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Mia Martini - Io sono Mia: la vera storia della cantante raccontata nel film con Serena Rossi

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Il film biografico Io sono Mia, diretto da Riccardo Donna, racconta la vera storia della cantante Mia Martini, interpretata da Serena Rossi.

Mia Martini - Io sono Mia: la vera storia della cantante raccontata nel film con Serena Rossi

La vera storia di Mia Martini è raccontata nel film Io sono Mia, diretto da Riccardo Donna. Un grande successo al cinema nei tre giorni evento in cui è stato programmato alla fine del 2018 e ben 7 milioni di spettatori pochi mesi dopo per la prima TV. Serena Rossi è la cantante e attrice scelta per interpretare una parte indubbiamente difficile, una donna irrequieta, dal carattere a volte troppo intransigente, il cui spirito libero era indomabile e non accettava alcuna imposizione. Il talento di Mia Martini era indiscutibile e lei stessa doveva farci i conti, nel bene e nel male. Il film parte dal ritorno dell'artista a Sanremo 1989, dopo il ritiro dalle scene cinque anni prima avendo trascorso anni nei quali, per pagare l’affitto, aveva scelto di continuare ad esibirsi, accompagnata solamente da una base nelle sagre rionali e nelle feste di paese. Lei, che aveva cantato all’Olympia di Parigi. La cantante ha vissuto una vita d'artista con le grandi difficoltà della vita reale che l’hanno messa costantemente di fronte a scelte e compromessi difficili da gestire. C'è una parte di finzione nella storia che è portata avanti da alcuni personaggi inventati la cui funzione è quella di rendere più chiara la narrazione, poi ci sono i personaggi che hanno effettivamente ruotato intorno alla vita di Mia, come vediamo qui sotto.

Io sono Mia: i personaggi del film tra verità e finzione

MIA
Mia, Mimì per tutti quelli che la conoscono e che le vogliono bene. Una ragazzina di quindici anni con un sogno più grande di lei. Una ragazza che a vent’anni, insieme alla madre e alle sue sorelle, sbarca a Roma per cercare di realizzare quel sogno e che dopo soli sette anni conosce un successo incredibile, assoluto, che nessuno avrebbe potuto prevedere, con un pezzo, ‘Minuetto’ che la fa conoscere non solo in Italia, ma in tutta Europa. Mimì, sempre in bilico tra il bisogno di esprimersi, di cantare, di salire sul palco e dimenticarsi di tutto e la difficoltà di doversi confrontare con la vita reale, quotidiana. Una donna con un’idea di libertà moderna che fatica ad accettare i compromessi. Mimì simpatica, ironica, piena di entusiasmo e generosa, ma anche cocciuta, suscettibile, intransigente soprattutto sul lavoro. Capace, in nome della sua libertà di espressione, di stracciare il contratto con la casa discografica che la rappresenta, senza pensare un momento alle conseguenze drammatiche del suo gesto. Mimì coraggiosa, ma piena di fragilità, alla ricerca dell’amore che quando finalmente arriva, fatica però a tenere. Con gli uomini le sue insicurezze affiorano, come con suo padre, con il quale ha da sempre un rapporto difficile; è divisa tra la necessità di approvazione e l’eterna e frustrante difficoltà a ottenerla. Divisa tra quel suo bisogno quasi fisico di cantare, incidere dischi, salire sul palcoscenico, ‘toccare’ il suo pubblico e la voglia di una vita più semplice, fatta di cose più piccole che adora, come cucinare, andare al cinema, passare una serata con gli amici. È in queste contraddizioni che Mimì si muove, vive. Affronta il successo, tocca la vetta e conosce in modo profondo la caduta, l’insuccesso, le voci terribili che girano su di lei e che la costringono di fatto al ritiro, ma lo fa sempre a testa alta; resiste, con la grazia che solo una donna possiede e che è l’arma che le permette di non affogare e di ritrovare il coraggio per tornare alla ribalta, riprendendosi quello che le era stato tolto. Riprendendosi il suo pubblico.

ANDREA (personaggio di finzione)
Se è vero che i grandi amori portano con loro un segno misterioso già dal momento in cui nascono, l’amore tra Mia e Andrea è uno di quelli. Una canzone li lega da subito, una canzone che viene suonata nella notte e che li fa avvicinare l’uno all’altra. Anche se Andrea non è un musicista e quando incontra per la prima volta Mia ha solo ventinove anni e Mia è già una star. Andrea è ancora un giovane fotografo alla ricerca di un’identità professionale. Basta una cena e per Andrea l’amore divampa, del tutto inatteso e nemmeno cercato. Lui, che aveva grandi progetti, si fa travolgere da quella passione improvvisa che sembra di getto cancellare il resto. Ma non è facile stare vicino a una donna di successo e Andrea è orgoglioso, geloso, comincia a mal sopportare da subito le continue tournée di Mia, però continua a starle accanto, la ama, anche quando Mia sta male e pensa di non poter cantare più. Ma presto gli equilibri si rompono. Per Andrea l’incontro con l’amore è stata una spinta creativa che lo ha portato in alto. Anche lui conosce il successo, proprio quando Mia comincia a perderlo, a cadere lentamente. E cominciano le liti, le incomprensioni, le scenate di due caratteri che insieme si accendono come cerini e bruciano. Andrea alla fine sarà costretto a fare una scelta straziante, dolorosa per entrambi. L’unica scelta però possibile per continuare a vivere.

CROCETTA
Alberigo Crocetta è l’uomo che Mia incontra casualmente una sera in un locale di Viareggio e che, come spesso succede nelle storie di successi e talenti nascosti, le cambia la vita. È già un grande e affermato manager Crocetta, ma alla continua ricerca di talenti da scoprire. Quando vede quella ragazza minuta che canta un pezzo jazz nel suo locale, si ferma ad ascoltarla. Qualcosa, oltre alla voce di quella ragazza, lo convince, lo attira. Gli era già successo in passato e sa che si deve fidare del suo istinto. Lo ha sempre guidato dalla parte giusta. Le offre un contratto, ma da subito il rapporto con Mia non è facile. Sa che deve guadagnarsi la fiducia di quella ragazzina che ha appena ventitré anni. Sa come fare, è forte, deciso; è lui a trasformarla, a capire per primo che quella sua aria strana, originale e diversa da tutto quello che c’è in giro, deve essere valorizzata. La sua voce graffiante può piacere ai giovani. È lui a trovarle il nome giusto, è lui a trasformarla da Mimì Bertè a Mia Martini. Anche quello con Crocetta non sarà un rapporto facile e si romperà in maniera improvvisa e definitiva così come era cominciato. Ma è con lui che Mia conoscerà il vero successo.

LOREDANA
Sorella amata, persa e poi ritrovata. Loredana, sorella minore di Mimì ha un carattere incandescente, propulsivo, aggressivo, ma fragilissimo allo stesso tempo. Pezzi enormi di strada insieme, i primi anni ‘70 a Roma, le discoteche, le feste, il divertimento, i provini, gli spettacoli alternativi, il teatro off, la voglia di diventare qualcuno senza sapere bene ancora chi... e poi i primi successi. Anche Loredana canta, come Mimì, e passano lunghi periodi senza sentirsi, perché una impegnata in una tournée, l’altra chiusa in sala d’incisione. Due sorelle che affrontano insieme l’avventura della vita e la realizzazione dei loro sogni, ostacolate e non comprese fin da bambine dal padre. Malgrado la vita le abbia messe continuamente di fronte a scelte difficili e non abbia fatto sconti a nessuna delle due, un filo a volte sottile, a volte più resistente, le ha sempre tenute legate. E quel filo ancora oggi non si è spezzato.

ALBA
Un’amica, come se ne incontrano poche nella vita, ma di quelle che quando si incontrano non si lasciano più. Alba è questo per Mimì e Mimì è questo per Alba. Da quando la conosce, una sera con Crocetta al Piper di Viareggio, anche lei resta colpita da quella ragazza sua coetanea che canta a squarciagola lanciando parole dal palco come fossero pietre. La simpatia e l’empatia sono immediate. Insieme si divertono, vanno al cinema, vanno a cena fuori, fanno le cose semplici che piacciono a Mia e che con Alba vengono naturali. Ha un carattere più riflessivo Alba, è lei che si preoccupa per Mimì ogni volta che decide di fare qualcosa di rischioso. È lei che la invita a riflettere sulla decisione di rompere il contratto con la sua casa discografica, è sempre lei che cerca di proteggerla quando già nei primi anni ‘70 cominciano a girare le voci terribili su di lei e sulla sua fama di porta sfortuna; ed è sempre lei che riuscirà a convincerla a uscire di nuovo dopo cinque anni di ritiro in campagna, a tornare sul palco di Sanremo con un pezzo bellissimo, e a riprendersi con il suo talento quello che le era stato tolto con la prepotenza e l’ottusa violenza del pregiudizio.

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