Jason Statham lascia The Man from Toronto perché è un film da femminucce
L'attore pretendeva che l'action comedy con Kevin Hart fosse vietata ai minori di 16 anni, ma non è stato accontentato.
Brutte notizie per chi sperava di veder duettare Kevin Hart e Jason Statham in The Man from Toronto, un'action comedy dalla trama davvero intrigante e buffa, perché incentrata su due uomini diversi che più diversi non si può (un assassino e un tizio pieno di problemi) che vengono scambiati l'uno per l’altro a causa di un errore di Airbnb, il celeberrimo sito di affitti di appartamenti nel mondo. Ebbene, il sodalizio artistico fra la star americana e quella britannica non avverrà perché Statham si è dissociato dal progetto. La ragione? Un divieto ai minori di 16 anni (R-rated) che improvvisamente è diventato un divieto per i minori di 13 (PG-13).
Quando ha accettato il ruolo, Jason era convinto che il film avrebbe avuto una sua ruvidezza, un po’ di sana e realistica violenza, magari qualche scena appena appena forte e un paio di parolacce. Abituato ad essere il Deckard Shaw di Fast and Furious o il Lee Christmas de I Mercenari, l'attore non ha nessuna intenzione di cedere alle ingenuità o all’aggressività all'acqua di rose di un film che chiaramente la Sony sta cercando di trasformare in un family movie. Dovendo Statham fare il villain della situazione, il suo desiderio non è certo quello di trasformarsi in un cattivo da fumetto o comunque un personaggio che gli imporrebbe di gigioneggiare, invece di fare la faccia da duro e picchiare come un fabbro. A proposito de I Mercenari, il regista del film è lo stesso del terzo capitolo della saga con Stallone, cioè Patrick Hughes, che ricordiamo anche per Come ti ammazzo il bodyguard.
L'allontanamento di Jason Statham non ha precipitato nello sconforto lo Studio, che sta cercando un sostituto da affiancare a un attore (Hart) che non è esattamente un signor nessuno. Al momento l'uscita in sala del film resta fissata per il 20 novemre 2020.