Solo, sequel o spin-off sono possibili? Risponde il regista Ron Howard
Ron Howard, regista di Solo: A Star Wars Story, in un podcast rivela che la Lucasfilm / Disney non vuole proprio nascondere sotto il tappeto il flop al botteghino...
Attendere il sequel di Solo: A Star Wars Story è un po' utopistico, lo sa persino chi vi è stato coinvolto, come il suo interprete Alden Ehrenreich o il regista Ron Howard, che tuttavia, intervistato nel podcast Lights, Camera, Barstool, ha rivelato che la Disney / Lucasfilm non ha intenzione davvero di nascondere sotto il tappeto il bruciante flop al boxoffice. Degli spin-off non si escluderebbero, a quanto pare: ogni lavoro di espansione sull'universo creato da George Lucas è bene accetto e non si butta via niente: non sarebbe nemmeno necessario focalizzarsi su Han Solo, s'intuisce. Ecco le parole precise di Howard. Leggi anche Star Wars, Alden Ehrenreich difende Solo e si lamenta dell'eccesso di critiche
Non consideratelo spoiler o niente del genere, ma credo che ci sia interesse per quei personaggi. Penso che ci sarà dell'interesse per quel mondo di gangster in futuro, più avanti. Ma posso assicurarvi che non c'è niente in sviluppo in questo momento per un film o per Disney+. Però è bellissimo l'affetto mostrato per Solo, naturalmente alimenta la possibilità che i personaggi alla fine risaltino fuori.
Insomma, a dispetto del deludentissimo (per il marchio di Star Wars) incasso di 393 milioni di dollari per Solo: A Star Wars Story, l'affetto dei fan in difesa del film, condiviso sui social, è ben monitorato dalla Disney, che tuttavia non si trova in un frangente di spese azzardate. Bisogna pure ricordare che il "sottobosco" criminale (e non) nell'ambito di Star Wars ha un fascino e una presa non disprezzabili, come peraltro dimostra il successo di The Mandalorian. Bisognerà attendere gli sviluppi, come ci suggerisce il buon Howard, dal 24 novembre su Netflix col suo Elegia americana.