"Le sale devono essere più accoglienti": Intervista a Riccardo Di Pasquale di Fenix Entertainment
Fenix Entertainment è una realtà impegnata nella produzione e distribuzione. Ce la racconta l'amministratore delegato, Riccardo Di Pasquale, con cui abbiamo parlato delle loro novità e della ripartenza delle sale e del cinema.
Produttori, ma anche distributori. Fenix Entertainement è una realtà in crescita nel panorama cinematografico italiano. Abbiamo intervistato l'amministratore delegato, Riccardo Di Pasquale, con cui abbiamo parlato delle loro novità, ma anche di un mercato che cerca di ripartire e innovarsi.
Siamo partiti dall'inizio, dalle decisione di fondare la società. "Nasce dall’amore mio, di mio fratello Matteo e Roberta Giarrusso per le arti. Ci sembrava che il settore vivesse un nuovo Rinascimento, dopo un periodo di crisi. Dovuto principalmente a due macro aspetti: le forti agevolazioni fiscali presenti nel settore e la proliferazione di piattaforme, che avrebbero portato sicuramente un aumento della produzione di contenuti. Ci eravamo resi conto come ci fossero molte società, anche storiche, ma che lavoravano solo su una parte della filiera: sviluppo e produzione, solo come distributori o esercenti. Abbiamo visto che c’era molto spazio, non essendoci nessuna società che andasse a operare sull’intera catena del valore, sulla filiera. In questo modo puoi avere un maggiore controllo sulla qualità del prodotto e soprattutto per le economie di scala riesci a marginalizzare ogni step produttivo. Un modello di business che sotto pandemia ha avuto ancora maggiori riflessi. Ci ha permesso, infatti, di quotarci in borsa. Il mercato ha apprezzato molto questo modello di business. Infatti, negli ultimi quattordici mesi non abbiamo vissuto di ristori, ma spinto maggiormente sull’acceleratore in quei settori che non sono stati fortemente impattati, ma ci hanno anzi permesso di migliore notevolmente il nostro conto economico. Essendo quotati in borsa abbiamo profondo rispetto dei nostri soci, che sono molto importanti. Dobbiamo sempre avere un equilibrio fra un prodotto artistico e il rispetto del risultato economico-finanziario."
Un momento di crisi per un imprenditore è anche un momento di nuove opportunità. Sono settimane cruciali, con il passaggio dalle sovvenzioni governative alla riapertura completa, speriamo presto, delle sale.
È una domanda importante. I numeri ci mostrano come i momenti di difficoltà possano offrire grandi opportunità. Uno dei pochi anelli ancora deboli del nostro settore è il sistema. Si cerca sempre di guardare al proprio orticello, è difficile condividere con gli altri, pensando sempre di essere più bravi e “belli” degli altri. Mi sembra evidente che le sale cinematografiche siano fondamentali per una corretta ripartenza del sistema produttivo cinematografico. Ma non hanno capito come il mondo sia cambiato, me lo lasci dire. Sono rimaste molto indietro. Bisogna vendere un’emozione, un’esperienza, portare la gente al cinema attraverso modalità completamente diverse rispetto a prima. Oggi tutti abbiamo un televisore enorme in casa per pochi euro, magari pagato in quaranta rate che non finisci prima degli 80 anni, ma ce l'abbiamo tutti. Oggi devi proporre un’esperienza. Io ho tre figli e devo andare a vedere i cartoni animati, o lasciarli con la tata. Sarebbe bello avere cinema con magari meno sale, ma con posti molti più accoglienti rispetto all’85% delle sale cinematografiche italiane, che sono obsolete. Mi immagino di entrare con mia moglie, prendere un bicchiere di vino e una tartare, potendo lasciare i miei bambini nella sala accanto, che potrebbe diventare un baby parking, perché non performava bene. Sarebbero i bambini stessi a chiedermi la settimana successiva di tornare al cinema, perché vogliono giocare e divertirsi mentre io vado con mia moglie a vedere un film. Se non vendiamo qualcosa di diverso, si farà veramente fatica a riportare la gente nelle sale cinematografiche, che rimane cruciale.
È appena uscito nelle sale I nostri fantasmi di Alessandro Capitani, che avete distribuito.
Nella nostra linea editoriale cerchiamo di far esordire dei giovani bravi, che siano donne come con Eleonora Ivone per Ostaggi, con un cast corale importante, presente sulle piattaforme, o Alessandro Capitani. La nostra linea editoriale e produttiva si sta aprendo molto all'estero, faremo due commedie per un grande pubblico, dei film molto indipendenti e due film totalmente internazionali. Spero molto presto di far felice il mercato, presentendo una produzione molto importante con un regista premio Oscar. Siamo poi orgogliosi di aver lavorato con un ragazzo come Alessandro Capitani, professionalmente e umanamente in linea con le persone con cui vogliamo lavorare noi, molto disponibile. Abbiamo cercato di proteggerlo costruendogli intorno un cast artistico e tecnico importante. È un’opera seconda, ma la sua vera opera prima dopo In viaggio con Adele, che era un’opera solo registica, scritta da altri. Teniamo tanto a I nostri fantasmi, ce ne siamo innamorati quando ce l’ha raccontato in una cena. Siamo contenti di averlo realizzato, un film bello, molto elegante. Racconta storie attuali, una bella fiaba moderna.
Avete poi alcuni titoli alla Festa del Cinema di Roma e Alice nella città.
Siamo in produzione con due film. L’opera prima di Beppe Fiorello, Stranizza d’amuri, che racconterà con una raffinata sensibilità poetica, poi stiamo girando Sposa in rosso, una commedia per un pubblico ampio, diretta da Gianni Costantino, con Sarah Felberbaum, Eduardo Noriega, meraviglioso attore spagnolo, insieme a Massimo Ghini, Cristina Donadio, Dino Abbrescia. Un bel cast da commedia. Per la parte distributiva, dopo I nostri fantasmi avremo ad Alice nella Città Mancino naturale, che avrebbe uscire a fine ottobre e in selezione ufficiale One Second, il nuovo film di Zhang Yimou. Poi sicuramente avremo In questa storia che è la mia, omaggio alla grande carriera di Claudio Baglioni, prodotto insieme a Friends & Partners, girato al Teatro dell'Opera di Roma, che sarà distribuito come evento speciale con Medusa, il 2, 3 e 4 novembre.