Super Mario Bros. - Il film, Luigi: da clone a personaggio a tutto tondo
Nella trama di Super Mario Bros. - Il film, Luigi il fratello di Mario è fondamentale, così com'è ormai nella vasta produzione videoludica Nintendo. Ma non era nato con quell'intenzione. È stato mai mattatore assoluto di un suo gioco?
- Super Mario Bros.: Luigi, le origini del fratello di Mario
- Luigi: da clone in verde a personaggio compiuto di una grande famiglia
- Luigi protagonista con un gioco tutto suo
Dal 5 aprile Super Mario Bros. - Il film parlerà a più di una generazione che andrà a vederlo al cinema: questa miriade di persone, che ha attraversato i platform game (e non solo) creati da Shigeru Miyamoto e dalla Nintendo, è affezionata a tutta la banda dei personaggi, non soltanto al titolare. Luigi, suo fratello, contraddistinto dal colore verde, si è guadagnato negli anni un posto nel cuore (e nei joypad) dei giocatori.
Super Mario Bros.: Luigi, le origini del fratello di Mario
E dire che la nascita di Luigi nel mondo dei videogiochi della serie, in larga parte trasposto nel cartoon Super Mario Bros. - Il Film, era stata puramente funzionale: Mario, allora noto solo come "Jumpman", aveva debuttato nel 1981 come carpentiere, affrontando lo scimmione antagonista in Donkey Kong. Solo nel 1983 ottenne un gioco focalizzato su di lui, ma siccome Mario Bros., platform a schermate fisse, si poteva affrontare in multiplayer (due giocatori in contemporanea), il designer Shigeru Miyamoto pensò di clonare Mario (ora definitivamente un idraulico) per ricavarne suo fratello, che usava i suoi stessi fotogrammi di animazione per ragioni di memoria, ma con la palette di colori modificata, da rosso a verde. Una sorta di partenogenesi dettata da ragioni pratiche, frequente nei limiti dell'informatica di allora. Nell'epocale Super Mario Bros. (1985), multiplayer invece solo a turno e non contemporaneo, Miyamoto ripropose la stessa strategia.
Luigi: da clone in verde a personaggio compiuto di una grande famiglia
Se siete affezionati ai personaggi ma non abbastanza nerd da ricordare i passaggi storici più minuziosi, penserete che la prima vera caratterizzazione di Luigi, con le sue fattezze più allampanate e la sua capacità di saltare più in alto e più lontano di Mario (ma in modo meno controllabile e preciso), si debba al gioco noto in Europa e Usa come Super Mario Bros. 2 (1988). E senza dubbio è stato quel titolo per NES, dove si poteva affrontare l'avventura scegliendo tatticamente Mario, Luigi, Peach o Toad a seconda del proprio stile di gioco, a definire la vera famiglia allargata di Mario così come la conosciamo ora, e così come la troviamo in Super Mario Bros. - Il film. In realtà però il "nostro Super Mario Bros. 2" era una versione ribrandizzata di un gioco che con Mario non aveva nulla a che fare, cioè il titolo su licenza Yume Kōjō: Doki Doki Panic: il "vero" Super Mario Bros 2 era stato pubblicato in quel momento solo in Giappone nel 1986, ma scartato per l'eccessiva difficoltà per il mercato occidentale, e fu proprio lì che Luigi, pur rimanendo clone grafico in verde di Mario, aveva acquisito le sue caratteristiche ludiche riguardanti il salto. Ad ogni modo, dopo il 1992, anno di uscita di Mario Kart, in forma e sostanza Luigi fu definitivamente distinto da suo fratello... ma inseparabile!
Luigi protagonista con un gioco tutto suo
Chi scrive ricorda ancora la sorpresa che accompagnò l'uscita della console Gamecube nel 2001: ci si aspettava l'obbligatoria presenza di un'esibizione di Mario per tenere a battesimo il nuovo hardware Nintendo, invece arrivò Luigi's Mansion, dove il nostro idraulico dalla saloppette verde era mattatore assoluto: diversamente da quello che accade in Super Mario Bros. Il Film, era lui a dover salvare il fratello, in veste di acchiappafantasmi, in una casa infestata. Non era nemmeno tecnicamente la prima volta che Luigi era protagonista, perché era andato in cerca del fratello in un titolo assai minore, Mario Is Missing!, ma dubitiamo che i fan Nintendo lo considerino canonico: fu un placido educational pubblicato anche per PC (sacrilegio!) e non vide la supervisione diretta né della Nintendo né di Miyamoto. Non si può dire che Luigi abbia avuto poi un'esplosiva carriera in solitaria, però le sue avventure ectoplasmatiche hanno avuto due seguiti, l'ultimo dei quali uscito per la Switch nel 2019.