Lars Von Trier: The House that Jack Built è il mio film più cupo
L'autore nell'imminenza delle riprese, parla del serial killer movie con Matt Dillon, Bruno Ganz, Riley Keough e Sophie Grabol.

Qualche giorno fa Lars Von Trier si è manifestato in una foto che lo ritrae e con una falce in spalla mentre suona una campanella, ispirata a Vampyr del suo maestro Carl T. Dreyer, per presentare le imminenti riprese del suo nuovo, attesissimo film, l'horror The House That Jack Built.
È tornato poi a parlare del film con Matt Dillon, Bruno Ganz, Riley Keough e Sofie Grabol, che racconta le gesta feroci di un serial killer nella Washington tra gli anni Settanta e gli Ottanta.
Il geniale e controverso autore ha definito il film il più cupo che abbia mai realizzato, sottolineando a modo suo come la realtà ormai rispecchi il suo sentire nei confronti del mondo. Nelle sue parole, rilasciate a The Guardian: "The House That Jack Built" celebra l'idea che la vita sia malvagia e senz'anima, il che è tristemente dimostrato dalla recente ascesa dell'Homo Trumpus, il re dei ratti".
Le riprese di The House That Jack Built inizieranno a marzo e lo vedremo nei cinema, magari dopo uno dei festival più importanti, nel 2018.