A casa nostra, film drammatico diretto da Lucas Belvaux, vede protagonista Pauline (Émilie Dequenne), un'infermiera che vive in un piccolo paesino nel nord della Francia. Abitano con lei i figli, Tom e Lili, e il padre Jacques (Patrick Descamps), ex operaio ora in pensione che un tempo aveva aderito al Partito Comunista Francese. La donna deve lavorare molto per sostenere tutta la famiglia che conta su di lei per andare avanti. Una persona buona, amata da tutti i suoi pazienti.
Nonostante le idee politiche di suo padre, la donna si fa condizionare dal dottor Philippe Berthier (André Dussollier), che si era occupato della madre di Pauline nei suoi ultimi giorni di vita, avvicinandosi a un partito nazionalista guidato da Agnès Dorgelle (Catherine Jacob). Arrivando addirittura a candidarsi come sindaco del suo comune. Nel frattempo la ragazza torna insieme a Stéphane Stankowiak (Guillaume Gouix), un vecchio amore, inconsapevole che l’uomo faccia parte di un gruppo di skinhead violenti. Questo comportamento naturalmente non giova alla campagna elettorale della donna, e per questo Berthier gli intima di allontanarsi da lei. Tutto si complica quando Pauline rivela a suo padre di essersi candidata con un partito di destra, scatenando tutta la sua rabbia…
Tempismo perfetto per il film sul Front National di Lucas Belvaux, A casa nostra, che arriva in piena campagna presidenziale francese. I nomi sono cambiati, ma è assolutamente riconoscibile l’intenzione di realizzare un film su come persone anche insospettabili, come la scrupolosa infermiera Pauline, figlia di un operaio comunista, possano avvicinarsi alle idee di quel partito, accettando addirittura di candidarsi. Tutte le anime del fronte vengono raccontate: quella movimentista dei picchiatori ora rinnegati, quella dei “grandi vecchi” della prima ora mai compromessi, i giovani in giacca e cravatta usciti dalle migliori università. Belvaux evita il rischio della caricatura (a parte forse nel caso della Le Pen), alimentando un dibattito oggi ancora più attuale. Ottime interpretazioni dei due protagonisti, André Dussollier ed Émilie Dequenne
Il film ha vinto il Premio Magritte per la Migliore attrice a Émilie Dequenne (2018). Dopo l'uscita del trailer, Catherine Jacob è stata insultata per aver preso parte al progetto, interpretando un personaggio vicino a Marine Le Pen.
Il film ha suscitato molte polemiche, in particolare sui social media, da parte del Front National.
Attore | Ruolo |
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Émilie Dequenne | Pauline Duhez |
André Dussollier | Philippe Berthier |
Guillaume Gouix | Stéphane Stankowiak |
Catherine Jacob | Agnès Dorgelle |
Anne Marivin | Nathalie Leclerc |
Patrick Descamps | Jacques Duhez |
Charlotte Talpaert | Nada Belisha |