Le otto montagne, il film diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, è tratto dall'omonimo libro di Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega nel 2017. Il libro vede al centro della storia l'amicizia decennale tra Pietro e Bruno (Luca Marinelli e Alessandro Borghi). Pietro è un ragazzo di città, che si reca in montagna solo per trascorrere le vacanze estive, mentre Bruno è un pastore e in mezzo ai monti ci vive tutto l’anno. I due si conoscono fin da bambini, quando passavano le giornate in mezzo alle montagne per lunghe passeggiate, stringendo una forte amicizia. Vent’anni dopo, Pietro ormai uomo, torna in alta quota per ritrovare se stesso e fare pace con il suo passato.
Del cast del film fanno parte anche: Filippo Timi ed Elena Lietti.
A volte leggere la storia di qualcun altro può aiutarci a comprendere meglio la nostra. È quello che è successo a Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch durante la pandemia, quando hanno deciso di accettare la sfida di adattare per il cinema quello che poi si è rivelato un film campione di incassi: Le otto montagne, tratto dall'omonimo romanzo di Paolo Cognetti. "Quando è iniziato il primo lockdown stavamo attraversando un periodo di forte crisi come coppia. È stato allora che abbiamo deciso di sederci fianco a fianco e scrivere. Come se avessimo capito che adattare questa storia così pura e tenera avesse il potenziale di farci riavvicinare. E così è stato" - hanno spiegato. La Natura e il paesaggio sono grandi protagonisti della pellicola e la scelta di restringere il formato a 4:3, è arrivata dopo aver visto le prime fotografie dei luoghi: “Scattando queste istantanee ci siamo resi conto che una ripresa quadrata fosse la più adatta, perché riesci meglio a prendere la vetta e lo sviluppo verticale della montagna” - ha raccontato van Groeningen. Le riprese sono state effettuate in Valle D’Aosta con una troupe e un cast completamente italiani: “L’Italia è stata molto accogliente con noi, l’equipe super qualificata e i produttori, insieme all’autore del libro, ci hanno dato tutto il sostegno necessario” - ha affermato la Vandermeersch, che si è trasferita con il marito in un camper per otto mesi sulle alpi, imparando le basi della lingua nostrana. Il set ha avuto il privilegio di riunire dopo sette anni Alessandro Borghi (Bruno) e Luca Marinelli (Pietro), che non recitavano insieme da Non essere cattivo di Claudio Caligari (2015). Da allora i due attori sono diventati grandi amici anche nella vita reale: “Viviamo lontani, ma è come se fosse il mio vicino di casa” - ha confessato Borghi, confermando che il sentimento che li lega è molto simile a quello raccontato sul grande schermo. “L’amicizia credo che abbia a che fare con l'amore, con l'esserci, con l'affrontare insieme le cose, che sia con un dialogo o con una presenza” - ha aggiunto Marinelli. Nel cast anche Filippo Timi, nel ruolo del padre di Pietro, che ha spiegato il backstage e le difficoltà di avere come location principale la Natura: “Il film era subordinato agli umori della montagna, se c’era cattivo tempo non potevi farci nulla. Il freddo, invece, alla fine passa. Mi ha colpito molto una frase che mi ha detto il primo giorno una delle guide: se vuoi toccare il fondo dell’oceano devi venire qui in cima. C'è molta poesia”.
Per me e Luca, passare i giorni dentro a quella casa è stato il segreto di questo film: sentire quel freddo, non dover immaginare di trovarsi in un altro posto ma avere la possibilità di non essere costretti a simulare un'emozione. Ormai tutto è simulazione, immaginazione: qui non è stato simulato niente, ed è stato per noi un regalo incredibile (Alessandro Borghi).
Volevamo parlare di amore, di amicizia, di natura, del bisogno che ciascuno di noi ha di trovare il proprio posto nel mondo, di cosa significa diventare padri, essere figli, della vita e poi della morte e poi ancora della vita e infine del decadimento (Charlotte Vandermeersch).
Due amici. Uno di città che d'estate viene in montagna con la famiglia, e l'altro nativo. Due caratteri diversi che diventano inseparabili senza neanche volerlo, dalla prima camminata fra i boschi. L'amicizia alle prese con gli anni che passano e la vita che irrompe è al centro dell'atteso adattamento del romanzo vincitore dello Strega. Sfrondato di molti riferimenti al passato dei due, si concentra con eleganza e sincerità sul rapporto struggente e virile fra i due, reso ottimamente da Marinelli e Borghi. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
Le Otto Montagne: leggi la nostra recensione completa del film.
Tratto dal libro di Paolo Cognetti, edito in Italia da Giulio Einaudi Editore e vincitore del Premio Strega nel 2017.
Presentato in concorso al Festival di Cannes 2022.
Il film vede riuniti sul grande schermo Luca Marinelli e Alessandro Borghi sette anni dopo il film di Claudio Caligari del 2015 Non essere cattivo
Dal Trailer Ufficiale del Film:
Pietro (Luca Marinelli): Non pensavo di trovare un amico come Bruno nella vita né che l'amicizia fosse un luogo dove metti le tue radici e che resta ad aspettarti.
Bruno (Alessandro Borghi): Guarda, che c'è un mondo fuori da qui. Non preoccuparti per me, questa montagna non mi ha mai fatto male.
Dietro il grande successo del film Le otto montagne, premiato a Cannes e al botteghino, c’è il romanzo di Paolo Cognetti, a sua volta vincitore del Premio Strega nel 2017. Nel libro l’autore mette molto della sua vita vera, mescolando sapientemente anche elementi di finzione. “Avvicinandomi ai quaranta ho affrontato questa storia così centrale per me. Non è un’autobiografia, ma nasce in maniera chiara dalla mia vita e dai rapporti con quei luoghi” - ha spiegato Cognetti. Nella sua infanzia era solito trascorrere l’estate in Valle d’Aosta, precisamente in Val d’Ayas, luogo di riprese della pellicola di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch. Anche l’aver lasciato la montagna dopo l’adolescenza corrisponde al vero, così come il ritorno in età adulta dopo aver lavorato nella realizzazione di documentari. È proprio dopo i trent’anni che, in seguito a un momento di insoddisfazione e tristezza, l’autore ha deciso di trasferirsi sulle Alpi e scrivere quello che sarebbe diventato in poco tempo un bestseller tradotto in oltre 30 lingue. Il personaggio di Bruno, invece, non è mai esistito: “Mi hanno sempre affascinato quei ragazzini degli alpeggi, con abiti da adulti, che scappavano via appena ti avvicinavi. Avrei tanto voluto diventare amico di uno di loro. Ho realizzato questo desiderio raccontandolo nel libro” - ha rivelato. Per tutta la durata delle riprese Cognetti è stato un consulente prezioso per la coppia di registi. Se la pellicola è così fedele al racconto, questo è anche merito suo.
Attore | Ruolo |
---|---|
Luca Marinelli | Pietro |
Alessandro Borghi | Bruno |
Filippo Timi | Giovanni |
Elena Lietti | Francesca |
Elisabetta Mazzullo | Lara |
Ecco tutti i premi e nomination Festival di Cannes 2022
Ecco tutti i premi e nomination David di Donatello 2023
Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento 2023