La tigre bianca: il trailer del film con Priyanka Chopra in streaming su Netflix
Ramin Bahrani dirige l'adattamento del romanzo di Aravind Adiga vincitore del prestigioso Booker Prize nel 2008. Prodotto tra gli altri dalla stessa attrice e da Ava DuVernay, il film debutterà in streaming sulla piattaforma di Netflix il 22 gennaio.
Il romanzo "La tigre bianca", vincitore nel 2008 del prestigioso Booker Prize, raccontava la storia dell'ambizioso autista di una ricca coppia indiana che cercava, con ingegno e astuzia, di sfuggire alla povertà e diventare un imprenditore. Opera prima di Aravind Adiva, quel libro è ora diventato un film, La tigre bianca, che sarà disponibile in streaming su Netflix a partire dal prossimo 22 gennaio.
A scrivere e dirigere l'adattamento è stato Ramin Bahrani, il regista americano d'origine iraniana che ha firmato titoli come 99 Homes e il Fahrenheit 451 interpretato da Michael B. Jordan e Michael Shannon, mentre nel cast ci sono Adarsh Gourav nei panni del protagonista e Rajkummar Rao e Priyanka Chopra in quelli dei suoi datori di lavoro. Priyanka Chopra, che è stata Miss Mondo nel 2000 e ha lavorato a lungo come modella, e che di recente abbiamo visto in produzoni hollywoodiane come Baywatch o We Can Be Heroes, è anche produttrice del film assieme a Ava DuVernay e Mukul Deora.
La tigre bianca: il trailer del film
La tigre bianca: sinossi ufficiale
Da ragazzo povero a imprenditore, Balram Halwai (Adarsh Gourav) racconta la storia epica e ricca di umorismo nero della sua scalata al successo nell’India moderna. Astuto e ambizioso, il giovane eroe si guadagna il posto di autista per Ashok (Rajkummar Rao) e Pinky (Priyanka Chopra Jonas), appena tornati dall'America. La società gli ha insegnato solo a essere un servitore e lui cerca di diventare indispensabile agli occhi dei suoi ricchi padroni, ma dopo una notte di tradimenti, capisce che sono disposti a incastrarlo pur di salvare se stessi. Quando è sul punto di perdere tutto, Balram si ribella a un sistema truccato e ingiusto trasformandosi in un altro tipo di padrone. Tratto dal bestseller del New York Times, vincitore del Booker Prize 2008.