Mi chiamo Francesco Totti, film di Alex Infascelli, è un documentario sullo storico capitano dell'A.S. Roma, che nelle ore antecedenti al suo addio al mondo del calcio, ripercorre davanti uno specchio la sua vita e la sua carriera. È così che tra momenti calcistici importanti, ricordi e scene più intime, Francesco racconta se stesso come uomo e come calciatore, divenuto uno dei simboli iconici della sua squadra.
Vita privata, campionati, goal e momenti privati si mescolano, consegnando agli spettatori e ai tifosi un ritratto completo di Francesco Totti con le riflessioni che hanno portato il calciatore a compiere le sue scelte sul campo e nel privato.
Quello diretto da Alex Infascelli, e presentato alla Festa del Cinema, è un documentario embedded che non parla solo dell'ex Capitano della Roma, ma di una città intera, e dei romani, e di un pezzo di vita che è passato per tutti coloro lo hanno condiviso. Il segreto è quello dell’identificazione, permessa dalla straordinaria normalità, dall'umanità e dall'ironia di Francesco Totti, ultimo grande campione a rimanere essere umano nel mondo sportivo ossessionato da business e performance dei nostri tempi. E non bisogna essere romanisti, o tifosi di calcio, per essere vinti da quella incredibile combinazione di talento e semplicità che ha superato e supera ogni retorica e mitizzazione di sé. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Mi chiamo Francesco Totti: leggi la recensione completa del film.
Il film è tratto dal libro Un Capitano, sritto dallo stesso Totti con Paolo Condò.
Presentato in anteprima al Festival del cinema di Roma 2020.
Attore | Ruolo |
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Francesco Totti | se stesso |
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