Dredd - La legge sono io, è un film del 1995 diretto da Danny Cannon. A seguito di una devastante guerra nucleare, il pianeta Terra è diventato inospitale e gran parte di esso si è trasformato in una distesa desertica, chiamata ‘Terra Maledetta’. A causa della crescente criminalità nella città di Megacity, un tempo New York, viene stabilito un ordine di controllo formato dai Giudici. Essi hanno un grande potere, in quanto possono arrestare e decretare in prima persona la pena dell’imputato.
Tra i Giudici più noti della città c’è Joseph Dredd (Sylvester Stallone). Mentre l’uomo arresta l’esperto informatico Herman ‘Fergie’ Ferguson (Rob Schneider), l’ex Giudice Rico (Armand Assante) evade dal carcere di Aspen. Rico si introduce in città, armandosi e preparandosi a vendicarsi del sistema che l’ha condannato. Nel frattempo, il giornalista investigativo Vartis Hammond e sua moglie Lily vengono ritrovati morti poche ore prima della presentazione di un’inchiesta di denuncia molto pericolosa per la casta dei Giudici. Sul corpo di Hammond sono presenti i proiettili appartenenti a Dredd e il Giudice viene imputato di omicidio e condannato alla pena capitale. Sebbene sia del tutto innocente, Dredd non può nulla contro le prove scientifiche che l’accusa riesce a fornire e il Giudice Fargo (Max von Sydow) è costretto a dare le sue dimissioni, così da patteggiare per la pena di Dredd e tramutarla in ergastolo.
Lo stratega Griffin (Jurgen Prochnow), diventato nuovo capo della Corte Suprema dopo le dimissioni di Fargo, incontra segretamente Rico e lo ingaggia per sterminare quanti più Giudici possibile. L’uomo, infatti, ha intenzione di creare una situazione di emergenza per riprendere il progetto segreto ‘Giano’ e Rico è lo spietato assassino di cui ha bisogno. L’aereo di sicurezza, che trasporta Dredd e Fergie alla prigione di Aspen, viene attaccato dagli ‘Angeli’, fuorilegge e cannibali che vivono grazie alle razzie. Sull’aereo è presente anche Fargo che farà una rivelazione sconcertante sul passato di Dredd e sul progetto Giano. Cosciente di essere l'unico a poter fermare Griffin e Rico, Dredd assolta Fergie e si dirige verso Megacity...
"'Metropolis' (firmato da Fritz Lang nel 1926) colpisce ancora, 'Blade Runner' non è passato invano e 'Terminator' ha fatto scuola: partito dai fumetti, il giovane regista inglese Danny Cannon approda alle fantasmagorie del videogame dilapidando un budget da 75 milioni di dollari. Non li riprenderanno mai perché negli USA 'Dredd' incassa poco essendo incappato nello sbarramento di una classificazione "R", per soli adulti. Più esatto sarebbe dire: per soli rimbambiti." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 24/9/95) "Che Stallone sia un'icona americana è fuori discussione, ma certe fesserie le lasci agli eroi che interpreta sullo schermo. Sennò Rambo, al confronto, sembrerà un principe del Foro." (Michele Anselmi, 'L'Unità', 23/9/95)"In sé la storia non funziona, manca di logica oltre che di verosimiglianza, ed è così scoperta nelle sue poche motivazioni e nelle sue tesi che fin dalle prime scene si sa già quello che accadrà e come si risolverà. Però lo spettacolo c'è, le scenografie avveniristiche fanno colpo, le citazioni di tutti i film apocalittici e fantascientifici precedenti, da 'Guerre Stellari' in poi, ripropongono schemi ulteriori di facile successo e in definitiva Stallone ha sempre quel carisma di invito che lo rende credibile anche quando niente attorno a lui sa convincere." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 1/10/95)"E' un peccato, proprio un peccato, che entro scenari perfezionati al computer da scenografi di sbrigliata fantasia, si collochi una storia a un grado zero di elaborazione mentale. Se si definisce 'Dredd - La legge sono io' 'fumettistico' si offendono i fumettari che, di solito, sono persone serie. Per quale verso prendere il film diretto dal regista Cannon, allora? Una cosa seria - nonostante vi si parli di degrado urbano, del potere degli intoccabili, di ingegneria genetica - non è. Forse, una parodia del genere avventuristico che, fra gli altri guai che va combinando, rischia adesso di distruggere i suoi divi. Kevin Costner non è uscito bene (incassi a parte) da 'Waterworld'. E Stallone non fa migliorare figura con 'Dredd'. (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 4/10/95)
Ai Saturn Awards del 1996 il film ricevette quattro candidature.
La pellicola è ispirata all’omonimo personaggio dei fumetti creato da John Wagner e Carlos Ezquerra.
Danny Cannon e Sylvester Stallone ebbero diverse accese discussioni riguardo la sceneggiatura originale del film. Il regista, dopo aver dichiarato che non avrebbe mai più lavorato con Stallone, fu addirittura costretto a cambiare il finale per compiacere l’attore.
Il ruolo di Fergie fu offerto a Joe Pesci il quale, tuttavia, declinò l’ingaggio.
Attore | Ruolo |
---|---|
Sylvester Stallone | Joseph Dredd |
Diane Lane | Giudice Hershey |
Armand Assante | Rico |
Rob Schneider | Herman Ferguson, detto Fergie |
Jürgen Prochnow | Giudice Griffin |
Max von Sydow | Fargo |
Joanna Miles | Evelyn McGruder |
Joan Chen | Ilsa |
Balthazar Getty | Olmeyer |
Maurice Roëves | Guardiano Miller |
Ian Dury | Geiger |