Ritorno al futuro: l'assurda idea dietro al 21 ottobre 2015, la data di arrivo nel futuro di Doc e Marty
Oggi è il Back to the Future Day e vogliamo celebrarlo spiegandovi quanto sia stata fondamentale la scelta del 21 ottobre 2015 per Robert Zemeckis e Bob Gale.

Marty McFly nel 1985 viaggiava accidentalmente di 30 anni nel passato, trovandosi faccia a faccia con i suoi genitori adolescenti nel 1955. Se Marty McFly partisse con la DeLorean oggi nel 2022 per andare indietro nel tempo di 30 anni, arriverebbe nel 1992.
Se questa osservazione vi sciocca, significa che avete una certa età (senza offesa, s'intende).
Il 21 ottobre si celebra il Back to the Future Day, il giorno dedicato alla trilogia di Ritorno al futuro che è stato scelto alcuni anni fa in virtù del fatto che sul calendario, il presente della nostra realtà stesse per combaciare con il 21 ottobre 2015, il giorno di arrivo di Marty, Doc e Jennifer nella futuristica Hill Valley. E nel 2015 cadeva anche il 30° anniversario del primo Ritorno al futuro. Dopo aver visto alcuni giorni fa una reunion tra Michael J. Fox e Christopher Lloyd al New York Comic Con, è tempo di festeggiare questo giorno con una importante curiosità.
Ritorno al futuro 2: il 21 ottobre 2015 non fu una data casuale
I creatori della trilogia Robert Zemeckis e Bob Gale, ancor oggi raccolgono il plauso dei fan per costruito i viaggi nel tempo di Marty e Doc senza tralasciare i dettagli. Anzi, dedicandocisi con minuzia e arguzia. Sono molte le curiosità che si possono estrapolare dalla narrazione, ma in questo caso ci soffermiamo sulla data. Perché Marty e Doc viaggiano di 30 anni nel futuro con destinazione il 21 ottobre 2015?
Gli autori avevano bisogno di qualcosa nella storia di Ritorno al futuro - Parte II che generasse il "colpo di genio" di Marty e mettesse in moto gli eventi della narrazione. Marty risolve rocambolescamente la questione legata a suo figlio mettendo fuori gioco la gang di Griff e a quel punto non gli resta altro che tornare alla DeLorean e rimettersi in viaggio verso il suo presente. In quel momento, però, su un gigantesco schermo 3D legge un annuncio sportivo: i Chicago Cubs hanno vinto le World Series di baseball.
"La cosa più assurda che potessimo pensare era che i Cubs vincessero le World Series" spiega in una intervista Bob Gale. Nella Major League Baseball statunitense, considerata come il campionato con i giocatori più forti al mondo di quello sport, i Chicago Cubs avevano vinto due volte, nel 1907 e nel 1908. Erano ormai decenni che negli Stati Uniti le battute di scherno sulla squadra passavano di generazione in generazione. Ci voleva qualcosa di dirompente, di così improbabile da far dire al personaggio di Terry, interpretato da Charles Fleischer, "vorrei tornare indietro all'inizio della stagione e puntarci dei soldi" per far scattare la scintilla nella testa di Marty. E da qui l'acquisto del Grays Sports Almanac (tradotto in italiano Grande Almanacco Sportivo) che innesca la serie di eventi nefasti per mano del vecchio Biff.
Gale e Zemeckis presero dunque il calendario e contarono in avanti i giorni in cui sarebbe avvenuta la finale delle World Series, anno dopo anno, fino ad arrivare al 2015. Avendo calcolato che quella giornata fosse il 21 ottobre, ecco trovata la data di arrivo nel futuro di Doc e Marty, nel giorno del riscatto dei Chicago Cubs. L'ironia della sorte ha poi fatto sì che i Cubs vincessero davvero le World Series con un solo anno di scarto rispetto alle previsioni, nel 2016, interrompendo la serie mancate vittorie perdurata per 108 anni.
Qui sotto due scatti della reunion tra Fox (61 anni) e Lloyd (83 anni) lo scorso 10 ottobre 2022.