Lubo, film diretto da Giorgio Diritti, racconta la storia di Lubo Moser (Franz Rogowski), un giovane jenisch, ovvero un appartenente a una delle popolazioni nomadi definite "zingare". L'uomo ha un carattere forte e al tempo stesso allegro, è molto legato alla sua famiglia, formata dalla moglie Mirana e dai loro tre figli. A Lubo la vita nomade non pesa, anzi adora essere libero spostarsi di volta in volta con il carro e racimolare denaro suonando la fisarmonica nei suoi spettacoli in piazza.
Siamo negli anni Trenta e dalla Germania soffia un vento di guerra, che si ripercuote su ogni frontiera europea. In questo clima teso il governo svizzero dichiara la mobilitazione dei suoi cittadini maschi, compresi gli zingari. È così che Lubo si ritrova in divisa con il compito di controllare e difendere i confini. L'uomo accetta di sottostare ai comandi dei suoi superiori, convinto che quella situazione, che vive come una prigionia, prima o poi finirà e lui potrà tornare alla vita di sempre.
Una notte Lubo riceve la visita di suo fratello, giunto per portagli tragiche notizie dal campo nomadi dopo l'intervento della polizia. Una parte di Lubo sembra morire per far posto a un uomo diverso, mosso da una sete di vendetta, che lo porterà a pronto a riformulare il senso di giustizia e a riconsiderare quel labile confine tra bene e male.
Un artista di strada la cui vita e quella della sua famiglia è sconvolta dall'arruolamento forzato per proteggere i confini del suo paese, la Svizzera, dalla possibile invasione nazista appena prima della Seconda guerra mondiale. La storia di un (vero) programma di rieducazione dei bambini di famiglia nomade jenisch, portati via dalle famiglie per essere cresciuti in collegi di stato. L'inusuale ricerca di vendetta per il protagonista, l'ottimo Franz Rogowski, ambiguo e commovente. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
Lubo: leggi la nostra recensione completa del film.
Il film è liberamente tratto dal romanzo Il Seminatore di Mario Cavatore, edito da Einaudi. Presentato in Concorso alla 80° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (2023).
Dal Trailer Italiano del Film:
Voce off: Come ti devo chiamare? Reiter? Zucker? Lubo?
Lubo Moser (Franz Rogowski): Quando ero soldato, i gendarmi avevano ammazzato mia moglie e si erano presi i miei figli. Sono scappato.
Lubo: È una vittima di guerra! Una delle tante guerre idiote che rubano la vita!
Lubo: Io non sono un mercante, sono uno zingaro.
Margherita (Valentina Bellè): Basta che sei buono.
Attore | Ruolo |
---|---|
Franz Rogowski | Lubo Moser |
Christophe Sermet | Motti |
Joel Basman | Bruno Reiter |
Valentina Bellè | Margherita |
Oliver Ewy | tenente medico |
Noémi Besedes | Elsa |
Cecilia Steiner | Klara |
Filippo Giulini | Antonio |
Jörg Reichlin | Anton |
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