La casa nera è un film del 1991 diretto da Wes Craven.
In una piccola città americana, i Robeson (Everett McGill e Wendy Robie) sfruttano la situazione precaria degli abitanti del ghetto dei neri per arricchirsi avidamente. Particolarmente penosa è la condizione in cui versa la famiglia di un ragazzino afroamericano di tredici anni di nome Poindexter (Brandon Adams), soprannominato Grullo dalla sorella prostituta. Suo padre non c'è mai stato, sua madre è malata di cancro e non ci sono soldi per curarla. Ad aggravare questo contesto interviene l'ingiunzione di sfratto per morosità da parte dei Robeson, proprietari dell'appartamento in cui vive la sfortunata famiglia.
Leroy (Ving Rhames), un amico della sorella, propone a Grullo un piano per rubare delle monete d'oro in casa degli odiati Robeson. Il ragazzino accetta e si decide per il colpo insieme a Leroy e un suo amico, Spenser. Quest’ultimo è il primo a entrare nell'abitazione, ma inspiegabilmente non esce più. Nel frattempo i Robeson si recano a far compere e Leroy e il Grullo ne approfittano per entrare. Il primo vero ostacolo è Prince, un feroce cane da guardia, ma i ladruncoli riescono a evitarlo e cominciano a esplorare il luogo: da stanze polverose, dalla cantina, dalle pareti e da sotto le scale si sentono strani rumori e lamenti soffocati. Per Grullo è l'inizio di un incubo, riesce però a fuggire e a raccontare alla polizia quanto aveva visto. Senza essere creduto e con l'aiuto di Alice (Allison Joy Langer), la figlia sottomessa dei Robeson, Grullo si lancia in un coraggioso tentativo di sconfiggere il male.
Questo thriller di Wes Craven, ambiziosamente, e con un certo spirito profetico, visto quanto è successo a Los Angeles proprio nei ghetti, tenta di coinvolgere lo spettatore in un discorso populista fornendogli contemporaneamente un ritmo mozzafiato e congrue dosi di suspense e di scene raccapriccianti, se pur non insistite. Sono evidenti i riferimenti al mondo fiabesco dei Grimm, da Pollicino a Hansel e Gretel (la madre malata, la casa maledetta con orco e strega), e si attinge abbondantemente a film horror di successo (il procedere tra strette pareti in attesa del mortale pericolo ricorda certe sequenze di Alien). Ma non è certo questo che contribuisce a rendere plausibile un impegno sociale autentico, e troppo disegnati sono i ruoli, con la tecnica del fumetto horror, e troppo efferate sono certe sequenze. E' vero che bene e male non vengono qui mai mescolati o vi sono ruoli o situazioni di dubbia interpretazione, ma da come è confezionato il prodotto esso risulta alla fine per essere talmente velenoso nella forma da non salvare una sia pur presente sostanza positiva. (Segnalazioni Cinematografiche).
Il regista si è ispirato ad una storia reale.
Sebbene il personaggio di Alice sia una ragazza di 12 anni, Langer aveva quasi 17 anni quando ha interpretato il film, che è stato tra l’altro il suo debutto cinematografico.
La pellicola si aggiudicò nel 1992 due premi alla regia e sette nomination.
Attore | Ruolo |
---|---|
Brandon Adams | Grullo |
Ving Rhames | Leroy |
Everett McGill | Mr. Robeson |
Wendy Robie | Mrs. Robeson |
Bill Cobbs | Booker |
A. J. Langer | Alice |
Kelly Jo Minter | Ruby |
Jeremy Roberts | Spenser |
Sean Wha Len | Blatta |