Usciti dai loro avelli in innumerevoli legioni, gli zombi sono ormai i padroni della terra. Nel "bunker" gigantesco di una cittadina americana, vive da tempo un gruppetto di persone: sono alcuni scienziati ed una pattuglia di soldati resi nevrotici dalla situazione, guidati da un arrogante e violento comandante. Il dottor Lang sempre occupatissimo nel suo laboratorio è fiducioso di riuscire nel suo intento: egli fa ogni tanto catturare a forza qualche zombo, per anatomizzarlo e cercarne nel cervello il centro nervoso che ha scatenato nel mondo la follia e la fama di carne umana degli infelici. Lang è coadiuvato da una giovane dottoressa Sarah, che spesso esce in missione all'esterno con un messicano - Miguel, i cui nervi sono ormai a pezzi - e John, un pilota negro, allo scopo di controllare la situazione. Purtroppo, la convivenza nei grandi depositi sotterranei diventa ad un certo momento difficilissima, se non impossibile, i mezzi alimentari ed i medicinali scarseggiano e tutti i superstiti sono tesissimi. Per di più, alcuni degli zombi catturati ed usati per gli esperimenti sono pericolosi al massimo. Ad un certo momento, sia il dottor Lang, che un suo giovane aiutante vengono atrocemente seviziati ed uccisi. I superstiti cercano scampo nella fuga, resa vana dal blocco del grande ascensore, sul quale però Miguel, cui Sarah ha dovuto amputare e cauterizzare un braccio, è riuscito a portarsi all'aperto. Ma morirà anche lui, mentre gli zombi a frotte invadono i sotterranei, in cerca di cibo e di vittime. Soltanto Sarah, John ed un loro compagno riusciranno a salvarsi salendo sull'elicottero che li porterà verso un'isola lontana.
"Gli attori sono per lo più anonimi quanto inespressivi e la partita tra zombies, scienziati illuminati militari assatanati e professori pazzi con occhi allucinati non è salvata dagli effetti speciali e dal makeup di un nome ben noto agli horror fans, Tom Savini. Non stupisce che la puritana America, dove i prodotti horror hanno allevato intere generazioni di adolescenti e di giovani registi, abbia rifiutato il visto di censura a questo film. Lo stesso Romero, inoltre, per evitare che la sua pellicola fosse classificata con la temuta X, che vieta in pratica la visione dei film, l'ha fatta distribuire alla chetichella senza classificazione e senza lanci pubblicitari. Diretto con mano stanca, Il giorno degli Zombi è un film datato in tempo di commedie nere alla 'Blood Simple' e di horror comici applauditi dai giovani d'oltreoceano: soprattutto non ha alcuna verità sociologia, alcun momento horror fantastico degno di nota. Anche il montaggio è lento mentre Romero, assistito dalla sua équipe di cui fanno parte l'abituale direttore della fotografia Michael Gornick e l'assistente per la colonna sonora John Harrison, avrebbe potuto rendere più veloce e riuscito il suo prodotto kitsch con un montaggio da video clip." ('Il Corriere della Sera', 16 Giugno 1986)"Da quella famosa notte sono passati diciotto anni, e altri otto sono trascorsi dalla carneficina suc-cessiva. Adesso George A. Romero, il padre cinematografico degli zombies, chiude la sua trilogia dell'orrore con un 'Day of the Dead' che, svolto in un 2 novembre dei giorni nostri, mostra la terra sopraffatta dai morti viventi: con gli ultimi sopravvissuti in un mondo da post-apocalisse rifugiati in un deposito di missili sotterraneo. (?)Vien quasi nostalgia della vecchia Notte dei morti viventi che Romero inventò con pochi dollari e molta suspense. Oggi, scomparsa la tensione nel racconto, resta solo il ribrezzo; in un film che, a differenza dei precedenti, non accosta l'horror alla fantascienza ma al brutto sottogenere del gore and blood movie con i suoi gratuiti particolari e le sue pieghe imbrattate di guignol. Tra gli attori, allineati in una interpretazione senza gloria, si citeranno Richard Liberty (il chirurgo), Lori Cardille, Terry Alexander, Joe Pilato." Claudio Trionfera, 'Il Tempo', 12 Aprile 1986)"In una sagace miscela di horror e fantascienza, Romero fa nascere la paura dalla realtà e dalle ossessio-ni contemporanee e ha composto in tre capitoli una saga inquietante e atroce sull'America violenta. Anche qui i viventi sono spesso peggiori dei morti. Vero seguito, non ripetizione o ricalco, 'Il giorno degli zombi' è sotto il segno della riflessione. ('Quale spiegazione? E' una punizione di Dio, una maledizione per farci vedere com'è fatto l'inferno'). Se si esclude la parte finale che è una tregenda di macelleria repellente, esasperata e visionaria, il film evita i momenti forti del Grand Guignol: l'orrore è più suggerito che mostrato. Fin dalla fulminea e straordinaria sequenza che precede i titoli (due minuti d'antologia), Romero ricorre alla dimensione onirica. Come in passato, l'azione è concentrata in uno spazio chiuso. In Zombie è un supermercato di lusso, qui è un gigantesco e labirintico bunker sotterraneo dov'è assediato un gruppetto di superstiti: tre scienziati tra i quali Sarah, la vera protagonista della storia, due tecnici di colore e un manipolo di militari. (...) Nel 1978 'Zombi' fu vietato ai minori di 18 anni; per 'Il giorno degli Zombi', il divieto è stato abbassato ai 14 anni. Come cerca di dimostrare il processo in corso per recuperare 'Ultimo tango a Parigi', aggirando lo scoglio della Cassazione, il comune senso del pudore è un fenomeno in evoluzione." (Morando Morandini, 'Il Giorno', 13 Giugno 1986)
Attore | Ruolo |
---|---|
Lori Cardille | Sarah |
Terry Alexander | John |
Joseph Pilato | Rhodes |
Jarlath Conroy | Mcdermott |
Antone Di Leo | Miguel |
Philip G. Kellams | Miller |
Taso N. Stavrakis | Torrez |
Howard Sherman | Bub |
John Amplas | Fisher |
Howard G. Klar | Steel |
Richard Liberty | Dr. Logan |
Ralph Marrero | Rickles |
Greg Nicotero | Johnson |