Marco Bellocchio: i suoi migliori cinque film in streaming
Uno dei nostri cineasti fondamentali compie oggi 81 anni. Eccovi il meglio di Marco Bellocchio che potete trovare in streaming.

Marco Bellocchio è a mio parere il regista più importante degli ultimi decenni di cinema italiano. Il che non significa necessariamente il migliore, anche se sono personalmente convinto anche di questo. La mia affermazione si basa sulla convinzione che Bellocchio, più di Nanni Moretti o altri nomi di primo piano della nostra cinematografia, fin dall’esordio ha usato i suoi film per indagare in maniera personale, critica e assolutamente non allineata la storia e il costume del nostro Paese. E nel farlo ha adoperato sempre e soltanto la sua visione, la sua opinione su fatti e situazioni narrate: il cinema di Bellocchio, che piaccia o meno, possiede la forza propositiva di un autore che si schiera, che sceglie un punto di vista e lo elabora secondo le proprie idee e i propri sentimenti. Molti film di Bellocchio hanno sferzato il malcostume della nostra società, smentito le ipocrisie della nostra storia, tentato di ribaltare posizioni sociali, civili e politiche di un Paese troppo spesso immobile e compiaciuto del proprio benessere distribuito in maniera a dir poco contraddittoria. Nel provare a raccontare la visione di cinema di Marco Bellocchio siamo stati costretti - e sottolineo costretti - a scegliere cinque film in streaming di indubbio valore ma che non rappresentano a nostro avviso il meglio della sua produzione. In maniera piuttosto sconcertante abbiamo infatti scoperto che molti dei migliori lungometraggi realizzati dal regista nato a Bobbio non sono disponibili in streaming. Sperando che presto venga colmata questa mancanza - indicherò come sempre altri titoli alla fine della cinquina scelta - eccovi dunque ciò che potete trovare in streaming del grande cineasta che compie oggi 81 anni. Buona lettura.
Cinque film in streaming diretti da Marco Bellocchio
- Sbatti il mostro in prima pagina
- Buongiorno, notte
- Il regista di matrimoni
- Vincere
- Il traditore
Sbatti il mostro in prima pagina (1972)
Uno dei lungometraggi più complessi e infuocati degli anni ‘70 mette sulla gogna del giudizio dello spettatore gli anni del terrorismo, l’ingerenza del potere sulla libertà di informazione, lo sciacallaggio mediatico che fa vendere i giornali e rovina la coscienza collettiva. Sbatti il mostro in prima pagina si regge sulle spalle forti di un Gian Maria Volonté monumentale, capace di dipingere un caporedattore contraddittorio e carismatico in una delle prove d’attore più sottovalutate dalla sua gloriosa carriera. Un film “scomodo” e difficilmente catalogabile, come i migliori realizzati da Marco Bellocchio. Sotto alcuni aspetti oggi forse ancora più attuale che a suo tempo. Da riscoprire per meditarci sopra...Disponibile su Chili, Apple Itunes, Amazon Prime Video.
Buongiorno, notte (2003)
Semplicemente uno dei film più importanti della storia della nostra cinematografia, la rivisitazione personale e immaginaria della pagina più buia della democrazia del nostro Paese. Buongiorno, notte racconta lo stato emotivo e quello psicologico di Aldo Moro e dei suoi carcerieri in una storia che tenta di trovare un centro mentale ancor prima che emotivo, con Bellocchio che mette in scena in maniera arguta e affascinante le persone ma anche i simboli, gli stati d’animo e insieme i ruoli imposti dalla storia. Un film enigmatico, impossibile da dimenticare, poderoso nel creare un suo immaginario specifico dentro il fatto realmente accaduto. Gran cinema di analisi prima ancora che di denuncia, la qualità migliore della filmografia dell’autore. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, RaiPlay.
Il regista di matrimoni (2005)
Bellocchio vuole fare i conti con la propria vocazione di narratore per immagini, mettersi in gioco attraverso la figura del regista Franco Elica, interpretato con la solita maestria da Sergio Castellitto. A suo modo Il regista di matrimoni è una commedia satirica, riflette infatti con ironia e il giusto senso di distacco suo suolo e l’importanza di colui che siede dietro la macchina da presa. Attraverso questo film Bellocchio sembra voler chiederci: è maggiormente importante quello che filmiamo o come lo filmiamo? Ovviamente il film nella sua enigmaticità non offre una risposta definitiva: si tratta in fondo di una favola, dove la morale viene davvero ben nascosta...Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.
Vincere (2008)
Ancora una volta la Storia per Bellocchio, ancora una volta inquadrata da una prospettiva originale e non scontata. La storia della moglie segreta e rinnegata di Benito Mussolini diventa una meditazione profonda e dolorosa sulla dualità tra pubblico e privato, tra affetto domestico e dovere di cittadino con una missione imprescindibile. Vincere si avvale di una messa in scena d’epoca di enorme impatto visivo e della prova focosa di Filippo Timi nel ruolo del giovane Duce, quando ancora era un agitatore socialista. Un film provocatorio e struggente nelle sequenze in cui Ida Dasler viene rinchiusa in manicomio ma continua a lottare per la sua verità: quella del singolo essere umano, non quella della Storia. Quindi troppo piccola e debole per non venire schiacciata da chi la storia stessa vuole scriverla. Ancora una volta, un film che parla al presente in maniera fin troppo concreta...Disponibile su Chili, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.
Il traditore (2019)
L’epopea tutta italiana del pentito mafioso Tommaso Buscetta - un prezioso Fierfrancesco Favino - consente a Bellocchio in qualche modo di cambiare registro e idea di messa in scena: Il traditore è infatti un film molto più “classico” rispetto a molti altri di del cineasta, se questo è un temrine comunque possibile da adoperare quando si parla di Bellocchio. Racconto fluido e magnificamente orchestrato della vicenda del criminale siciliano, attraverso la quale scorgiamo un’Italia che cambia, si riassesta dopo gli scossoni sociali e politici degli anni ‘90, continua a nascondere i propri scheletri invece che farci i conti. Uno dei film più pessimisti di Bellocchio, in quanto mostra come proprio non riusciamo a cambiare il nostro modo di percepire lo stato civile e morale della società. Disponibile su Rakuten TV, Chili, Infinity, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW TV.
Chiudiamo con la nota purtroppo dolente che abbiamo introdotto all’inizio dell’articolo: pare quasi impossibile che non siano disponibili in streaming alcuni dei piú importanti film di Marco Bellocchio. Ci riferiamo in particolar modo al folgorante esordio de I pugni in tasca (1965), uno dei film di rottura più importanti di quel glorioso decennio di cinema. Ma anche a un esempio di dramma umano come Il diavolo in corpo (1986) andato incontro a una censura inammissibile e capace di raccontare le pieghe dolorose della psiche umana come pochi altri film hanno saputo fare. E infine, anzi soprattutto, quello che riteniamo il capolavoro assoluto di Marco Bellocchio, ovvero L'ora di religione (2002), dramma satirico che si scaglia contro la più inattaccabile delle istituzioni italiane: Roma, con i suoi palazzi di potere oscuro e le sue fatiscenti etichette sociali. Film da vedere e rivedere.