Il barone Antonio Peletti è un avaraccio inviso a tutti. Suo padre morendo gli ha lasciato un tesoro in monete d'oro e gioielli, che egli tiene nascosto in un ripostiglio sotto l'impiantito: secondo il testamento paterno, metà del tesoro spetta al Municipio, che dovrà erigere una scuola, l'altra metà spetta al figlio di Antonio, Gastone. Ma il barone nega l'esistenza del testamento e del tesoro e caccia di casa Gastone, negando il suo assenso al di lui matrimonio con Marion. Gastone scopre per caso il tesoro, contenuto in una cassetta, e dopo essersene impadronito, sostituendolo con dei ciottoli, s'allontana dal paese. Per costringere il barone a dire la verità i maggiorenti del paese gli fanno una burla atroce: egli crede d'essere stato avvelenato e di trovarsi già nell'al di là... Guardalo subito su Prime Video
"Anzi, la tecnica del cinema gli permette (a Totò) di esimersi da certi obblighi teatrali, dall'imparare a memoria il copione, per esempio, improvvisando davanti alla macchina da presa dietro sommari suggerimenti, il che più si conferisce alla sua natura di 'maschera' della commedia dell'arte (...). Il discorso vale soprattutto per il recente '47 morto che parla'. Il quale film ha peraltro una novità: è terribilmente triste". (Vittorio Bonicelli, 'Il Tempo', 13 gennaio 1951)
una commedia di Ettore Petrolini
Attore | Ruolo |
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Totò | Barone Antonio Peletti |
Silvana Pampanini | Marion Bonbon, la canzonettista |
Adriana Benetti | Rosetta |
Dante Maggio | Dante Cartoni |
Tina Lattanzi | Moglie del sindaco |
Aldo Bufi Landi | Gastone |
Eduardo Passarelli | Il farmacista |
Arturo Bragaglia | Il sindaco |
Mario Castellani | Col. Bertrand de Tassiny |
Gildo Bocci | Il macellaio |
Carlo Croccolo | Gondrano, cameriere del barone Peletti |
Franco Pucci | Il dottore |