Giffoni: Presentata l'immagine ufficiale della 55esima edizione del festival, un invito a "diventare umani"
"Becoming Human, diventare umani" è il filo conduttore scelto da Giffoni per la 55esima edizione del festival, in programma dal 17 al 26 luglio: il significato dell'immagine ufficiale.

Il Giffoni Film Festival alza il sipario sulla 55esima edizione, in programma dal 17 al 26 luglio come da tradizione a Giffoni Valle Piana, presentando il tema e l'immagine ufficiale che accompagneranno la manifestazione di quest'anno: "Becoming Human, diventare umani". L'invito è rivolto agli oltre 5.000 giurati provenienti da 30 Paesi, ma anche a un pubblico più ampio. A tutti si chiede di compiere una scelta consapevole: quella di intraprendere un cammino di crescita, relazione e consapevolezza che porti a una riflessione profonda su ciò che significa essere umani in un'epoca complessa e in continuo cambiamento. L'immagine proposta, firmata dal direttore creativo Luca Apolito, ha un forte significato simbolico e racchiude in sé il senso profondo del tema.
Giffoni55, il significato dell'immagine ufficiale
L'immagine ufficiale di Giffoni55, che vedete in alto e anche qui in basso nel poster, è un volto diviso in duee parti, tra luce e labirinto. Da un lato, la luce: un occhio limpido, un germoglio che cresce da una spalla, un fiore, un sole. Simboli chiari, vitali, positivi. Dall’altro lato, l’ombra: un labirinto che si intreccia con il volto stesso, a rappresentare la complessità del pensiero, della ricerca di sé, dell'identità.
Il labirinto, spiegano da Giffoni, "parla di un’identità non data, ma da costruire. Un'identità che si compie nel tempo e nella relazione con l’altro". È un simbolo presente in molte culture e mitologie, come quella greca in cui Teseo affronta il Minotauro. Ma qui, il nemico non è esterno: è interiore. È la paura, il dubbio, il disorientamento. In molte tradizioni, il labirinto non porta a una fine, ma guida verso una trasformazione. Al centro del percorso non c’è una risposta, ma un punto interrogativo, perché ogni conquista si trasforma in nuova domanda, ogni esperienza apre nuovi sentieri.
Diventare umani insieme: un atto collettivo
L'immagine suggerisce così che diventare umani è un processo, non un punto d'arrivo. È un cammino irregolare, fatto di scelte, errori e scoperte. Si tratta di un percorso personale e al tempo stesso universale, perché "diventare umani non è solo un fatto intimo, è anche un atto di appartenenza", si legge nel comunicato diffuso dagli organizzatori del festival. Così anche il labirinto più personale è abitato da presenze: da chi è passato prima, da chi ci accompagna, da chi verrà dopo. È nella relazione con l’altro – nell'ascolto, nella cura, persino nel conflitto – che diventiamo umani.
I simboli nascosti nell'immagine rafforzano questo concetto: la clessidra, che ci ricorda che il tempo non è solo attesa, ma costruzione; il libro, contenitore della memoria e del pensiero; due uccelli, uno naturale e uno tecnologico, emblemi di un'umanità che sogna e che inventa, che cerca equilibrio tra natura e innovazione. In un'epoca dominata dalla velocità e dalla semplificazione, dove le opinioni vengono spesso compresse in un like, Giffoni lancia una sfida gentile ma decisa: accettare la complessità, contemplare anche la possibilità dell'errore e vivere l'incertezza come condizione creativa.
In definitiva l'immagine di Giffoni55, con il suo volto pieno di simboli, luci e ombre, non racconta chi siamo, ma chi potremmo diventare. L'obiettivo che si pone il festival, anche quest'anno, è invitare i giovani a interrogarsi, a creare, a condividere, accettando di essere sempre in cammino e provando a costruire un futuro migliore insieme.