TRAMA FASCISTI SU MARTE
Fascisti su Marte, film commedia diretto da Corrado Guzzanti e Igor Skofic, racconta la storia parodiata e in versione satirica del Ventennio Fascista. Siamo nel 1938 e il gerarca Gaetano Maria Barbagli (Corrado Guzzanti) guida il suo gruppo di camicie nere su un razzo spaziale, il Repentaglia IV, lanciato in missione per conquistare Marte. Una volta arrivati sul pianeta ‘rosso’, comincia l’esplorazione del territorio da parte del manipolo di soldati che deve subito fare i conti con la mancanza di atmosfera. Poi, dopo aver allestito il campo, si rendono conto che non c’è acqua e devono capire come fare a rimediare delle provviste.
Così le camicie nere scambiano uno sputo del gerarca come un segno che invece l’acqua, seppur poca, c’è. A complicare la situazione è un balilla abusivo (Andrea Salerno) che si era nascosto nella stiva del razzo e che, nel fuggire, va a sbattere contro una strana roccia. Pensando che si tratti di un marziano, torna dal plotone e impaurito racconta loro di aver visto strani esseri che ripetevano in continuazione la parola “mimimmi”. È allora che i fascisti decidono di mettere in atto un piano per conquistare e sottomettere il pianeta. Tutto precipita, però, quando le provviste cominciano a scarseggiare…
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CURIOSITÀ SU FASCISTI SU MARTE
L’idea del film è basata su una serie di sketch trasmessi nel programma televisivo Il caso Scafroglia, in onda sui canali Rai nel 2003. Oltre alla parodia e la satira del regime fascista e di Benito Mussolini, il film fa diversi riferimenti anche alla politica italiana contemporanea, soprattutto al governo Berlusconi II. La parte musicale, composta da numerose canzoni d'epoca e brani originali parodistici, ha visto la partecipazione di Nicola Piovani.
