Il club, film diretto da Pablo Larraín, racconta la storia di quattro sacerdoti che abitano in una casa lontano dalla civiltà in una cittadina sul mare. Sono stati mandati lì per espiare i loro peccati. Padre Ortega (Alejandro Goic) è stato un trafficante di minori che rapiva e vendeva a ricche famiglie sterili; padre Ramírez (Alejandro Sieveking) è così vecchio che non ricorda neppure il motivo del suo esilio; padre Vidal (Alfredo Castro) è un pedofilo omosessuale che non ammette di aver molestato bambini; padre Silva (Jaime Vadell), che ha più volte minacciato di raccontare i numerosi crimini che i soldati gli hanno confessato durante la guerra.
Vigila su di loro sorella Mónica (Antonia Zegers), ex suora tacciata di aver picchiato la figlia adottiva. La loro è una vita semplice: pregano e si prendono cura di un levriero da corsa. Tutto cambia quando arriva un altro prete, Matías Lazcano. Insieme a lui arriva anche una delle vittime degli abusi infantili, che urla a gran voce i dettagli più crudi delle molestie affinché tutti sappiano. Per paura che l'uomo diventi violento, i quattro preti danno una pistola a padre Matías sperando che lui gli spari o almeno lo spaventi. Ma restano senza parole quando questi punta l'arma contro se stesso…
È stato presentato in anteprima al Festival di Roma nell'ambito di una retrospettiva dedicata al regista (2015). Il film ha vinto l’Orso d'argento, gran premio della giuria al Festival internazionale del cinema di Berlino (2015).
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