Oscar: dieci film in streaming che hanno trionfato a sorpresa e scritto la storia
Vi proponiamo in streaming dieci film che hanno vinto l'Oscar facendo per vari motivi la storia del premio.
Vi proponiamo da vedere in streaming dieci film che nel corso dei decenni si sono aggiudicati l’Oscar ribaltando le previsioni che non li volevano come favori, per motivi differenti. Alcuni di questi titoli col passare del tempo sono diventati veri e propri classici, capaci di definire da soli un’epoca. Altri lungometraggi più recenti come ad esempio The Hurt Locker o Parasite hanno letteralmente scritto la storia del cinema con il loro trionfo. Si tratta in qualche caso di film che hanno meritato di vincereil premio o sono stati scelti per motivi extra-cinematografici? Il dibattito per alcuni di essi è ancora aperto…
In streaming 10 film da Oscar che hanno sorpreso tutti
- Giorni perduti (1945)
- Un uomo da marciapiede (1969)
- Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975)
- Kramer contro Kramer (1979)
- Gente comune (1980)
- American Beauty (1999)
- The Hurt Locker (2009)
- Il caso spotlight (2015)
- Moonlight (2016)
- Parasite (2019)
Giorni perduti
Nel 1945 Billy Wilder era già uno sceneggiatore apprezzato a Hollywood ma di certo non il cineasta straordinario che tutti conosciamo. In America aveva diretto soltanto un paio di film, il divertente Frutto proibito e l’insuccesso de I cinque segreti del deserto. Con questo melodramma claustrofobico sorprese tutti, anche perché Giorni perduti all’epoca affrontò uno dei grandi tabù sociali: l’alcolismo. Statuetta per il film, la regia, il bravissimo protagonista Ray Milland e la sceneggiatura. Disponibile su Apple Itunes.
Un uomo da marciapiede
Con il trionfo agli Oscar il controverso cult-movie del britannico John Schlesinger ha metaforicamente sancito la fine della Hollywood classica e l’inizio della politica degli autori americani. Il film straordinariamente interpretato da Jon Voight e Dustin Hoffman affronta temi come la prostituzione maschile, l’uso di droghe, la vita di strada in una New York lontana anni luce da quella sfavillante dei musical e delle commedie romantiche. Un uomo da marciapiede ha davvero definito un’epoca di cinema. Disponibile su Apple Itunes
Qualcuno volò sul nido del cuculo
Il romanzo di Ken Kesey divenne fin da subito uno dei titoli fondamentali della contro-cultura degli anni ’60, eppure nessuno voleva dirigere l’adattamento cinematografico di un testo così “ribelle”. Dopo vari rifiuti l’ostinato produttore Michael Douglas affidò il film al semi-sconosciuto Milos Forman, emigrato a Hollywood dall’allora Cecoslovacchia. Il resto è storia: Qualcuno volò sul nido del cuculo è uno dei film più importanti degli anni ’70, e la prova d’attore di Jack Nicholson rimane ancora oggi insuperata. Una curiosità: insieme ad Accadde una notte e Il silenzio degli innocenti il capolavoro di Forman ha vinto i cinque Oscar principali (film, regia, attore, attrice e sceneggiatura). Disponibile su Chili, Google Play, Apple Itunes, TIMVision.
Kramer contro Kramer
Vincere l’Oscar per il miglior film nell’anno in cui è candidato Apocalypse Now è un’impresa difficile da dimenticare. Certamente Kramer contro Kramer fu aiutato dal fatto che l’anno precedente aveva già trionfato un altro film sulla Guerra in Vietnam, Il cacciatore di Michael Cimino. Rimane comunque il fatto che quello di Robert Benton è un dramma familiare scritto e interpretato con una maestria che si esplicita nei piccoli particolari, nelle sottili finezze di ritratti psicologici cesellati. Dustin Hoffman e Meryl Streep al loro meglio per uno dei primi film che parlarono di divorzio in America. Disponibile su Rakuten TV,Chili, Google Play, Apple Itunes.
Gente Comune
Con il suo esordio alla regia Robert Redford riuscì a superare la concorrenza di Martin Scorsese (Toro scatenato), David Lynch (The Elephant Man) e Roman Polanski (Tess). Alla fine Hollywood decise di premiare uno dei suoi eroi senza macchina per un film comunque di notevole introspezione psicologica. Gente comune scava dentro l’anima dello spettatore con un pudore che solitamente non si trova in questo tipo di drammi, gli va dato credito. E poi rimane la performance dolorosa e vibrante di Donald Sutherland, che invece fu clamorosamente ignorata dall’Academy. Valli a capire questi membri votanti…Disponibile su Chili, Google Play, Apple Itunes.
American Beauty
Sam Mendes era un esordiente che si era fatto un notevole nome grazie al teatro. Alan Ball lo scrittore dietro alla serie culto Six Feet Under. Fu Steven Spielberg a capire che questa coppia avrebbe potuto realizzare il film dell’anno. American Beauty conquistò cinque statuette a scapito di concorrenti agguerriti come The Sixth Sense di M. Night Shyamalan e soprattutto Insider di Michael Mann. Quello di Mendes era il miglior film del 1999? Probabilmente no. Ma ciò non toglie che sia un’opera in grado di corrodere meravigliosamente l’ipocrisia dell’”American Way of Life”. Comunque un cult movie, disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity, Netflix, TIMVision, Amazon Prime Video.
The Hurt Locker
Ci sono candidati James Cameron e Avatar, che quell’anno aveva stracciato qualsiasi record d’incasso nella storia del cinema (prima dell’impero Disney/Marvel/Lucasfilm…). Kathryn Bigelow ha invece realizzato un film che al botteghino è passato quasi inosservato. Il fatto è che The Hurt Locker sprizza tensione da ogni fotogramma, ed è realizzato con un’adesione per quello che racconta che non può essere ignorata. Risultato? Sei statuette tra cui miglior film e regia, una donna fino a oggi a ottenere il premio. E a nostro avviso avrebbe dovuto bissare con Zero Dark Thirty, ma non venne neppure nominata…Disponibile su Chili, Google Play, Apple Itunes, Netflix.
Il caso Spotlight
Il film di Tom McCarthy aveva entusiasmato la critica e ottenuto un discreto successo al botteghino, ma al momento delle nomination era stato surclassato da Mad Max, Il ponte delle spie e dal favoritissimo Revenant. E con un colpo di coda riuscì a conquistare la statuetta per il miglior film, accompagnata da quella per la sceneggiatura. Un successo a avviso meritatissimo, perché Il caso Spotlight è non soltanto un’opera dal coraggio enorme per la materia trattata, ma soprattutto è stato scritto, diretto e interpretato con una lungimiranza che lo mette di diritto tra i grandi film d’inchiesta. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple Itunes, Netflix.
Moonlight
L’edizione degli Oscar 2016 resterà nella storia per la gaffe di Warren Beatty e Faye Dunaway, i quali annunciarono l’Oscar per il miglior film andato a La La Land quando a vincere fu invece il bel dramma di Barry Jenkins. Nessuno si aspettava che il favoritissimo musical di Damien Chazelle avrebbe perso proprio il premio più importante. Eppure per una volta l’Acadamy decise di favorire l’impegno di Moonlight, dramma sentito che racconta la difficoltà di essere nero e omosessuale in un tessuto sociale americano ancora molto più razzista e omofobo di quanto la superficie non mostri. Oggi più che mai Moonlight è un film necessario…Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple Itunes, TIMVision.
Parasite
Un altro momento storico per gli Oscar è arrivo proprio durante l’ultima edizione, quando a vincere è stato il primo film asiatico. Bong Joon Ho ha sconfitto 1917 di Sam Mendes e The Irishman di Martin Scorsese che avevano ottenuto molte più candidature di Parasite. Eppure la commedia nerissima sulla lotta di classe tra due famiglie dentro una lussuosa abitazione ha sorpreso tutti, e con merito pienissimo. Finalmente l’Academy ha sdoganato la barriera della lingua non americana e dei sottotitoli, aprendo le porte al cinema internazionale nel più fragoroso dei modi. Staremo a vedere quel che succede…Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play.
Questi i film in streaming che secondo noi hanno scritto la storia degli Oscar vincendo pur non essendo i favoriti alla vigilia. Opere tra loro diverse, accomunate però dalla volontà di mettere in discussione il loro tempo e costringere il pubblico alla riflessione. Tra loro ci sono alcuni trai nostri film preferiti. E quali sono i vostri trionfatori all’Oscar del cuore?