Ready Player One lodato da Edgar Wright per le sequenze d'azione
Mentre Steven Spielberg giura che non rimetterà mai mano a uno dei suoi classici come fece per E.T.

Ready Player One arriva nelle nostre sale il 28 marzo, mentre crescono i consensi, anche se la critica si divide. Nel frattempo Steven Spielberg incassa il sostegno di un collega illustre: parliamo di Edgar Wright, il cui senso del ritmo in montaggio e ripresa è stato più che lodato per il recente Baby Driver. In un tweet Wright scrive:
Sto ancora cercando di processare quel tripudio audiovisivo di Ready Player One. Diverse scene confermano [Spielberg] come il maestro nell'allestimento di sequenze d'azione piccole e grandi. E considerando che dev'essersi trattato di una colossale sfida di effetti visivi, si potrebbe proprio reintitolare "The Post".
Still processing the audio visual feast that is Spielberg’s ‘Ready Player One’. It has several scenes that confirm again him as the master of blocking action set pieces (big and small). And given this must have been a gargantuan VFX challenge it could really be called ‘The Post’.
— edgarwright (@edgarwright) 20 marzo 2018
Il gioco di parole ovviamente è tra "postproduzione" e l'ultimo film di Spielberg sui Pentagon Papers. Nel frattempo, in materia di lavorazioni digitali, Steven è tornato con Screen Rant a discutere dei ritocchi digitali a film storici, il temuto "aggiornamento dei classici". Spielberg l'ha fatto una quindicina di anni fa per E. T. L'extrarrestre e... non lo farà mai più, al punto che attualmente la versione circolante di E. T. è tornata l'originale. Ecco cosa dice il regista.
"Digitalizzai cinque inquadrature, in cui E.T. passò da pupazzo a modello digitale. Sostituii anche le armi con cui l'F.B.I. correva verso il camioncino, diventarono walkie talkie. Il risultato fu una versione molto brutta di E.T., dove cercai di copiare Star Wars e tutti i ritocchi digitali che George aveva fatto a Una nuova speranza."