Stephen King non ha paura di andare al cinema
Stephen King ha raccontato su Twitter il suo ritorno in sala, dispiacendosi per l'industria cinematografica.

Stephen King è andato al cinema per la prima volta da quando è scoppiata la pandemia di Covid-19, e se lo ha fatto uno che con la paura ha avuto e ha molto a che fare, dovremmo meditare. Lo scrittore, legato alla settima arte dalla moltitudine di splendidi adattamenti cinematografici dei suoi lavori, lui stesso regista del flop Brivido del 1986, ha postato su Twitter la sua esperienza, insieme a un più che condivisibile messaggio di preoccupazione per lo stato dell'industria cinematografica, senza fare a meno del tutto della sua ironia corrosiva. Ecco cosa ha scritto.
Ieri sera sono andato al cinema, per la prima volta da febbraio. Non ho avuto nessun problema col distanziamento sociale. Sabato sera. Sette schermi. Quattro spettatori paganti, inclusi me e mio nipote. Mi dispiace tantissimo per il mondo del cinema.
Cogliamo l'occasione per ricordare che nelle sale italiane in questo momento il sabato sera ci sono più di quattro persone, dati anche i risultati di un film come Greenland con Gerard Butler, che è riuscito a portare a casa oltre 700.000 euro al primo weekend (e che, per la cronaca, in America ha saltato le sale per lo streaming). Le prospettive non sono rosee, ma dipende anche dagli indomiti come lo splendido settantenne che risponde al nome di Stephen King...
I went to the movies last night. First time since February. No problem social distancing. Saturday night, 7 screens, 4 total customers including me and my nephew. I feel terrible for the film industry.
— Stephen King (@StephenKing) October 11, 2020
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