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Power Rangers, il film al cinema e le serie che vi siete persi e quelle che arriveranno

di Antonia Murgo
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In occasione dell'uscita in sala del nuovo film dei Power Rangers, ecco una guida alle serie tv con i colorati supereroi dal 2000 in poi.

Power Rangers, il film al cinema e le serie che vi siete persi e quelle che arriveranno

Nel panorama della serialità moderna, dove la storia si esaurisce in un numero risicato di puntate e gli episodi si concludono con un disastroso cliffhanger che lascia ad occhi strabuzzati e smorfie di smarrimento in faccia, c'è una serie per ragazzi di oltre quaranta episodi, ciascuno con un modulo ripetitivo e un finale piacevolmente scontato. Un minuto prima gli eroi mettono su l'acqua per il té, l'attimo dopo si sbracciano come hostess impazzite per attivare la trasformazione, così fasciati nelle tutine di spandex si tuffano nella battaglia: una centrifuga di capi colorati non separati, il rosso col ruggine, il giallo con l'ocra, il blu con l'acciaio, il rosa col vinaccia e il verde col verde olivastro degli avversari che sono scuri, sporchi e cattivi; danzano tra nemici di gomma menando fendenti di plastica, graffiando scintille artificiali dalle protesi metalliche e tuffandosi in una serie di capriole misurate al millimetro; finché in loro aiuto non sopraggiungono, assemblati al momento dentro un tunnel di luci psichedeliche, un paio di snodati robottoni giganti, in gergo "zord" e “megazord”.

Lo schema, se non s'è capito, è quello dei Power Rangers, meglio ancora dei Super Sentai, la serie di guerrieri giapponesi ideata da Shotaro Ishinomori e presa in prestito a partire dagli anni 90, dalla Saban Entertainment (per un po’ anche dalla Disney) con qualche variante all'occidentale.

Il 6 aprile è arrivato al cinema il film Power Rangers, sottotitolo ideale "operazione nostalgia", ma ideale per quelli nati negli anni '90 che insieme ai ricordi sbiaditi della serie tengono in un cassettino il pupazzetto del ranger preferito. In realtà i Power Rangers, come la serie Tokusatsu (fantasy con effetti speciali) a cui sono ispirati, è tutt'altro che conclusa e nuove generazioni di Ranger, a tema animali, elementi, dinosauri, samurai eccetera eccetera, continuano a passarsi il testimone, il morpher o quello che è.

Ne abbiamo scelte alcune degli anni 2000 tra le più originali, che forse in questi anni da "nostalgici" incaponiti vi siete persi.

Power Rangers Time Force (2000-2001)



Ispirata alla serie giapponese Mirai Sentai Timeranger, lo show del 2000 si apre nell’anno 3001. Un reparto speciale delle forze di polizia, chiamato Time Force, pattuglia la linea temporale per stanare pericolosi criminali. Uno di loro, Ransik, riesce a entrare in possesso di una macchina del tempo, a fuggire e nascondersi nel lontano 2001, con il piano di conquistare il pianeta secoli prima che i Time Force appaiano a proteggerlo. Nell'inseguimento il Red Ranger del futuro resta ferito gravemente e i suoi compagni volano nel passato per vendicarlo. Qui scoprono di non poter attivare la trasformazione senza il quinto componente della squadra, ed è allora che la provvidenza narrativa manda in loro aiuto Wesley Collins, un antenato dell'agente rosso del millennio successivo.

Il Red Ranger come elemento dissonante del gruppo, diverso per qualche ragione (uno straniero appena arrivato in città, un prigioniero spaziale approdato sulla terra, l'unico essere umano in un team di animali antropomorfi) è motivo ricorrente tanto nella serie giapponese che in quella americana. Come marchio, leader, volto della compagnia, infonde speranza quando nel gruppo dilaga il pessimismo, si fa portavoce di valori umani come compassione e amicizia quando nei mondi alieni e paralleli sono stati dimenticati.

La ciliegina sulla torta però ha un sapore vagamente acidulo e un aspetto ancora acerbo, tendente al rosa si può dire: la pink ranger è il leader indiscusso dell'azione, la ragazza tsundere (la tipa tosta dal cuore tenero) che mette gli altri in riga e li accompagna alla vittoria.

Power Rangers Mystic Force (2005-2006)



Tratta dalla serie Mahou Sentai Magiranger. La cittadina americana di Briarwood è una Camelot 2.0, una moderna corte arturiana di damine dj e disinvolti cavalieri in skate, che sorge al confine di una foresta incantata popolata da fate, elfi incipriati, e un gruppetto variegato di creature locali. Sulla scia dei migliori racconti di magia dell'era potteriana, la voce narrante spiega gli eventi del prologo: "Esisteva sulla terra, parallela a quella umana, una dimensiona magica e meravigliosa...ma un giorno giunsero le forze dell'oscurità, e la grande battaglia ebbe inizio. Le armate delle tenebre sciamarono dovunque e tesero i loro artigli su quel mondo e oltre. Tutto sembrava perduto quando una piccola legione di giovani eroi decise di fermare l'invasione...le tenebre scomparvero dal pianeta degli umani. Ancora oggi sul loro pianeta gli umani vivono in pace ma inconsapevoli delle forze che stanno per risvegliarsi...".

Come da copione, le forze dell'oscurità si risvegliano dopo il violento terremoto che scuote la città e la foresta intorno. Vida, Madison, Xander, Nick e Chip si inoltrano nel folto del regno confinante, scortati da manici di scopa volanti fin dentro le fauci d'edera di una roccia piatta come la testa di un drago, dove ottengono bacchette magiche con pietre colorate incastonate sulla cima (che poi cedono il posto ai più maneggevoli cellulari a conchiglia con una combinazione di tasti da digitare). Finalmente si trasformano nei guerrieri della leggenda, fasciati e colorati come le squadre che li hanno preceduti ma con un accessorio che avrebbe fatto storcere il naso alla stilista di supereroi Edna Mode: il mantello. Quello dei Mystic Force è una mantellina svolazzante fin sotto al sedere, in tinta con il leitmotiv della divisa.
Ancora una cosa da segnalare: il Blu Ranger in questa serie è una ragazza, e nemmeno quella più vistosamente maschiaccio.

Power Rangers Super Megaforce (2011-2012)



La seconda stagione di Power Rangers Megaforce, dal titolo potenziato Super Megaforce, si ispira a Kaizoku Sentai Gokaiger, la serie che segue le avventure di una banda di pirati spaziali in cerca del più grande tesoro dell'universo. Il tricorno da pirata in rilievo sul casco, il teschio bianco con l'incrocio di sciabole stampato sul petto, il cinturone dorato che regge la redingote attillata e colorata lunga sui fianchi, e gli stivali morbidi ai polpacci, rendono la divisa pittoresca e accattivante, la più originale e meno rappresentativa dell'intero franchise. La tutina tipica, anzi le tutine tipiche, tornano tutte insieme nel corso della serie, quando i pirati vengono trascinati loro malgrado in un conflitto intergalattico, mediante i Ranger Keys, strumenti di cui si servono per richiamare i poteri (e il look) dei precedenti guerrieri Sentai.

Power Rangers Ninja Steel (2017)



La serie attualmente in onda in America, ispirata alla giapponese Shuriken Sentai Ninninger conclusa l'anno scorso, è Power Rangers Ninja Steel e comincia come molte altre con un prologo introduttivo. Una pietra aliena, il Ninja Nexus Prism, cade sulla terra dritto nel cortile di casa Romero dove un abile maestro Ninja vive con i figli Aiden e Brody. Il primo dei due bambini riesce a fuggire attraverso il boschetto dietro casa, Brody invece viene rapito dal perfido Galvanax e per dieci anni cresce prigioniero in una navicella spaziale. La roccia aliena contiene le ninja power stars, oggetti simili a shuriken rotanti (le stelline affilate dei ninja) che si rivelano essere i morpher necessari per la trasformazione. Ormai giovane adulto, Brody riesce a scappare e a tornare sulla terra dove ottiene i poteri del Red ranger e dove incontra gli altri.

Destinati a essere compagni di scuola, oltre che di avventure, Sarah si trasferisce nel nuovo istituto imbracciando il volopattino rosa che ha costruito con le sue mani per "essere veloce come un treno" e viene in parte accontentata quando dopo la trasformazione in pink ranger finisce per diventare "veloce come un ninja". Preston, il blue ranger dai tratti asiatici che prende il posto dell'Ao Ninninger col finto accento inglese, è in questa versione un aspirante prestigiatore con tanto di cilindro e nome ammiccante, invece che l'ex studente di una vera scuola di magia londinese. Calvin e Hayley, yellow e white ranger, partono in coppia e arrivano in ritardo. Fermi in mezzo alla strada col furgone in panne, sono gli ultimi a far girare lo shuriken come una trottola e a infilarsi magicamente la tutina aderente.

La serie snobbata: i Power Rangers e il trenino Thomas



Un discorso a parte merita la serie snobbata, la 38esima del franchise Super Sentai, scartata dai produttori americani che hanno preferito puntare sugli svanimenti camaleontici di Ninja Steel, convinti che il pubblico occidentale non avrebbe apprezzato il tono eccessivamente scherzoso di Ressha Sentai ToQger, show a tema treni, binari e passaggi a livello. A questo punto va fatta una riflessione: se i power rangers si rivolgono principalmente a un pubblico di preadolescenti imberbi, i Super Sentai cercano di accalappiare un pubblico il più vasto possibile, così che anche il più piccoletto della famiglia possa scimmiottare il balletto coreografato apposta alla fine dello show. Se la magia, il viaggio nel tempo e la cultura giapponese sono tematiche giudicate idonee dalla tv americana alla fascia di età di riferimento, la ferrovia magica dei ToQger con tondeggianti vagoni pastello ricorda troppo il trenino Thomas, storiella per bambini piccoli del reverendo W. Awdry, per attirare gli adolescenti di oggi. Eppure le tutine sgargianti, più sgargianti del solito, la visiera bordata di traversine ferroviare con rotaie metalliche che si avvolgono intorno al casco, i binari della ferrovia magica Rainbow Line alimentata da un carburante speciale, cioé l'immaginazione sconfinata dei passeggeri, e i nemici che macinano chilometri sulla Shadow Line sfruttando l'oscurità presente nel cuore degli uomini, fa di questa la serie più stravagante e dark dell'intero franchise. Anche il team è tra i migliori, affiatato e compatto, con un Red Ranger meno esibizionista e più comprensivo, un green ranger silenzioso ma sorridente, un blue ranger imbranato e cervellone, e yellow e pink ranger amiche del cuore.

La serie che verrà: Z come Zootropolis o Zodiaco
La 40esima e la 41esima serie dei Super Sentai si intitolano Doubutsu Sentai Zyuohger e Uchu Sentai Kyuranger. La prima, andata in onda l'anno scorso, si inserisce in quel nutrito gruppo di show dedicati agli animali per andare oltre: gli eroi stessi sono animali umanoidi del pianeta Zyuland, una dimensione parallela a cubetti tipo Minecraft, dove diverse specie di Zyumans vivono in pace. L'aspirante zoologo Yamato si imbatte nel portale che collega i due mondi e sconsideratamente lo danneggia. I quattro guardiani, un leone, uno squalo, una tigre e un elefante, rimangono bloccati sulla terra e utilizzano il loro potere per difenderla. Anche Yamato ottiene il cube dell'aquila col quale interviene ad aiutare i nuovi amici.

I movimenti felini, i barriti di guerra, le pinne che roteano come motoseghe e i sensi acuiti non bastano a stemperare il tono fumettistico della serie e forse per questo dopo Power Rangers Ninja Steel, l'America attingerà dal serbatoio spaziale di Kyuranger, la serie attualmente in onda in Giappone, ispirata alle costellazioni, in cui compaiono molti personaggi promettenti: Lucky, nel costume rosso, è il ragazzo più fortunato dello spazio, il silver ranger Naga proviene da un pianeta senza emozioni, sta imparando a reagire nel mondo corretto ma ancora ride a crepapelle quando dovrebbe mostrare empatia, Raptor la Pink Ranger è un robot pilota dalla fervida immaginazione e Spada (pronunciato Supada), il cuoco italiano saluta tutti con uno stentato "buongioruno".

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