News Cinema

Priscilla, parla Sofia Coppola: "Dall'esperienza delle altre donne si impara sempre qualcosa"

Arriva nei cinema italiani il nuovo film della regista americana, biopic sui generis di Priscilla Presley, l'allora giovanissima moglie di Elvis Presley. Ecco cosa ci ha raccontato del suo film e di quel che le interessava in questa storia.

Priscilla, parla Sofia Coppola: "Dall'esperienza delle altre donne si impara sempre qualcosa"

Qualcuno dice che Sofia Coppola fa un po’ sempre lo stesso film, e a quel punto c’è sempre qualcun altro che - giustamente - risponde che, ammesso e non concesso questo sia vero, questo stesso film viene sempre fatto molto bene. Di certo, fatto molto bene è Priscilla, il film presentato in prima mondiale, in concorso, al Festival di Venezia 2023 (dove la sua protagonista Cailee Spaeny ha vinto la Coppa Volpi come miglior attrice), e dal 27 marzo nei cinema italiani.
Sceneggiato dalla stessa Coppola, il film è biopic sui generis (la stessa regista ha parlato di “approccio impressionista” e di “viaggio emotivo”) che racconta l’innamoramento, il matrimonio e la separazione di Priscilla Beaulieu con Elvis Presley: i due s’incontrarono nel 1959, quando lei aveva 14 anni e lui 24, il matrimonio avvenne nel 1967 e si ruppe nel 1972.

Priscilla: il trailer italiano ufficiale del film

Sofia Coppola - la cui grande colpa, probabilmente, è semplicemente quella di non essere più di moda presso i più come negli anni in cui, con i suoi primi film, ha rinnovato il cinema indipendente americano e la sua sensibilità - ha basato il copione di questo film sull’autobiografia scritta dalla stessa Priscilla Presley nel 1985, “Elvis and Me”. Un libro che l’ha colpita molto, racconta la regista, “perché Priscilla è una figura importante nella cultura americana, ma in realtà non sapevamo quasi nulla di lei. Quella che racconta è una storia di crescita molto particolare, dettagliata e personale. Mi ha colpito la sua forza, la forza di fare le scelte che ha fatto, dal lasciare la famiglia per andare a vivere a Graceland fino ovviamente a quella di lasciare un uomo così potente senza avere alcuna indipendenza economica. Storie del genere mi ispirano, mi interessano sempre le esperienze delle donne del passato, perché penso che possiamo sempre imparare da quello che è accaduto alle donne delle generazioni precedenti”.
In particolare, Sofia Coppola spiega che le interessava capire qualcosa di più una generazione che è la stessa di sua madre, “andare a vedere cosa è cambiato da allora e cosa no, il ruolo delle donne a quel tempo e quello delle donne di oggi, specialmente pensando, come in un gioco di specchi, a mia figlia che oggi è adolescente”. La storia di Priscilla, continua la regista “ti permette di vedere come puoi essere sedotta, iniziare una relazione, scoprire che non è sana, e reagire. Oggi rispetto a allora c’è più consapevolezza, ma ci sono ancora tante donne che tendono a compiacere gli uomini, e ci sono sempre cose da imparare”.

La regista di film come Lost in Translation e Marie Antoinette, per strano che possa sembrare, racconta che ancora oggi, come per tutta la sua carriera, “non è mai stato facile realizzare le storie che volevo portare al cinema”, che sono appunto storie di donne, anche se dice di non sapere esattamente “quali siano gli elementi comuni tra questa protagonista e quelle di altri film”.
Quel che è certo è che Priscilla - come testimoniano anche alcune inquadrature eloquentissime, come quella che mostra la protagonista in una posa analoga a quella della Bella addormentata disneyana - è stato costruito come se fosse una fiaba, nei toni e nei modi: “Ho voluto raccontare questa storia che all’inizio sembra quella di una favola, una favola americana, con Priscilla che diventa la principessa di Graceland, ma presto la fiaba si fa oscura, e si scioglie davanti ai suoi occhi, mostrandole una realtà diversa”. Oscura, piena di ombre e di tagli di luce è anche la fotografia del film, curata da Philippe Le Sourd, che dona al film della Coppola un aspetto dark come non avveniva almeno dai tempi dell’Inganno. “L’oscurità viene dal fatto che Priscilla e Elvis stanno sempre chiusi in casa, in questa specie di man cave che è Graceland, dal fatto che spesso dormono di giorno, ma è anche simbolica dell’oscurità della storia e della relazione. In più, i limiti fisici che vive Priscilla, confinata in casa, è per me metaforica di tutte restrizioni che limitano le donne”.
Non a caso, per Sofia Coppola è importante sottolineare come Priscilla trovi la forza per separarsi da Elvis “quando esce da Graceland, va a vivere a Los Angeles da sola e inizia a incontrare persone che sono fuori dal mondo limitato dell’entourage di Elvis, persone che sono interessate alle sue opinioni, e che la aiutano nel percorso di scoperta della sua identità. Oltre alla realizzazione, da madre, che non era possibile crescere una figlia a Graceland o a Las Vegas”.

In tutto questo, ovviamente, Coppola non si è mai preoccupata dei fan di Elvis e di come potessero reagire al modo in cui lo ha rappresentato sullo schermo: “a me interessava la storia di Priscilla, per me era fondamentale rispettare lei prima di tutto. In più, non penso che i fan di Elvis abbiano prestato molta attenzione al mio film, né ho dovuto affrontare reazioni di sdegno. So che la Elvis Estate non era contenta del film, e infatti non l’ha supportato né concesso i diritti delle canzoni di Presley, ma per me questo non è importante”.
Quel che è stato importante, per Sofia Coppola, è stato “bilanciare la necessità di rispettare da un lato la persona che stavo raccontando, una persona ancora viva e con una storia reale, e dall’altro la mia creatività. Ho cercato di seguire la storia di Prisiclla così come era espressa nel libro, di mantenere il suo punto di vista senza mai giudicare, filtrando il tutto attraverso la mia prospettiva. Sono felice del risultato, e lo è anche Priscilla”.

Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
Netflix
Amazon Prime Video
Disney+
NOW
Infinity+
CHILI
TIMVision
Apple Itunes
Google Play
RaiPlay
Rakuten TV
Paramount+
HODTV
  • Critico e giornalista cinematografico
  • Programmatore di festival
Suggerisci una correzione per l'articolo