Il mio vicino Totoro è un film d'animazione del 1988 diretto da Hayao Miyazaki.
Giappone, anni Cinquanta. Le sorelline Satsuke e Mei si trasferiscono insieme al padre, professore di archeologia, in una nuova casa nella campagna di Matsu no Go, per stare più vicini alla madre Yasuko, ricoverata nell'ospedale del villaggio. Per le due bambine inizia così un viaggio alla scoperta di un mondo fantastico, ma soprattutto della natura.
Mei, seguendo una scia di ghiande, s'imbatte in una piccola creatura semitrasparente che fugge spaventata. Incuriosita, gli corre dietro fin dentro un grande albero di canfora, dove incontra il custode della foresta, Totoro, una buffa e tenera creatura che adora dormire, con cui le due bambine stringono una forte amicizia.
In una giornata piovosa, Satsuke e Mei raggiungono la fermata dell’autobus per aspettare l’arrivo del padre dall'università. Lì incontrano Totoro, che sta aspettando il suo Gattobus, un pullman peloso con il muso felino e dodici zampe, velocissimo e in grado di superare qualsiasi ostacolo gli si ponga davanti.
In seguito il guardiano della foresta regala a Satsuke dei semi da piantare nel loro giardino. Ogni giorno Mei va a controllare se sia spuntato qualche germoglio, ma puntualmente ne rimane delusa. Una notte, Totoro fa visita al loro giardino e come per incanto i germogli cominciano a spuntare dal terreno velocemente, trasformandosi in un albero che sovrasta il tetto della casa, sotto gli occhi meravigliati delle due sorelline affacciate alla finestra.
Finalmente arriva il giorno in cui avrebbero dovuto dimettere Yasuko dall'ospedale, ma un telegramma rattrista le due bambine perché il suo ritorno viene rinviato. Mei, dopo aver litigato con la sorella grande, sparisce da sola con l’intenzione di andare a piedi alla clinica per incontrare la madre. La cercano ovunque, ma non la trovano. Satsuke disperata chiede aiuto a Totoro...
Il film non è stato un grande successo commerciale né in patria né sul mercato internazionale, ma ha ricevuto buone recensioni, soprattutto in Italia.
La storia è in parte autobiografica. Quando Hayao Miyazaki era bambino, sua madre si ammalò di tubercolosi spinale e passò molto tempo all'ospedale.
Entrambi i nomi delle protagoniste significano "Maggio": "Satsuke" è il corrispettivo in giapponese antico, mentre "Mei" è la pronuncia giapponese dell'inglese "May".
Totoro è diventato la mascotte dello Studio Ghibli, la casa di produzione fondata dal regista.
Attore | Ruolo |
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Vittorio Amandola | Totoro (voce italiana) |
Letizia Ciampa | Satsuki (voce italiana) |
Lilian Caputo | Mei (voce italiana) |
Roberta Pellini | Madre (voce italiana) |
Oreste Baldini | Padre (voce italiana) |
Liù Bosisio | Nonnina (voce italiana) |
Gorge Pastiglia | Kanta (voce italiana) |