Ritorno al Futuro: nella versione originale la macchina del tempo non era la DeLorean!
È una delle auto più famose della storia del cinema e un'icona della cultura pop. Eppure, che ci crediate o no, la mitica DeLorean della trilogia di Ritorno al Futuro non era nei piani originari di Robert Zemeckis...

Una trilogia così popolare come quella di Ritorno al Futuro non avrebbe probabilmente riscosso lo stesso successo, senza la mitica DeLorean. L'auto in cui l'eccentrico scienziato Doc Brown (Christopher Lloyd) installa la macchina che permette a lui e Marty McFly (Michael J. Fox) di viaggiare nel tempo è uno degli oggetti più famosi della storia del cinema. Ebbene, come reagireste nello scoprire che, nei piani originali, la sua presenza non era prevista nel cult di Robert Zemeckis?
Non dovremmo sorprenderci, in effetti, dal momento che non era nemmeno previsto un sequel per il film del 1985. Le modifiche alla sceneggiatura sono fisiologiche in ogni processo creativo che si rispetti. Scopriamo, dunque, com'è andata nel caso di Ritorno al Futuro. Qual era l'idea originale per la macchina del tempo? Negli anni, e nei vari media, i congegni per viaggiare tra presente e passato hanno assunto sembianze di ogni tipo. In Doctor Who è una cabina telefonica. Nel classico del 1960, L'Uomo che visse nel Futuro, è una sedia. Robert Zemeckis e Bob Gale, tenetevi forte, avevano inizialmente pensato a... un frigorifero!
Ritorno al Futuro: la macchina del tempo in origine era un frigorifero!
Proprio così. L'idea iniziale per Ritorno al Futuro era un frigorifero che sarebbe stato caricato su un camion e poi, alimentato da un'esplosione nucleare, avrebbe spedito Marty indietro nel tempo. Mettiamo per un attimo da parte tutti i passaggi inutili che questa soluzione avrebbe richiesto: immaginate quanto il tutto sarebbe stato grottesco, sullo schermo? L'idea di base era che Marty si nascondesse dall'esplosione ma, visivamente, tutto sarebbe apparso molto strano. Senza contare un problema ancora più grande: il rischio di emulazione da parte dei bambini.
In ogni casa c'è un frigorifero e, ai tempi, quasi tutti avevano chiusure di sicurezza. Pertanto, una volta chiusi, non potevano essere aperti dall'interno. Se anche un solo bambino avesse provato a ricreare la scena vista al cinema, infilandosi nel frigo, avrebbe potuto ritrovarsi in serio pericolo. Fu allora che agli sceneggiatori venne l'idea di trasformare la macchina del tempo in un'auto. Non un'auto qualsiasi: la scelta della DeLorean non fu casuale.
Era un modello che sarebbe presto diventato obsoleto, il che accresceva le probabilità che passasse alla storia come 'l'auto di Ritorno al Futuro'. Inoltre, il design unico dell'auto – con portiere ad ala di gabbiano e la carrozzeria in acciaio inossidabile – la faceva somigliare ad una sorta di UFO, il che si adattava perfettamente alla storia. Naturalmente, le case automobilistiche videro un'opportunità in tutto questo. Ford, ad esempio, offrì 75.000 dollari per sostituire la DeLorean con una Mustang.
Dal punto di vista del marketing, sarebbe stata una grande vittoria per loro. Un po' come quando, dopo Ritorno al Futuro - Parte II, la gente credeva che gli hoverboard esistessero davvero e la Mattel iniziò a essere sommersa di richieste a riguardo. Ma si trattava dell'identità del franchise e scendere a compromessi era fuori questione. Gale bloccò immediatamente la proposta, tuonando: "Doc Brown non guida una Mustang del caz*o".
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Lavorare con la DeLorean, tuttavia, fu tutt'altro che una passeggiata. Bob Gale ha ricordato che si rompeva di continuo, soprattutto i pezzi piccoli, e bisognava aspettare che gli addetti agli effetti speciali la riparassero. In realtà, durante le riprese furono utilizzate tre diverse DeLorean: una per gli stunt, un'altra per gli effetti speciali e una più dettagliata per i primi piani. L'obiettivo era farla sembrare qualcosa che Doc Brown si era costruito da solo: la folle invenzione di un vero scienziato. Per rendere il tutto ancora più credibile, il tachimetro originale (che arrivava solo a 85 miglia orarie, per via del regolamento dell'epoca) venne sostituito con uno che indicava 95 miglia orarie.
Robert Zemeckis non è mai stato pedante circa i dettagli tecnici. Non voleva che il pubblico si incastrasse nel capire il funzionamento della DeLorean. Il viaggio nel tempo non doveva essere scientifico , doveva essere una meravigliosa avventura cinematografica. Il suo obiettivo era dare l'impressione che l'auto stesse attraversando la realtà stessa, non che stesse semplicemente scomparendo. Un'idea vincente, perché quell'effetto ha reso indimenticabili le scene di viaggio nel tempo a bordo della DeLorean.
Sicuramente non è stata l'auto più affidabile mai realizzata, ma è diventata una leggenda della cultura pop e una pietra miliare dell'intrattenimento. La DeLorean originale utilizzata nei film è ora esposta al Petersen Automotive Museum di Los Angeles.