In seguito all'uccisione del sostituto procuratore Rizzo e del maresciallo Virzì, giunge a Trapani il magistrato Michele de Francesco. La sua scorta si compone di Angelo, originario del luogo, amico del maresciallo ucciso e deciso a far giustizia; di Andrea, capo scorta trapanese; di Fabio, un romano che mal accetta il rischioso incarico, ed i due autisti, Raffaele e Nicola. Ben presto il magistrato, indagando sull'approvvigionamento idrico della città e sulla costruzione di una grande diga, scopre pericolose collusioni tra mafia, politica e forze dell'ordine, nelle persone dell'onorevole Nestore Bonura, del Vice Prefetto Scavone e del boss Mazzaria. La decisione di chiudere i pozzi che riforniscono la città provoca uno scandalo al quale De Francesco decide di ripararsi, conferendo agli uomini della scorta poteri e prerogative che esautorano, di fatto, il personale della Procura, di cui l'ambiguo Polizzi sembra la probabile talpa.
"Interessante, ben girato all'americana con uno stile nervoso e dinamico, 'La scorta' si concede molte licenze narrative rispetto alla realtà. Claudio Amendola e Enrico Lo Verso sono molto efficaci." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 16 aprile 1993)"La forza della sua descrizione sta nella semplicità, nel ritmo, nell'umanità dell'osservazione, nella plausibilità delle psicologie. I puristi potranno osservare che non è invece molto plausibile che una scorta stia in servizio ventiquattro ore su ventiquattro, né che venga comandata alle indagini. Ma sono difetti minori che si perdonano volentieri a un film stringato ed efficace mai retorico, benissimo girato - se non suonasse male si potrebbe dire 'all'americana' - fotografato splendidamente ma senza bellurie da Alessio Gelsini. Semmai, si potrebbe suggerire a Ricky Tognazzi di avere più fiducia in se stesso. Le emozioni della sua storia semplice sarebbero arrivate ugualmente a segno anche con un uso più parsimonioso della colonna musicale morriconiana che copre tutto il film rischiando di uniformarne i sapori." (Irene Bignardi, 'la Repubblica', 17 aprile 1993)"Fra gli interpreti, un po' condizionati dalla convenzionalità dei caratteri, spicca il funzionario che fa Leo Gullotta ambiguo, servile, minaccioso." (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 17 aprile 1993)"Concorre ai meriti della regia un'interpretazione sapientemente contenuta e meditata, in cifre di intensa ma sempre sobria umanità." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo',)
- IL FILM E' ISPIRATO ALLA STORIA DEL GIUDICE FRANCESCO TAURISANO E DEGLI UOMINI DELLA SUA SCORTA.- 5 DAVID DI DONATELLO 1993 PER MIGLIOR REGIA (EX AEQUO CON ROBERTO FAENZA PER "JONA CHE VISSE NELLA BALENA"), MIGLIORE PRODUTTORE (CLAUDIO BONIVENTO), MIGLIORE FOTOGRAFIA, MIGLIOR MONTAGGIO (CARLA SIMONCELLI), MIGLIORE FONICO DI PRESA DIRETTA (REMO UGOLINELLI).
un'idea di Stefano Sidrié e Gianni Romoli
Attore | Ruolo |
---|---|
Claudio Amendola | Angelo Mandolesi |
Enrico Lo Verso | Andrea Corsale |
Carlo Cecchi | Giudice Michele De Francesco |
Ricky Memphis | Fabio Muzzi |
Tony Sperandeo | Raffaele Frasca |
Ugo Conti | Nicola, l'autista |
Lorenza Indovina | Lia Corsale |
Francesca D'Aloja | Anna Spano |
Leo Gullotta | Polizzi, il cancelliere |
Angelo Infanti | Giudice Barresi |
Rita Savagnone | Mamma di Angelo |
Giovanni Alamia | Nino Carabba |
Luigi Maria Burruano | Informatore |
Giacinto Ferro | On. Nestore Bonura |
Nunzia Greco | Moglie dell'onorevole Bonura |
Guia Jelo | Rosalia Carabba |
Giovanni Pallavicino | Padre Virzì |
Benedetto Raneli | Presidente Caruso |
Francesco Siciliano | Agente Marchetti |
Elda Alvigini | Milena |
Santi Bellina | Salvatore Genna |
Claudia Bonivento | Roberta De Francesco |
Davide Gavino Cannas | Davide Corsale |
Marco Magnesia | Mattia Corsale |
Salvo Mangione | Magistrato |
Mimmo Mignemi | Maresciallo |
Antonio Pensabene | Vice prefetto Scavrone |
Ninni Picone | Bidello |
Maurizio Romoli | Giudice Pollara |
Claudio Spadaro | Farina |
Simona Izzo | Moglie del giudice |
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