I cavalieri che fecero l'impresa, film diretto da Pupi Avati, racconta la storia di un gruppo di valorosi guerrieri che scoprono di custodire un importante segreto. Simon di Clarendon (Edward Furlong), Ranieri di Panico (Marco Leonardi), Vanni delle Rondini (Thomas Kretschmann) e Ugo di Clarendon (Edmund Purdom) conoscono il luogo in cui è nascosta la Sacra Sindone, la preziosa reliquia di Gesù Cristo. Il loro compito è quello di raggiungere il posto dove i traditori l'hanno occultata e riportare l’antico sudario in Francia. Con non poche difficoltà i quattro percorrono l’Italia fino a Otranto, da cui salpano per arrivare in Grecia.
Quando giungono finalmente a Tebe, però, si ritrovano di fronte l’oggetto capovolto: segno degli usi rituali di magia nera che ne venivano fatti. I cavalieri, con gesta coraggiose, riescono a restituire la Sindone alla famiglia Reale. Per loro, tuttavia, la ricompensa ad attenderli sarà davvero amara…
"Pupi Avati coltiva una predilezione per il Medioevo, come ha già dimostrato con 'Magnificat'. Se quello era un film sommesso, però, nello spirito della microstoria alla Braudel, 'I cavalieri che fecero l'impresa' è invece un kolossal con combattimenti e scene di grande respiro. I riferimenti di Avati vanno dal ciclo di Re Artù alla 'heroic fantasy', compresa una spruzzatina di horror. Di quando in quando il regista entra nel cuore del fantastico, da sempre uno dei suoi generi prediletti. Sorprende la capacità di dirigere scene d'azione, di coordinare un cast multinazionale e di creare una leggenda: specie in un cinema come il nostro, da decenni refrattario a questo tipo d'impresa". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 6 aprile 2001)"Astuto Pupi Avati, 'I cavalieri che fecero l'impresa' è il suo film produttivamente più ambizioso, ma è anche una sfida ai generi. Un film d'avventure e magia camuffato da film storico-religioso (o viceversa). Un esempio di come il cinema di genere sposi il discorso d'autore. Una volta era quasi la regola. Oggi che la parola 'autore' è inflazionata, è senz'altro un'eccezione. Ma Avati sa essere fedele a se stesso. Fin troppo. (?) Mettendo in campo le crociate e la Sacra Sindone, Avati alza il tiro. Guarda anche al romanzo picaresco, alla chanson de geste, all'epopea collettiva (...) ma a giocare su due tavoli si rischia di perdere su entrambi, e a forza di mescolare sacro e profano, avventura e misticismo, lo spettatore si smarrisce un tantino". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 6 aprile 2001)"Divertimento, slancio religioso e cultura procedono insieme tra 'Gerusalemme Liberata' e Indiana Jones, tra 'La corona di ferro' di Blasetti e 'I cento cavalieri' di cottafavi. Bravi attori, soprattutto Carlo Delle Piane che è il frate Giovanni da Cantalupo. Raoul Bova interpreta un personaggio di artefice d'armi, di 'spadaro' provetto prima scristianizzato e votato a Satana, poi dolorosamente esorcizzato e fatto cavaliere: è bravo e bello, ha la testa rasata piena di cicatrici e dieci chili di peso in meno. La fedeltà ai modi europei di fare cinema è un pregio in più del film". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 6 aprile 2001)"Viene dalla terra e dai dettagli umanistici questo cinema, come l'operina dedicata al giovane Mozart e l'altro (migliore) film sul medioevo, 'Magnificat' (1993). L'immagine troppo luminosa e i colori naturali di Rachini però trattengono qualcosa del presente fotografico, ricordando gli spazi di periferia metropolitana dell' 'Armata Brancaleone'. Da vedere". (Silvio Danese, 'Quotidiano Nazionale', 13 aprile 2001)
Il film ha ricevuto una candidatura ai David di Donatello nel 2002 e tre nomination ai Nastri d’Argento nel 2001.
È tratto dall’omonimo romanzo (2000) di Pupi Avati, edito Mondatori.
Attore | Ruolo |
---|---|
F. Murray Abraham | Delfinello Da Coverzano |
Edward Furlong | Simon Di Clarendon |
Raoul Bova | Giacomo Di Altogiovanni |
Marco Leonardi | Ranieri Di Panico |
Carlo Delle Piane | Giovanni Da Cantalupo |
Franco Trevisi | Rolando Da Gesso |
Sarah Maestri | Odilia La Novizia |
Romano Malaspina | Amaury De La Roche |
Stanislas Merhar | Jean De Cent Acres |
Yorgo Voyagis | Isacco Sathas |
Luca Forcina | Il Monaco Magro |
Edmund Purdom | Ugo Di Clarendon |
Thomas Kretschman | Vanni Delle Rondini |
Loris Loddi | Jannot De Plume |
Gigliola Cinquetti | La Madre Superiora |
Ecco tutti i premi e nomination David di Donatello 2002
Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento 2001