TRAMA L'UOMO CHE VERRÀ
L'uomo che verrà, film diretto da Giorgio Diritti, narra gli eventi che precedono la famosa strage di Marzabotto, dal punto di vista di una bambina. Corre l’anno 1943 e sul freddo Appennino emiliano, alle pendici del Monte Sole, vive la giovane Martina (Greta Zuccheri Montanari) insieme ai genitori, dei poveri contadini che faticano a sopravvivere. La piccola ha otto anni e non parla dalla morte del fratellino, avvenuta anni prima.
Gli effetti della Seconda guerra mondiale si fanno sentire anche sugli innevati monti dove vive Martina con la sua famiglia, divisi tra le brigate dei ribelli partigiani e le invadenti squadriglie di nazifascisti. Nel frattempo, Lena (Maya Sansa), la mamma di Martina, rimane di nuovo incinta: la bambina segue con particolare interesse i nove mesi di gravidanza, attendendo con speranza la nascita del nuovo fratello.
Intanto le normali attività quotidiane sono sempre più segnate dalla guerra in corso. Verso la fine del 1944 arriva finalmente il giorno tanto atteso, in cui Lena dà alla luce suo figlio. Ma proprio in quel momento le SS e i soldati fascisti arrivano nel paesino e danno inizio a un feroce e violento rastrellamento di inermi civili...
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CURIOSITÀ SU L'UOMO CHE VERRÀ
I dialoghi sono in dialetto bolognese e sottotitolati in italiano.
Il film ha ricevuto molti riconoscimenti, tra cui il Marc'Aurelio d'Oro del pubblico al miglior film e il Gran Premio della Giuria Marc'Aurelio d'Argento al Festival internazionale del film di Roma nel 2009.
I fatti narrati nella pellicola si basano sulla strage di Marzabotto, avvenuta nel 1944, durante la quale alcune truppe nazifasciste uccisero quasi duemila civili indifesi.
