El Conde, il film diretto da Pablo Larraín, è incentrato sulla figura di Augusto Pinochet, il generale cileno che è stato a capo del paese dal 1973 al 1990, nonché protagonista di una delle più atroci vicende del XX secolo che ha portato all'instaurazione di una feroce dittatura e alla morte di diversi civili. Secondo la fantasiosa storia raccontata dal film, Pinochet non sarebbe stato incriminato e messo agli arresti domiciliari, dove sarebbe morto nel 1990, ma sarebbe divenuto un anziano vampiro. Ora, dopo aver trascorso più di due secoli su questo mondo, l'ex dittatore redivivo avrebbe deciso di porre fine alla sua vita una volta per tutte...
E quattro, per i film che raccontano Augusto Pinochet diretti da Pablo Larrain. Ma questo El Conte è molto diverso dagli altri, non ne racconta tanto il regime o il clima quanto proprio direttamente l'uomo, o meglio il non morto. Infatti ha solo finto di morire, ma il dittatore è un vampiro che prosegue a succhiare il sangue dei cileni. Spassoso e feroce, seppellisce la malvagità del potere sotto strati di cinema di genere satirico e horror. Liberatorio. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
El Conde: leggi la nostra recensione completa del film.
Dopo Spencer (2021) - il biopic su Lady Diana - il regista cileno Pablo Larraín torna a parlare attraverso la cinepresa della sua terra natìa con El Conde. Da una sceneggiatura firmata dallo stesso regista insieme a Guillermo Calderón, si tratta del quarto film di Larraín che ruota attorno alla figura del dittatore cileno Augusto Pinochet, dopo Tony Manero (2008), Post Mortem (2010) e No - I giorni dell'arcobaleno (2012). Questa volta la storia - a metà tra l’horror e il satirico - invece di raccontare le conseguenze della dittatura sul Paese, mette in primissimo piano le vicende personali di Pinochet, per l’occasione trasformato in un vampiro di 250 anni. Girato a Santiago del Cile, il film presenta un cast formato da alcuni attori feticcio di Larraín, tra cui Jamie Vandel (nei panni del protagonista Pinochet) e Alfredo Castro (che interpreta il maggiordomo Fëdor). Il lungometraggio è stato presentato al Festival di Venezia 2023, dove ha vinto il Premio Osella per la migliore sceneggiatura, assegnato dalla giuria internazionale presieduta dal regista premio Oscar Damien Chazelle. Il film è stato poi distribuito su Netflix il 15 settembre 2023, in occasione del 50esimo anniversario dal colpo di stato cileno che Pinochet fece nel 1973.
Presentato in anteprima in concorso al Festival di Venezia 2023
Disponibile in streaming online su Netflix dal 15 settembre 2023
Augusto Pinochet (1915 – 2006) è stato un generale dell'esercito cileno e politico conservatore di orientamento fascista. Con il colpo di stato in Cile del 1973, Pinochet instaurò un regime dittatoriale e militare, fortemente repressivo nei confronti degli oppositori, rendendosi responsabile di innumerevoli crimini contro l’umanità (uccisioni, arresti arbitrari, torture e altre violenze). Il golpe militare di Augusto Pinochet ebbe l’appoggio dei politici americani anticomunisti Richard Nixon ed Henry Kissinger: il governo legittimo del Cile - all’epoca in preda a un forte crisi economica - era infatti guidato da Salvador Allende, presidente socialista e marxista. Pinochet governò il Cile dall'11 settembre 1973 all'11 marzo 1990, periodo in cui - grazie a politiche di stampo liberista - il Paese ebbe una forte ripresa economica. Il referendum democratico del 1988 pose fine alla dittatura cilena. Nel 1998 Pinochet fu arrestato a Londra dal governo spagnolo e fu messo agli arresti domiciliari in Cile, dove morì nel 2006.
Attore | Ruolo |
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Alfredo Castro | |
Paula Luchsinger | |
Gloria Münchmeyer | |
Jaime Vadell |
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