Simone Bernier moglie dell'investigatore privato Sandro Mattei, dedita alla droga e all'alcool, viene strangolata durante un convegno amoroso da Mario Ceccacci per ordine dell'Anonima Ricatti. Mario è fratello di Laura ex baraccata, spogliarellista, amante del ricchissimo avvocato Giorgio Russo esponente dell'Anonima. A Russo, il vedovo Mattei affida la parte legale del caso mentre per conto suo, tra una sosta e l'altra nelle braccia della collaboratrice Tiffany e poi della stessa Laura, e scampando a sanguinosi agguati, si adopera a dipanare la matassa sempre più imbrogliata. Scoperta la tresca, l'avvocato restituisce a Mattei il mandato, procede all'eliminazione di Mario e, con un banale trucco incastra e manda in galera lo stesso Mattei che comunque promette di smascherarlo. Dal carcere Mattei invia gli auguri a Laura per le imminenti nozze con Russo e le fa domandare se sia felice.
La storia, farcita dei soliti ingredienti d'obbligo nei gialli, complicata quanto basta per occupare il tempo e ritardare lo scioglimento, è mandata avanti con la buona volontà di tutti, regista e attori, venendone fuori un film non privo di momenti drammatici interessanti, ma nel complesso scucito, ingenuo e gratuito. Dal punto di vista morale, oltre alle farneticazioni con cui son messi in dispregio, quando non capovolti, i valori fondamentali del vivere, le numerose situazioni irregolari esibite con compiacenza di nudi, amplessi e parolacce implicano un giudizio negativo. (Segnalazioni Cinematografiche).