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Tom & Jerry, prima del film, ecco la loro storia dagli anni Quaranta a oggi

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Tom & Jerry, che da oggi tornano protagonisti di un film già disponibile in esclusiva digitale sulle principali piattaforme italiane, sono stati il primo grande successo di William Hanna & Joseph Barbera, che impensierirono anche Walt Disney.

Tom & Jerry, prima del film, ecco la loro storia dagli anni Quaranta a oggi

Con l'arrivo da oggi in esclusiva digitale sulle principali piattaforme streaming di Tom & Jerry, film in tecnica mista con protagonisti i celebri personaggi di Hanna & Barbera, si celebra il lungo percorso di ormai 80 anni di due tra i più popolari personaggi del mondo dell'animazione. Nel nuovo film di Tim Story, cointerpretato dai nostri eroi con Chloë Grace Moretz e Michael Peña (con un cameo di Paolo Bonolis e la partecipazione vocale di Luca Laurenti nella versione italiana), Jerry arriva nella Grande Mela e si stabilisce in un hotel di superlusso. Lì la neoresponsabile degli eventi (Moretz), stressata da un grande matrimonio che si sta per celebrare nell'albergo, assume Tom per cacciare Jerry dall'edificio: il risultato sarà, prevedibilmente, un grande caos!

Ve ne diamo un gustoso assaggio con i primi 10 minuti in anteprima del film, disponibili sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros. Italia:

Nemici per definizione, in realtà in perenne necessità uno dell'altro, il gatto e il topo suscitarono una simpatia istantanea sin dal loro debutto, impensierendo col loro successo persino Walt Disney. Ripercorriamo la loro "carriera artistica". 

Tom & Jerry, l'esordio col botto negli anni Quaranta, la gloria della Golden Age

Tom e Jerry nascono come personaggi della Metro Goldwyn Mayer, che aveva commissionato allo studio di Rudolf Ising nuovi personaggi animati, in un periodo in cui la moda era esplosa nei cortometraggi cinematografici, il periodo della mitica Golden Age dell'animazione americana: William Hanna & Joseph Barbera, registi e ideatori delle loro avventure, in effetti non hanno mai posseduto legalmente le loro due creature, e nel primo corto Puss Gets the Boot del 1940 il gatto e il topo non si chiamavano nemmeno "Tom e Jerry": il gatto era tale "Jasper", versione un po' più crudele di Tom, e il topo era senza nome. La dinamica particolare però c'era già. Fu proprio il successo del corto, nominato all'Oscar, a portare l'MGM a mettere in cantiere una vera serie, previ un nuovo nome e un assestamento dei personaggi.
Botte da orbi, ritmo frenetico e gag sadiche (con l'iconico urlo di dolore di Tom registrato da Hanna in persona!), costrinsero persino Walt Disney a realizzare le potenzialità di questa concorrenza, non solo nel successo commerciale.
Ora si tende a dimenticarlo, ma a partire dalla cerimonia degli Oscar del 1941, furono proprio la MGM, con lo studio di Ising e Hanna & Barbera, a insidiare il primato disneyano, stabilmente a partire dal 1944 con la vittoria della statuetta, andata proprio a Tom e Jerry per The Yankee-Doodle Mouse, ai quali seguirono Oscar per Mouse Trouble (1944), Quiet Please! (1945), il magistrale The Cat Concerto (1946, per capire da dove venga la passione per la musica di Tom nel nuovo film!), il perfetto The Little Orphan (1948) e i più tardi The Two Mouseketeers (1952) e Johann Mouse (1953), senza contare altre sei nomination. Non è raro imbattersi in chi, poco edotto, attribuisce Tom & Jerry a Walt Disney: tematicamente e nell'approccio non sarebbero mai potuti arrivare da lui, con un tasso di cattiveria che forse solo Donald Duck toccava, ma tecnicamente l'equivoco era comprensibile. Hanna e Barbera si avvalevano infatti di diversi geniali animatori che avevano lasciato il segno alla Disney, fuoriusciti dopo lo sciopero nei primi anni Quaranta: parliamo di geni della matita come Kenneth Muse e Ray Patterson, senza voler nulla togliere a chi già c'era.

Tom & Jerry, il distacco da Hanna & Barbera negli anni Sessanta

Al termine degli anni Cinquanta, quando ormai la Golden Age era terminata e la televisione cominciava a dettar legge, Hanna & Barbera si misero in proprio, al servizio del piccolo schermo, dove avrebbero creato esperienze indelebili come Gli antenati, L'Orso Yoghi, Le corse pazze e tanti altri (avrebbero ripreso in mano le loro creature solo tra il 1975 e il 1977, edulcorandole in una sfortunata breve esperienza tv). Tom & Jerry rimasero quindi alla MGM, che li affidò prima alla ceca Rembrandt Films di Gene Dietch, dal 1961 al 1962: ex della United Production of America, Dietch lavorava dietro la Cortina di Ferro e americanizzò i nomi dei suoi collaboratori nei titoli di testa. Costretto a un budget ristretto di 10.000 dollari a cortometraggio, partorì opere ora giudicate surreali, seppur all'epoca apprezzate. I Tom & Jerry di Dietch sono solo 13.
Ancora più autoriale l'assegnazione successiva: il leggendario creatore di Wile Coyote, Chuck Jones, aveva appena lasciato la Warner Bros fondando il suo studio Sib Tower 12 Productions, e la MGM gli affidò ben 34 corti tra il 1963 e il 1967. Jones modificò leggermente la grafica dei personaggi, rendendola più aspra, e assecondò naturalmente il suo stile più surreale e metanarrativo. Nè i lavori di Dietch nè quelli di Jones sono mai stati considerati vero "canone" di Tom & Jerry: non a caso il nuovo film riprende stile e impostazioni dai lavori degli anni Quaranta.

Tom & Jerry, cosa ne è stato di loro dopo l'epoca d'oro

Passati brevemente per le produzioni a bassissimo costo della Filmation negli anni Ottanta, rilevati col resto della scuderia animata MGM dalla Turner Entertainment nel 1986, il gatto e il topo hanno visto una loro versione "infantilizzata" nella serie tv Tom & Jerry Kids nei primi anni Novanta, nello stesso periodo in cui l'azienda tentò l'imbarazzante carta di un debole film animato in cui i due parlavano senz'alcuna ragione (Tom & Jerry - Il film del 1992, regia di Phil Roman). Dopo l'acquisizione della Turner ad opera della Warner Bros nel 1996, quest'ultima ha detto via via sempre la sua sul marchio, anche con alcuni special, una nuova serie animata tv andata in onda fino al 2008, nonché col simbolico corto The Karate Guard del 2005, ultima regia di Joseph Barbera. Ultimamente la WB Kids sta pubblicando gratuitamente su YouTube montaggi dei corti storici e meno storici della serie: spiace che gli originali nella loro interezza non siano altrettanto facilmente fruibili, ma andrebbero incontro a mille ripensamenti e/o censure a causa di gag ritenute "politicamente" poco proponibili oggi.

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  • Giornalista specializzato in audiovisivi
  • Autore di "La stirpe di Topolino"
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