La conversazione è un thriller scritto, diretto e prodotto nel 1974 da Francis Ford Coppola che indaga, con diversi decenni di anticipo, il tema del rapporto fra privacy e tecnologia.
A San Francisco opera Harry Caul (Gene Hackman), un esperto di sorveglianza ossessionato dalla privacy. Il suo appartamento è praticamente spoglio, per non offrire nascondigli ad eventuali strumenti di intercettazione contro di lui, protetto da un antifurto e da una porta a tripla serratura. Non ha il telefono in casa e utilizza solo i telefoni pubblici. Il suo ufficio è un angolo di un grandissimo magazzino chiuso da una rete metallica, i suoi rapporti con l’assistente Stan sono asettici e gelidi. L’unico piacere che si concede è suonare il sassofono su l’accompagnamento di dischi jazz.
Pur sostenendo fermamente di non essere responsabile del contenuto delle conversazioni che registra e dell'uso che ne viene fatto, gli esiti di un suo vecchio lavoro, che ha portato all'omicidio di tre persone, gli procurano sensi di colpa, accentuati dal suo devoto cattolicesimo.
Un giorno, un uomo, chiamato Il Direttore (Robert Duvall), incarica Caul di compiere un’intercettazione particolarmente complicata dal punto di vista tecnico: registrare la conversazione di una coppia nell'affollata e rumorosa Union Square. Dopo un meticoloso lavoro di post produzione delle registrazioni, fatte da varie angolazioni nella piazza, Caul ottiene un ottimo risultato, in cui il sonoro è cristallino ma il significato delle parole rimane sfuggente. Un presentimento, acuito dai sensi di colpa legati al passato, fa capire a Caul che, se consegnasse la registrazione al committente, la coppia si troverebbe in pericolo di vita. Decide quindi di non consegnare i nastri, che però gli vengono rubati.
La conversazione è un noir di spionaggio ideato, scritto, prodotto e diretto da Francis Ford Coppola. Il progetto era nella mente del regista già dopo Sulle ali dell'arcobaleno (1968), ma dovette prima riscuotere l’enorme successo de Il Padrino (1974) per trovare dei produttori che finanziassero il suo film. L’idea per la pellicola viene al regista da diverse fonti: la sua fascinazione per le invenzioni nel campo dello spionaggio, una conversazione che ebbe con il regista Irvin Kershner sui sistemi di sorveglianza ed infine Blow-Up (1966) di Michelangelo Antonioni (di questo film del celebre cineasta italiano ci sono diversi omaggi proprio ne La conversazione). Ulteriore fonte di ispirazione è Harry Haller, il protagonista de Il lupo della steppa (1927), romanzo di Herman Hesse, che ha aiutato Coppola a creare il personaggio di Harry Caul, il protagonista del film. Caul è interpretato da Gene Hackman, che per prepararsi al ruolo ha appreso a maneggiare alcuni apparecchi di spionaggio e a suonare il sassofono. Nella pellicola è presente anche il fratello Richard Hackman, che interpreta due ruoli, il prete nel confessionale e un agente di sicurezza. Altro attore presente nel cast è John Cazale, che rinnova la sua collaborazione con Coppola dopo il successo de Il Padrino. Nel film ci sono anche un giovane Harrison Ford e Cindy Williams, presenti in America Graffiti (1973)& di George Lucas, film prodotto dallo stesso Coppola. Ne La conversazione c’è anche un cameo di Robert Duvall, nel ruolo del direttore. Alcuni attori torneranno a collaborare con regista per altri film successivi: Cazale per il secondo capitolo de Il Padrino, mentre Frederic Forrest, Robert Duvall e Harrison Ford in Apocalypse Now (1979). La pellicola riceve una nomination per miglior film agli Oscar 1975 e vince la Palma d’Oro al Festival di Cannes 1974.
Il film è stato molto apprezzato dalla critica: ha ricevuto nomination agli Oscar, ai Golden Globe e ha vinto la Palma d'Oro del Festival di Cannes del 1974.
Nel 1995 è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry dalla Library of Congress nella categoria delle pellicole culturalmente, storicamente o esteticamente significative.
Il film vede una delle prime apparizioni cinematografiche di Harrison Ford, nel ruolo di Martin Stett.
Il cameo di Robert Duvall nel ruolo de Il Direttore non è citato nei titoli del film.
Francis Ford Coppola ha dichiarato che Blow-Up di Michelangelo Antonioni è stato la sua fonte di ispirazione sia per il tema - la scoperta di un delitto mediante la tecnologia - sia per la regia del film, in cui ci sono due riferimenti all'opera del regista italiano: la presenza di un mimo e le fotografie che Stan scatta nel pulmino alle ragazze che si specchiano nei finestrini.
Attore | Ruolo |
---|---|
Gene Hackman | Harry Caul |
John Cazale | Stan |
Allen Garfield | Bernie |
Frederic Forrest | Mark |
Cindy Williams | Ann |
Robert Duvall | Il Direttore |
Harrison Ford | Martin Stett |
Teri Garr | Amy |
Michael Higgins | Paul |
Elizabeth MacRae | Meredith |
Robert Shields | Il Mimo |
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