Incantesimo napoletano, film scritto e diretto da Paolo Genovese e Luca Miniero, racconta la storia dei coniugi napoletani Patrizia (Marina Confalone) e Gianni Aiello (Gianni Ferreri), orgogliosi di difendere la propria appartenenza partenopea. La loro vita viene completamente stravolta da Assuntina (Chiara Papa), la figlia, perché, a differenza di tutti in famiglia, non solo parla milanese ma vuole mangiare solo risotto e panettone. Per i parenti è un colpo al cuore, una pillola troppo amara da digerire. È allora che iniziano a provare qualsiasi cosa per napoletanizzarla, quasi a volerla guarire da una brutta malattia.
La situazione peggiora man mano che la ragazzina cresce, tanto che tutti quelli che la conoscono la chiamano addirittura cotoletta. E, in fatto di cibo, Assuntina non ne vuole proprio sapere della cucina tipica di Napoli, mandando ancora di più nello scompiglio i genitori. L'ultimo tentativo di correggerla sarà mandarla a Torre Annunziata a casa degli zii per imparare la lingua napoletana. Riusciranno alla fine a convertirla?
"Uno scherzo bene immaginato serve agli autori debuttanti trentenni, nati a Roma e a Napoli, preparati da esperienza pubblicitarie, per raccontare in chiave comica quali possano essere le radici e le evoluzioni del razzismo. (...) Il tema risulta in realtà più ripetuto che nutrito, avrebbe potuto essere meglio sviluppato; fra gli attori, tutti bravi, è bravissima Marina Gonfalone, nella parte della madre". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 8 febbraio 2002) "Come tanti corti gonfiati a lungometraggio, 'Incantesimo Napoletano' rischia di esaurirsi alla trovata iniziale. Invece, batti e ribatti, gli esordienti Paolo Genovese e Luca Miniero, rodati pubblicitari, finiscono per cavare da questo spunto surreale una commedia triste come tristi sanno essere solo i napoletani; una storia di famiglia dove il più disperato è il padre mentre la madre tiene botta; una farsa con molti momenti esilaranti ma girata come un mélo, con inquadrature lente, studiate, e una Napoli così perfetta che a tratti stinge nello spot. Peccato quell'inutile cornice contemporanea. E poi perché, se nel film passano 80 anni, la grande Storia non fa mai nemmeno capolino?". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 8 febbraio 2002) "C'è materia per un cortometraggio tirato a mediomedraggio. Poi, quando la rassegna dei personaggi si ripete e l'educazione meneghina è completata, il film tira la corda. Liscia come l'acqua, questa storiella è stata girata in via Pedemantina dai compari esordienti Genovese & Miniero, con l'ambizione di fare 'nu babbà". (Silvio Danese,'Il Giorno', 8 febbraio 2002
Ha vinto un David di Donatello e due Globi d'Oro, ma ha ricevuto una nomination ai Nastri d’Argento.
Attore | Ruolo |
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Gianni Ferreri | Gianni, Padre Di Assuntina |
Marina Confalone | Patrizia, Madre Di Assuntina |
Clelia Bernacchi | Assuntina (Anziana) |
Serena Improta | Assuntina (Ventenne) |
Chiara Papa | Assuntina A 10 Anni |
Riccardo Zinna | Riccardo |
Lello Giulivo | Ciro |
Luciana De Falco | Renata |
Danny Zullino | Marito Di Renata |
Salvatore Misticone | Lo Zio Di Torre Annunziata |
Walter Cerra | Prof. Casillo |
Gina Perna | Professoressa |
Tonino Taiuti | Tonino |
Clotilde De Spirito | La Zia Di Torre Annunziata |
Ecco tutti i premi e nomination David di Donatello 2002
Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento 2002