Moon il Panda, una nuova storia sull'amicizia tra l'infanzia e il mondo animale, ecco due scene in italiano
Moon il Panda, al cinema dal 17 aprile, è il nuovo film di Gilles de Maistre, che dopo Mia e il leone bianco ed Emma e il giaguaro nero, racconta la storia di un ragazzino in difficoltà che si affeziona a un piccolo panda. Vi mostriamo due sequenze in italiano tratte dal lungometraggio.

Al cinema dal 17 aprile, Moon il Panda è la nuova opera del regista Gilles de Maistre, già in passato autore del grande successo di Mia e il Leone Bianco, ma anche di Il lupo e il leone ed Emma e il giaguaro nero: specialista nel raccontare il rapporto tra il regno animale e una piccola protagonista, questa volta Gilles sceglie come personaggio principale un ragazzino, che trova un rimedio al suo isolamento nell'amicizia con un piccolo panda. La vicenda si articola sulla vita familiare dell'adolescente, difficile ma sbloccata proprio da un'avventura ambientata sulle montagne cinesi. Ve la presentiamo attraverso due clip ufficiali in italiano e un trailer.
Moon il Panda, la trama della nuova fiaba a tema natura firmata da Gilles de Maistre
Il protagonista umano di Moon il Panda è Tian (Noé Yé), un ragazzino un po' isolato e senza amici: con un padre che interagisce con lui solo per rinfacciargli lo scarso rendimento scolastico, e una madre che sta valutando il divorzio, Tian si trasferisce per un periodo con sua sorella Liya (Nina Ye) a casa di nonna Nai Nai (Sylvia Chung), tra le montagne cinesi del Sichuan. Qui il suo isolamento viene spezzato dall'incontro fortuito con un cucciolo di panda, incrociato mentre Tian sta controvoglia raccogliendo della legna... Ecco quel momento.
A partire da quell'incontro, Tian comincia a rasserenarsi, trovando uno sfogo emotivo nell'accudimento del piccolo panda: la sua famiglia lo nota, anche se il ragazzino cerca di tenere Moon (così battezza l'animale) il più possibile nascosto. I panda sono animali protetti e non dovrebbero interagire con esseri umani senza la supervisione di esperti. La vita segreta di Tian finisce per renderlo più simpatico anche agli occhi di sua sorella Yian, mentre sua nonna fa il tifo per i suoi nipoti, costretti come tanti figli a riflettere le tensioni tra i genitori...
Su questa tematica, De Maistre dice: "Abbiamo deciso di raccontare la storia di una famiglia, evocando le sofferenze dell’infanzia, il peso degli studi, la competitività generata dalla scuola, la necessità di evadere in mondi virtuali, la mancanza di autostima e la difficoltà a trovare il proprio posto nel mondo. [...] Questo film affianca mondi contrastanti e riposiziona la natura al centro del concetto di felicità. In città dimentichiamo quel legame che per milioni di anni abbiamo avuto con la natura, in altre parole, dimentichiamo il mondo che ci circonda. Ora ci stiamo evolvendo e risvegliando alla necessità di ristabilire un contatto con la natura e di proteggerla."
Il film è accompagnato in Italia anche dal romanzo omonimo tratto dalla sceneggiatura, scritto da Christelle Chatel e pubblicato da Gallucci. De Maistre descrive così il processo che ha reso possibile il film: "Erano vent’anni che non veniva fatto un film con un panda. E se vuoi fare un film con un panda, l’unica alternativa è girare in Cina, unico posto al mondo in cui questi animali vivono nel loro habitat naturale e sono considerati patrimonio nazionale. Il progetto è nato sotto una buona stella: nel 2024, nel sesto anniversario delle relazioni diplomatiche franco-cinesi, Macron si è recato in Cina in visita ufficiale, favorendo così la coproduzione fra i nostri due paesi. Inoltre la mia reputazione ha rassicurato le autorità cinesi, che hanno apprezzato il copione; non solo perché il nostro film sostiene la protezione dei panda, ma anche perché il personaggio principale è franco-cinese. [...] Nessuna scena è artefatta. Abbiamo lavorato con due panda, uno giovane e uno adulto, che hanno interagito senza problemi con il nostro attore bambino, creando con lui un legame autentico."