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Zack Snyder's Justice League, il confronto con la prima versione e il senso di un simbolo

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Da oggi è in esclusiva su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand, e tutti vorranno capire se il Justice League Snyder's Cut è effettivamente superiore alla versione firmata da Joss Whedon nel 2017. Ma la conversazione non si può esaurire con questo.

Zack Snyder's Justice League, il confronto con la prima versione e il senso di un simbolo

Alla fine è arrivato sul serio lo "Snyder Cut": Zack Snyder's Justice League restituisce al suo regista Zack Snyder, al pubblico e ai fan ciò che le amare circostanze dell'esistenza e uno studio allora più miope affidarono nel 2017 in corso d'opera al contestato Joss Whedon, per un ormai "vecchio" Justice League che non piacque quasi a nessuno. Snyder non aveva mai voluto vedere come Whedon avesse chiuso il progetto che era nato suo, nè la cosa interessava più di tanto lui o la sua socia e moglie producer Deborah, entrambi devastati dal suicidio della loro figlia Autumn, a causa del quale lasciarono la postproduzione. Quattro anni dopo Zack ha iniziato a vedere nel recupero della "sua" versione una prospettiva di rilancio, spronato dalle recriminazioni del cast sul lavoro mai mostrato, dall'affettuosa curiosità dei fan... nonché dalla necessità della Warner Bros di trovare un altro solido progetto per assestare negli USA la sua piattaforma HBO Max.
Con un esborso pare di diverse decine di milioni di dollari, Snyder ha rimontato del tutto il suo girato, supervisionato gli effetti visivi applicati alle scene scartate da Whedon (rivedendo anche il design degli stessi e del villain Steppenwolf), e girato appositamente una nuova sequenza che non lascerà indifferenti i fan della sua visione del (fu?) DC Extended Universe. Così è nato un film diverso, Zack Snyder's Justice League, e dobbiamo domandarci tre cose: in cosa differisce dalla vecchia versione? Com'è? Soprattutto: cosa rappresenta? Abbiamo cercato di esser chiari evitando spoiler, ma è onestamente difficile capire cosa un fan passionale potrebbe già considerare tale, quindi se pensate di essere questo tipo di fan, vi consigliamo comunque di unirvi alla nostra riflessione dopo aver visto il film.
Ricordiamo che il film è disponibile dalle 8 del mattino di oggi in contemporanea assoluta con gli Stati Uniti, in esclusiva su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Successivamente, la pellicola sarà trasmessa in prime time anche sabato 20 marzo alle 21.15 su Sky Cinema Uno.

Zack Snyder's Justice League vs. Joss Whedon's Justice League

Lasceremo ai fan veri e alle miriadi di video che inonderanno di certo YouTube la disamina "differenza per differenza". Qui ci limitiamo a fornirvi una bussola per capire in cosa consista. La storia è sempre la stessa: Batman riunisce una squadra composta da Wonder Woman, Flash, Aquaman e Cyborg per affrontare una minaccia risvegliata dalla morte di Superman in Batman V Superman. Nel confronto con l'edizione di due ore firmata Whedon, nelle quattro ore dello Snyder Cut si riorganizza il materiale in tre maniere: si allunga ciò che già c'era, si aggiunge ciò che era stato respinto, si propongono versioni alternative delle stesse scene.

Zack Snyder's Justice League: come funziona l'allungamento delle scene

Come funziona l'allungamento? Ogni situazione dura mediamente di più, non tanto espandendo ciò che dicono i protagonisti, quanto espandendo il contesto in cui lo dicono, sia approfondendo il luogo in cui ci si trova, sia dando più spazio a personaggi secondari alla trama, ma utili a cementare in modo più efficace il sapore emotivo delle situazioni che nel 2017 scorrevano frettolosamente. Snyder inoltre ama le parentesi liriche barocche, un aspetto caratterizzante del suo tocco peraltro contestato dai suoi detrattori, e qui non si fa alcun problema nell'abbandonarsi a quadri in slow-motion, canzoni usate per presentare i personaggi e sequenze d'azione esasperate, nella lunghezza come nell'horror vacui delle inquadrature sovraccariche (in un 4:3 inusuale). Riempie il suo "vero" Justice League con la sua idea di spettacolo: secondo molti forma e sostanza non sono così separati, meno che mai per Zack. Siete avvisati. Leggi anche Justice League Snyder Cut: la verità sulle differenze dalla producer Deborah Snyder

Zack Snyder's Justice League: come funzionano le scene aggiunte

Le aggiunte, le scene del tutto inedite che non allungano le precedenti, sono a nostro parere molto importanti per almeno cercare di ovviare a un difetto enorme della vecchia versione: Justice League non poteva essere l'Avengers Endgame della Warner Bros / DC, perché non c'era stato il tempo di costruire nel pubblico la stessa affezione che la Marvel aveva tessuto negli anni con diversi film. Nella sua chilometrica durata, lo Snyder Cut compensa in parte questo limite: Flash e (specialmente) Cyborg sono introdotti meglio, Aquaman ha più spazio (nonostante dopo il suo assolo se ne sentisse magari meno la necessità), e la presenza di Lois Lane è nella riedizione meglio condotta e più sfruttata, in più di una chiave.

Abbiamo in particolare apprezzato la maggiore articolazione del villain Steppenwolf, che nella nostra ignoranza del mondo DC trovammo all'epoca piuttosto anonimo, e che invece nello Snyder Cut diventa... parte di un "tutto" più complesso (evitiamo spoiler), con la questione delle "Mother Boxes" meglio spiegata. Forse Steppenwolf fu semplificato dalla Warner perché si era già deciso di voler cambiar rotta rispetto allo universe su cui Snyder stava lavorando, ma quest'operazione invece si ribella alle regole hollywoodiane attuali: ci sia o meno un seguito allo Snyder Cut, i fan volevano sapere cosa c'era in serbo. Comunque. Ora lo sanno.
L'ormai nota scena girata appositamente per questa nuova versione, con la partecipazione del Joker di Jared Leto, va secondo noi oltre la semplice "aggiunta": limitiamoci a scrivere che in pochi minuti suggerisce un potenziale intero altro film, cattivissimo. Sarà anche stata pensata "per principio", come Zack ha detto, per far incontrare almeno una volta Batman e Joker in una visione del DC Universe ormai archiviata, ma non ci stupiremmo se partisse una nuova petizione per rendere realtà questa scintilla.

Zack Snyder's Justice League: come funzionano le scene modificate

Più sottile ma assai interessante è la proposta infine delle stesse scene ma con dialoghi e dinamiche differenti, il che permette pure di capire dove fossero gli interventi di Whedon. Per Snyder per esempio Flash è altrettanto sarcastico ma non fifone come nella prima versione del film. Ancora, la tensione psicologica-emotiva-sentimentale tra Diana e Bruce, con intromissione del maggiordomo Alfred, doveva essere tutta farina di Whedon, perché Snyder liquida il rapporto tra i due con una sola veloce, trascurabile scena. Cambi di tono richiesti probabilmente dalla Warner a Whedon per cercare di alleggerire la maggiore cupezza snyderiana. Il regista legittimo racconta invece divinità sulla Terra, più che "persone con superpoteri", quindi gli interessano la mitologia, il rapimento mistico per manifestazioni luminose e trionfali.
Vedere lo Snyder Cut svela inesorabilmente le scene ideate totalmente da Whedon e che Zack Snyder ha, come aveva promesso, del tutto ignorato: nel suo Justice League non sente infatti la necessità di mostrare Bruce Wayne vestito come Batman prima di due ore!!! La sequenza sui tetti di Gotham con Batman in apertura del film del 2017 fu perciò chiaramente aggiunta apposta da Joss Whedon, per una visione del fanservice ben diversa da quella di Snyder, più interessato alle sorprese di chi è appassionato come lui. Questo gioco del confronto si può applicare a tante scene, ma volevamo rendere l'idea e ora è il momento di chiudere il discorso.

Zack Snyder's Justice League: com'è

Zack Snyder's Justice League è migliore del Justice League "spurio" del 2017? Senz'ombra di dubbio sì, ma non perché lo consideriamo un film così riuscito. Si ha sempre la sensazione che a Snyder interessino più le chance di spettacolarità e coreografia, rispetto a una vicenda che riesca coinvolgente anche per chi non conosce a menadito la DC Comics e non colga i riferimenti. È un'esperienza esagerata, rintronante, sovraccarica, senza freni inibitori, un film che persino ricomicia quando sembra finito (gli ammiccamenti degli end credits marveliani sono roba da dilettanti, al confronto). Non è quindi la partigianiera che per noi fa vincere lo Snyder Cut: dobbiamo ammettere che vince perché mantiene una sua coerenza interna, ha un'identità che la versione mozzata e rattoppata di Joss Whedon non poteva avere. Piaccia o meno quell'identità, ora esiste.

Cosa rappresenta Zack Snyder's Justice League

La conquista vera però di Zack Snyder's Justice League è tuttavia un'altra, e suggeriremmo di cercarla al di fuori della storia e dei personaggi, ma nella sua esistenza stessa. È una rivendicazione che travalica i suoi contenuti. Rivendicazione dei fan che per una volta, invece di dirottare e terrorizzare creativi e studi, hanno indicato una strada per dare soddisfazioni a se stessi e a loro, sul piano creativo ed economico. Un movimento di fan in grado di abbattere le barriere tra pubblico e privato in un modo miracolosamente avvolgente, sostenendo le campagne contro il suicidio di cui Snyder si è voluto fare portavoce. È una rivendicazione per lo stesso Snyder, che dedicando il film alla sua scomparsa Autumn ha cercato la chiusura di una fase difficile della sua vita, cogliendo l'occasione per una rivalsa creativa contro lo studio, che ostacolava il suo approccio e ora invece lo promuove addirittura come volano promozionale! Tanto da concedergli un infinito film di quattro ore, che non gli avrebbero mai concesso nemmeno quando gli davano carta bianca (e chissà se quindi questo Justice League era veramente ciò che Snyder voleva fare o qualcosa di più). In un mondo dominato dal reboot facile, è infine più che rivendicazione, quasi una rivoluzione, fregarsene del "nuovo" Batman e del "nuovo" Joker e far tornare sul set Ben Affleck e Jared Leto perché, che diamine, li avevano pure scelti e magari avevano ancora qualcosa da dire. Quando nelle nuove scene Affleck, uscito dall'alcolismo, sembra più in forma e più giovane di quattro anni fa, il senso di questo nuovo Justice League sembra andare ben oltre il semplice fanservice.
È ostinazione, resilienza sotto forma di film. E strappa una certa ammirazione, tra un'occhiata all'orologio e l'altra.

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