Maleficent Signora del Male funziona meglio del precedente capitolo: la regia di Joachim Rønning non garantisce chissà quale tocco autoriale, ma è sicura e sa imprimere un buon ritmo al racconto, che gli autori costruiscono su tanti temi. Spicca l'appello alla pace e alla coesistenza di fronte alla tentazione di un semplicistico pugno di ferro, una questione molto attuale, risolta in un personaggio femminile volitivo sì, ma dolce più che combattivo. L'estetica è un po' anonima, non tutta la CGI va a segno, ma preferiamo un film così agli stanchi remake copia-carbone sui quali la Disney punta sin troppo negli ultimi anni. (Domenico Misciagna - Comingsoon.it)
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Maleficent 2: Signora del Male arriva a cinque anni di distanza dal successo, per certi versi inaspettato, del primo Maleficent: progetto inizialmente curato da Tim Burton, che lo lasciò poi al debuttante ex-scenografo Robert Stromberg, Maleficent incassò nel mondo ben 758 milioni di dollari, a fronte di un costo di 180. Molto si doveva alla forza divistica di Angelina Jolie, fisicamente molto somigliante alla Malefica che il compianto artista e animatore Marc Davis ideò graficamente nel leggendario La bella addormentata nel bosco del 1959. Pare che Angelina abbia anche insistito per non perdere le iconiche corna di Malefica, nonostante ci fossero pressioni dallo studio per limitare gli sfregi alla sua bellezza.
In ogni caso, la Jolie è diventata il reale motore creativo di questa serie, passando da executive producer a vera e propria producer di questo secondo atto, che la Disney ha affidato alla regia di Joachim Rønning. Quest'ultimo, in compagnia del socio Espen Sandberg, si è già fatto conoscere nella Casa del Topo, portando al successo il quinto Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar nel 2017. Alla sceneggiatura torna una delle donne più attive in ambito disneyano, quella Linda Woolverton che, oltre al primo Maleficent, ha firmato negli ultimi 30 anni anche i copioni della Bella e la Bestia e Il Re Leone (gli originali), nonché i due recenti film su Alice interpretati da Mia Wasikowska. Fulcro della narrazione anche in questo caso diventa l'amore, sempre fiabesco, ma letto in modo più problematico, com'era già accaduto peraltro in Frozen, prima ancora che nel Maleficent originale. Michelle Pfeiffer, interprete della regina Ingrith che farà ingelosire Malefica, non è nuova al mondo fantasy: ricordiamo Ladyhwake, Le streghe di Eastwick e in tempi molto più recenti il sottovalutato Stardust (se non vogliamo considerare fantasy un cinecomic come Ant-Man and the Wasp).
Il film ha ottenuto 1 nomination ai Premi Oscar 2020 nella categoria Miglior Trucco e Acconciature.
Il film è il sequel di Maleficent del 2014
Dal Trailer Italiano del Film:
Aurora (Elle Fanning): Filippo ha chiesto la mia mano Malefica (Angelina Jolie): No! Aurora: Non te lo stavo chiedendo! Malefica: Nemmeno io! L'amore non sempre finisce bene, bestiolina! Aurora: Fidati di me, proveremo che sbagli! Regina Ingrith (Michelle Pfeiffer): Hai compiuto un'opera ammirevole, andando contro la tua natura per crescere questa fanciulla, ma ora finalmente riceverà l'amore di una vera madre! Questa sera considero Aurora...mia! Malefica: Non c'è alcuna unione, non ci sarà alcun matrimonio!
Angelina Jolie ha voluto rispettare fino in fondo il look originale di Malefica, così come era nato nel lungometraggio La bella addormentata nel bosco (1959), 16° classico del canone Disney. Responsabile del design e dell'animazione del personaggio era stato Marc Davis (1913-2000), uno dei cosiddetti "Nine Old Men" della casa, i leggendari nove collaboratori di cui Walt si fidava ciecamente. La carriera di questo artista ebbe il suo apice tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, quando ideò due caratterizzazioni agli antipodi, una di seguito all'altra: Malefica e Crudelia De Mon nel successivo (e assai diverso) La carica dei 101 (1961).
L'aspetto algido di Malefica era ispirato nello specifico da Vampira, portata sul piccolo schermo in The Vampira Show (1954-55) da Maila Nurmi, una delle muse di Ed Wood: la stessa Maila confessò di aver guardato a Morticia Addams e - il cerchio si chiude - alla Regina crudele di Biancaneve e i sette nani. Per quanto riguarda il vestiario e le corna, Davis stesso spiegò: "Studiai i materiali più disparati a mia disposizione, incluso un libro sui dipinti religiosi cecoslovacchi. C'era questa figura con drappeggi rossi e neri che sembravano fiamme, pensai sarebbe stato perfetto. Presi l'idea del colletto dalla forma di un pipistrello, e le diedi le corna per farla sembrare un diavolo". La stilizzazione delle linee, i movimenti calcolati di Malefica, furono concepiti per adattarsi al design iperelegante e ricercato del direttore artistico Eyvind Earle. Earle impose anche a Davis di modificare il rosso in un più aristocratico e minaccioso viola. Dopo Malefica e Crudelia, Davis passò a lavorare per Disneyland, ideando attrazioni per il parco a tema.
Attore | Ruolo |
---|---|
Angelina Jolie | Malefica |
Elle Fanning | Principessa Aurora |
Ed Skrein | Borra |
Juno Temple | Thistlewit |
Michelle Pfeiffer | Regina Ingrith |
Chiwetel Ejiofor | Conall |
Teresa Mahoney | Dinner Servant |
Harris Dickinson | Principe Phillip |
Imelda Staunton | Knotgrass |
Sam Riley | Diaval |
Lesley Manville | Flittle |
Miyavi | Udo |
Robert Lindsay | Re John |
Judith Shekoni | Shrike |
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