Cattive acque, il film di Todd Haynes, è basato su una storia vera che vede protagonista un tenace avvocato, Robert Bilott (Mark Ruffalo), difensore delle imprese che esercita a Cincinnati, in Ohio. Un giorno si presenta nel suo ufficio il contadino Wilbur Tennant (Bill Camp), suo vecchio conoscente, per chiedergli aiuto. L'uomo ha con sé scatole di videocassette per dimostrare che la morte delle sue 190 mucche non sia naturale e vuole che l'avvocato si faccia carico della sua causa. Robert, però, non ha tempo e non gli presta attenzione.
In seguito, il legale si reca nel suo paese natale, Parkersburg, in West Virginia, per far visita a sua nonna e incontrare Wilbur fuori dal posto di lavoro. L'allevatore gli mostra i nastri, nei quali sono visibili i cadaveri delle mucche, morte a causa di una strana e inspiegabile malattia. Wilbur è convinto che la colpa sia da attribuire alla compagnia DuPont, una multinazionale sita in città. Avendo preso a cuore la causa, Robert pur di portare a galla la verità, sarà disposto ad affrontare un processo che metterà a repentaglio il futuro della sua carriera, la sua famiglia e la sua stessa vita.Inizia così una lotta legale lunga quasi vent'anni, nella quale Billott cerca di salvare circa 70 mila cittadini a rischio avvelenamento a causa della contaminazione delle acque da parte di DuPont con l'acido perfluorooctanico.
Il cinema americano è spesso attraversato da una febbre etica, da una voglia di denunciare le ingiustizie, che siano legate a torti individuali o, ancora meglio, a delle vere e proprie infamità messe in atto da grandi aziende, le fatidiche corporation, pronte a fregarsene della salute pubblica pensando solo ai profitti. Uno stato nato su base etiche come quello americano non può proprio sopportarlo.
Anche Todd Haynes, autore maestro nel melodramma e nelle atmosfere in costume di un America fra seduzione di amorosi sensi e proibizioni sociali, questa volta ha deciso di realizzare un film di denuncia, un legal thriller. La storia vera di un avvocato, Robert Bilott, che ha come clienti molte imprese della sua Cincinnati. La conoscenza con alcuni contadini e le immagini di centinaia di mucche morte, lo porteranno a sposare la tesi che vorrebbe una multinazionale colpevole di queste tragedie, la DuPont. La storia di un’ossessione morale che si impossessa del pubblico e del privato di questo avvocato, che ha la faccia pulita di Mark Ruffalo, impegnato in prima persona in molte cause politiche, sociali e ambientaliste, è stato per molti anni vegetariano e, anche oggi, si dice attento a mangiare poca carne. Ha tre figli e ha recuperato a inizio secolo da un tumore benigno al cervello che gli aveva provocato una parziale paresi al volto. In carriera è stato nominato a tre Oscar., sempre come non protagonista.
La moglie del protagonista è interpretata da Anne Hathaway, premio Oscar per Les Misérables, mentre non manca un altro attore e attivista come Tim Robbins, vincitore dell’Academy Award per Mystic River.
Cattive acque è scritto da Matthew Michael Carnahan (il televisivo State of Play, World War Z e Deepwater Horizon) e Mario Correa, a partire da un articolo uscito sul New York Times Magazine dal titolo molto chiaro: “The Lawyer Who Became DuPont’s Worst Nightmare” di Nathaniel Rich. Il film ha incassato negli Stati Uniti 10 milioni di dollari, a fronte di un’accoglienza decisamente positiva da parte della critica.
Todd Haynes è apertamente gay e si dichiara non religioso, pur avendo la madre ebrea, vive a Portland, nell’Oregon. È considerato un vero pioniere del New Queer Cinema. Tra i suoi film più apprezzati: Velvet Goldmine, Lontano dal Paradiso, Carol.
Una grossa multinazionale contro singoli individui. I produttori di Cattive acque sono gli stessi de Il caso Spotlight, e i due film hanno un'atmosfera e un rigore simili. Inedito lavoro di Todd Haynes, che di solito l'America rurale la racconta nel suo passato e nei suoi intrighi privati, amorosi e famigliari, mentre questa volta racconta dei buoni americani in lotta contro il "sistema", una corporation diabolica e l'eterno nemico interno, il governo, che non li protegge. L'ossessione, sana, eticamente impeccabile, di un avvocato per la giustizia, in un film che omaggia il cinema liberal anni '70 e racconta molto dell'America da ieri a oggi, non solo una storia particolare. Città contro campagne, le due Americhe ancora una volta contro. Appassionante e per appassionati del genere. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
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Il film è ambientato nel 1998 ed è basato su una storia vera, che ha portato alla luce un’importante problematica legata alla salute pubblica e a una battaglia legale. Il fatto è stato reso nel gennaio del 2016 con un articolo sul New York Times, che riportava l'operato dell'avvocato Rob Billott. Il titolo del film durante la produzione era "Dry Run", ovvero il nome di una location importante nominata nella storia.
Dal Trailer Italiano del Film:
Robert Bilott (Mark Ruffalo): Quante ne hai perse esattamente?
Wilbur Tennant (Bill Camp): 190, secondo te non c'è niente di strano qui? È pieno di sostanze chimiche!
Robert Bilott: E se quello che sta uccidendo le mucche si trovasse nell'acqua potabile?! Se qualcuno la bevesse quell'acqua?
Dr. Gillespie (John Newberg): Scherzi, ingoiare una bottiglia di plastica sarebbe la stessa cosa!
Sarah Bilott (Anne Hathaway): Dimmi cosa sta succedendo!
Robert Bilott: DuPont sta deliberatamente avvelenando 70mila residenti da oltre quarant'anni, ti rendi conto?!
Robert Bilott: Vogliono farci credere che ci proteggono, ma noi dobbiamo proteggerci...da soli!
Attore | Ruolo |
---|---|
Mark Ruffalo | Robert Bilott |
Anne Hathaway | Sarah Bilott |
Tim Robbins | Tom Terp |
Bill Camp | Wilbur Tennant |
Victor Garber | Phil Donnelly |
Mare Winningham | Darlene Kiger |
William Jackson Harper | James Ross |
Bill Pullman | Harry Dietzler |
Louisa Krause | Karla |
Kevin Crowley | Larry Winter |
Daniel R. Hill | guardia di sicurezza della DuPont |
Denise Dal Vera | Sandra Tennant |
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