Richard Dadier ottiene un posto d'insegnante di lingua inglese presso una scuola popolare di avviamento al lavoro. Si dedica al lavoro con slancio, ma il suo entusiasmo viene messo a dura prova. La scuola è frequentata in gran parte, da adolescenti che provengono dagli strati più bassi della popolazione. Sono ragazzi cinici, spietati, alcuni sembrano già avere il comportamento del delinquente ed anche nei casi meno gravi quei ragazzi non mostrano alcun desiderio di apprendere e frequentano la scuola solo perché la legge glielo impone. Ben presto la vita diviene assai difficile per Dadier: divenuto oggetto della derisione e dell'aperta ostilità della scolaresca, viene persino aggredito perché prende le difese di un'insegnante, salvandola da un tentativo di violenza da parte di un alunno. Ma Dadier non si dà per vinto. Benché i colleghi e sua moglie lo esortino a non ostinarsi in quella lotta impari, ottiene qualche piccolo successo ma più che mai è preso di mira dagli elementi peggiori della scolaresca. A causa di alcune false informazioni, il preside lo accusa di pregiudizi razziali, mentre una serie di lettere e telefonate anonime informano sua moglie Anna di una sua presunta tresca con l'insegnante che a suo tempo ha difeso. A causa delle lettere Anna subisce un collasso e rischia di morire per un parto prematuro. Nauseato e avvilito, Dadier è ormai deciso ad abbandonare la scuola, ma, benché egli non se ne renda ancora conto, la sua costanza ha portato qualche frutto. I suoi colleghi sembrano svegliarsi dal loro torpore, la stessa Anna lo esorta a non lasciarsi sopraffare. Aggredito e ferito dal "biondino", il più facinoroso dei suoi alunni, Dadier riesce ad inchiodarlo per effetto della forza morale che gli conferisce la sua condotta lineare più che con la forza fisica. Gli altri alunni si schierano al suo fianco, il "biondino" è cacciato via. Dadier ha vinto.
"E' un lavoro tecnicamente pregevole: la regia non indulge a divagazioni, ma mira all'essenziale. Buona la recitazione del protagonista e dei ragazzi." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 41, 1957)
romanzo omonimo di Evan Hunter
Attore | Ruolo |
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Glenn Ford | Richard Dadier |
Anne Francis | Anne Dadier |
Louis Calhern | Jim Murdock |
Margaret Hayes | Lois Judby Hammond |
John Hoyt | Sig. Warneke |
Richard Kiley | Joshua Y. Edwards |
Emile Meyer | Sig. Halloran |
Warner Anderson | Dr. Bradley |
Sidney Poitier | Gregory W. Miller |
Basil Ruysdael | Professor A.R. Kraal |
Vic Morrow | Artie West |
Dan Terranova | Belazi |
Rafael Campos | Pete V. Morales |
Paul Mazursky | Emmanuel Stoker |
Horace McMahon | Detective |
Danny Dennis | De Lica |
Jamie Farr | Santini |
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