Steven Spielberg era convinto che Lo Squalo sarebbe stato un flop: "Sembrava così stupido!"
Lo Squalo è un cult indiscutibile da quasi 50 anni e il suo successo ha spalancato a Steven Spielberg le porte di Hollywood. Tuttavia c'è un aspetto del film che ha sempre infastidito il leggendario regista.

Si dice che gli autori siano i critici più severi delle proprie opere. Un'osservazione che ben si adatta a Steven Spielberg. La carriera del regista, oggi mostro sacro della settima arte, ha spiccato il volo grazie al film Lo Squalo, campione d'incassi e cult istantaneo. I disastrosi imprevisti che hanno costantemente accompagnato le riprese sono cosa nota. Non tutti sanno, però, che Spielberg non nutriva grande fiducia nel potenziale del film.
Negli Anni Settanta, e per molto tempo, il successo commerciale di un film ha determinato il destino dei registi di Hollywood. Se Spielberg è diventato un'icona è sicuramente grazie al suo geniale talento e ad una vena creativa fuori dal comune. Non si può tuttavia escludere la possibilità che, se Lo Squalo fosse stato un flop, la sua carriera sarebbe decollata molto più lentamente. Al tempo stesso, senza capolavori come E.T. l'Extraterrestre, I Predatori dell'Arca Perduta e Jurassic Park, il cinema hollywoodiano non avrebbe mai raggiunto il suo vero potenziale.
Quando Lo Squalo arrivò nelle sale, il regista aveva meno di trent'anni. Cominciò a girare che ne aveva 26. Il peso delle aspettative era ingente, ma lui era determinato a dimostrare il proprio valore per coronare il sogno di lavorare nel mondo del cinema. L'horror, impreziosito dalla memorabile colonna sonora di John Williams, ha ripagato le aspettative. È stato il film di Hollywood con il maggiore incasso della storia per molto tempo (484 milioni di dollari in tutto il mondo), finché non è stato superato da Star Wars: Una Nuova Speranza di George Lucas nel 1977. Non solo: ha vinto tre Premi Oscar per montaggio, sonoro e colonna sonora.
Steven Spielberg temeva che Jaws sarebbe stato un flop
Non dimentichiamo che allora Spielberg era un giovane artista alle prime armi, che stava sfidando i limiti dell'immaginazione. Non stupisce che sia arrivato a dubitare di sé stesso e del potenziale di Jaws, che riteneva carente dal punto di vista narrativo. Ben 48 anni dopo, intervistato da W Magazine, il regista ha confidato i propri dubbi sul successo de Lo Squalo. All'epoca, gli sembrò un miracolo che il film avesse ricevuto un'accoglienza tanto calorosa.
Non avrei mai immaginato che così tante persone sarebbero andate a vedere Jaws. Nella mia mente, lo squalo sembrava stupido. Quando sono andato alla prima anteprima, a Dallas, e la gente urlava e i popcorn volavano sullo schermo, la mia prima sensazione è stata: Oh mio dio! Non pensavo che niente di tutto questo avrebbe funzionato. La verità è che non si sa mai.Leggi anche Lo Squalo, la battuta più famosa del cult di Spielberg non era sul copione (e ha una storia divertente)
Per ogni regista, il primo successo può arrivare dopo decenni di pratica e perfezionamento, oppure attraverso una scoperta accidentale al momento giusto. Steven Spielberg ha diretto il suo capolavoro relativamente presto, ma senza averne la percezione. Credeva che Lo Squalo non avrebbe ricevuto alcun riconoscimento, figuriamoci elogi globali e un'eredità senza tempo.