Italiano medio: Maccio Capatonda presenta il suo esordio al cinema
Per l'attore e regista "in Italia vale tutto, puoi essere vegano o mangiare il pollo fritto"
"La media dell"italiano medio si sta alzando" e se a dirlo è Maccio
Capatonda bisogna credergli. Essendosi fatto un nome con i finti trailer e le
serie nonsense che esasperavano alcune derive della società, Marcello
Macchia (il suo vero nome) ha voce in capitolo quando si esprime sull'oggetto del
suo debutto cinematografico, l'
Italiano medio. "Il film racconta due estremi dell'italiano,
l'impegnato e il menefreghista che a un certo punto si fondono nell'italiano furbo, perché
alla fine in Italia vale tutto, puoi fare quello che ti pare, essere vegano o mangiare il pollo
fritto".
In conferenza stampa ci sono anche
Herbert Ballerina (vero nome Luigi Luciano) e Ivo Avido
(vero nome Enrico Venti), quest'ultimo collaboratore di lunga data di Capatonda che
si concede saltuariamente alcune apparizioni. "Io normalmente faccio il produttore
esecutivo. Poi prendo la pillola e quando arrivo sul set riesco a fare anche alcuni
personaggi. Citarmi come attore però è un po' troppo, mi piace, mi diverto, ma il mio vero
ruolo è dietro le quinte", spiega Avido. Il film prende spunto da uno dei finti
trailer di qualche anno fa
in cui una pillola produce la riduzione delle facoltà cerebrali fino al 2 %.
L'idea di espandere questa storia portandola al cinema è del produttore Marco
Belardi. "Quando ho incontrato Marcello e Enrico gli ho proposto di fare un film
su quel trailer che mi piaceva molto. Poi c'è stata la serie su MTV che ha avuto molto
successo. Quando sono andato da Medusa hanno capito che c'era intelligenza dietro questa
comicità e sono entrati in coproduzione".
Ballerina è attore e sceneggiatore ed è l'unico all'incontro a non uscire
dall'idiozia del suo personaggio: "Prima è un film un po' così, poi quando arrivo
io e diventa bellissimo. Sono contento di essere il protagonista, anche se non sono il
protagonista. Io sono un attore mi hanno chiesto di fare uno un po' stupido e l'ho fatto. Se
mi dicessero di fare parti intelligenti le farei... forse". E in effetti il protagonista è proprio
lui, Maccio Capatonda che in Italiano medio si trasforma in Giulio Verme, un integralista
della vita eco sostenibile. "Il mio personaggio diventa in parte un eroe medio e in parte una
scarto della società" racconta Capatonda. "Di questi due Giulio sta meglio quello che se ne
sbatte, perché non si rende conto di niente. Ma è un bene momentaneo, subentrano subito
dopo le paure e i sensi di colpa".
Maccio spiega di aver cercato di scrivere una storia intorno all’idea di
partenza, evitando il film a episodi, una storia che potesse anche riflettere su
quella che è la società attuale in Italia usando i personaggi ispirati agl'idoli della sua
infanzia. "Io sono cresciuto con Verdone, tantissimo, poi con
Troisi, Benigni e Frassica che
ha fatto anche una parte nel film. Tutti i personaggi dei media che ho assimilato negli anni
80 li sto risputando ora". Riguardo ai riferimenti cinematografici, l'attore cita
Ritorno al futuro ("il mio imprinting"), Fight
Club, Arancia Meccanica, Ciprì
e Maresco in Italia e la comicità dei Simpson e dei
Griffin.
Italiano medio arriva nelle
sale in 400 copie dal 29 gennaio.
Ecco le immagini del photocall di oggi durante la presentazione del film
alla sampa: