Dio esiste e vive a Bruxelles è un film del 2015 diretto da Jaco van Dormael.
La storia racconta la quotidianità di Dio (Benoit Poelvoorde) che, più che un’entità sovrannaturale, è un uomo in carne ed ossa malvagio e torturatore. Egli vive con sua moglie e sua figlia Ea in un piccolo e sporco appartamento della capitale belga, trascorrendo il tempo libero tra birra e sigarette.
Il suo lavoro, invece, consiste nel manipolare le vite degli uomini da un vecchio computer del suo ufficio, a cui è severamente vietato l’accesso. Ea e sua madre, prive di alcun potere decisionale, possono solo guardarlo impotenti mentre si diverte a provocare eventi infausti e uccidere. Tutto cambia quando Ea, stanca dell’ennesimo sopruso, decide di seguire le orme del fratello J.C., l’unico che ha trovato il coraggio di lasciare la casa paterna ed unirsi agli uomini.
Prima di fuggire, però, invia a tutte le persone presenti nell'archivio del padre un SMS che svela la data della loro morte. Tra le strade di Bruxelles c’è ormai il panico: alcuni non vogliono credere alla veridicità di quanto letto, altri si dicono pronti a sfidare la sorte. Ea deve affrettarsi a trovare uno scriba e sei apostoli per scrivere da capo un nuovo testamento biblico…
Dimenticatevi ogni possibile riferimento religioso, ogni intento parodistico o dissacrante che abbia come diretto obiettivo la religione cattolica. Il regista Van Dormael utilizza Dio come icona, scegliendo semmai di parlare della figlia, visto che "avete già sentito molto parlare del figlio. La figlia sono io, mi chiamo Ea e ho 10 anni" (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
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Il film è stato candidato al David di Donatello del 2016 come Miglior film dell’Unione europea e ai Golden Globes dello stesso anno come Miglior film straniero. Agli European Film Awards del 2015 Sylvie Olive ha vinto il premio nella categoria Miglior scenografo europeo.
Il regista è presente in una scena: è un uomo investito da un autobus dopo aver ricevuto l’SMS che lo informava della sua imminente morte.
Nel film c’è un riferimento esplicito a un altro film del regista, L’ottavo giorno (1996).
Attore | Ruolo |
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Benoît Poelvoorde | Dio |
Yolande Moreau | Moglie di Dio |
Catherine Deneuve | Martine |
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