O'Reilly |
Stephen Rea | Ned Broy |
Brendan Gleeson | Liam Tobin |
Sean McGinley | Smith |
Jonathan Rhys Meyers | Assassino |
Stuart Graham | Tom Cullen |
Richard Ingram | British Officer |
Gary Whelan | Hoey |
Owen Roe | Arthur Griffith |
Gerard McSorley | Cathal Brugha |
Roman McCairbre | Thomas Mcdonagh |
Martin Murphy | Capitano Lee Wilson |
Owen O'Neill | Rory O'Connor |
Ger O'Leary | Thomas Clarke |
Frank O'Sullivan | Kavanagh |
John Kenny | Patrick Pearse |
Frank Laverty | Sean Mckeoin |
Liam D'Staic | Austin Stack |
Michael Dwyer | James Connolly |
Ecco tutti i premi e nomination Oscar 1997
Ecco tutti i premi e nomination Golden Globe 1997
Ecco tutti i premi e nomination Festival di Venezia 1996