Bruce Lee, nato a San Francisco (e quindi cittadino americano) da un modesto attore orientale, dopo un'infanzia trascorsa ad Hong Kong, si trasferisce diciottenne negli Stati Uniti. Lavorando nel ristorante gestito da Gussie Yang ha modo di studiare e di laurearsi in filosofia, ma il meglio di sé Bruce lo manifesta nelle arti marziali, eccellendo nel kung-fu: il suo primo allievo è Jerome che poi diviene suo amico. Grintoso. in possesso di una enorme carica di energia, pronto ad allenamenti faticosissimi e vincente nei vari combattimenti, Lee organizza due scuole-palestre aprendole a tutti (gialli, bianchi e neri, donne incluse) dominato da un'idea: che quell'arte è per tutti disponibile e non accessibile ai soli orientali - i quali al riguardo lo osteggiano - e che, in ogni caso, talune variazioni tecniche sono ormai urgenti e necessarie. Sposatosi con Linda Emery (un'americana bionda sua allieva, malgrado l'ostilità di Vivian, la madre di lei), ha da questa due figli, Brandon e una bambina. Drammatico il suo match con un altro temibile esperto di kung-fu, che con un colpo sleale lo riduce a lungo su una sedia a rotelle (su ordine di una vecchia gang di alcuni cinesi importanti e tradizionalisti). Finalmente rimessosi perfettamente e rientrato nella terra del padre, morto nel frattempo, l'atleta ha un clamoroso successo anche a livello internazionale con una serie di film popolari, che ne decretano la fama e la ricchezza. Poi Bruce accoglie l'allettante offerta di un produttore statunitense, per un film ideato ad hoc per lui. A poche settimane dalla "prima" trionfali e a soli 32 anni il divo del Kung-fu muore misteriosamente. Serie tv, Show e Film su NOW!
"Simpaticamente ingenuo (le scene di kung-fu sono girate alla maniera acrobatica ed 'esagerata' dei suoi film) ma non per questo meno efficace, Dragon ha il merito di spingersi più avanti, cercando di illustrare e decifrare il simbolo che egli rappresentò: uno dei primi miti 'altri' d'una società americana più bianca del bianco. Ma anche uno dei tanti malinconici, forsennati antieroi 'too young to die' del cinema." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 25 agosto 1993)"L'onesto Bruce, tornato in sesto dopo lunga degenza ospedaliera, sarà richiesto prima dalla tv, per la nota serie 'The Green Hornet', e poi dal cinema. All'apice del successo cinematografico Lee morirà, improvvisamente, nel '73, a soli 32 anni in circostanze rimaste misteriose. Qualcuno avanzò ipotesi inique ma il film non vi accenna. Le ultime parole della vedova Lee, che racconta la storia, sono, giustamente: 'Preferisco ricordarlo da vivo'. D'altra parte questa non è una vera biografia ma una celebrazione marziale-idillico-pastorale. Uno spettacolo, insomma." (Franco Colombo, 'L'Eco di Bergamo', 28 agosto 1993).
- MAESTRO D'ARTI MARZIALI: JOHNNY CHEUNG.- MAESTRO DI JEET KUNE-DO E CONSULENTE TECNICO: JERRY POTEET.- IL FILM E' STATO GIRATO TRA HONG KONG, MACAO E GLI STATI UNITI.
libro "Bruce Lee: The Biography" di Robert Clouse; libro "Bruce Lee: The Man Only I Knew" di Linda Lee
Attore | Ruolo |
---|---|
Jason Scott Lee | Bruce Lee |
Lauren Holly | Linda Emery-Lee |
Robert Wagner | Bill Krieger |
Michael Learned | Vivian Emery |
Nancy Kwan | Gussie Yang |
Kay Tong Lim | Philip Tan |
Ric Young | Padre di Bruce |
Ed Parker Jr. | Ed Parker |
Luoyong Wang | Yip Man |
Sam Hau | Bruce Giovane |
Ong Soo Han | Luke Sun |
Sven-Ole Thorsen | The Demon |
Sterling Macer Jr. | Jerome |
Aki Aleong | Direttore Elder |
Eric Bruskotter | Joe Henderson |
John Cheung | Johnny Sun |