LA TRAMA DI ABBANDONO
Nella prima metà del secolo XIX in una famiglia di ricchi armatori viene introdotta, per matrimonio con il primogenito, una ragazza la cui madre mena una vita piuttosto equivoca. La famiglia, specialmente il cognato del marito, accoglie freddamente la nuova venuta. Durante un'assenza del marito la donna, per salvare la moglie del cognato che si è recata in casa di un bellimbusto, si lascia accusare. Anche il marito crede all'accusa e la caccia di casa. Soltanto dopo molto tempo, e in seguito ad un tragico incidente che conduce a morte la cognata, ella potrà far trionfare la propria innocenza.
RECENSIONE
(...) le qualità positive del film sono molte. Intanto la qualità della produzione che è assai accurata, e poi i protagonisti, che sono di buona fama e tali da richiamare il pubblico: e infine la regia di Mattoli, industriale sin che volete, ma abile e piena di sfumature. (....) (Volpone (P. Bianchi), "Il bertoldo", 1 novembre 1940)
CURIOSITÀ SU ABBANDONO
- FONICO: OVIDIO DEL GRANDE- AIUTO REGIA: STENO- SEGRETARIO DI EDIZIONE: SERGIO GRIECO- GIRATO NEGLI STABILIMENTI DI CINECITTA'.- PRESENTATO NEL 1940 ALLA MOSTRA DI VENEZIA
INTERPRETI E PERSONAGGI DI ABBANDONO