Disney e il difficile anno 2023: Bob Iger in crisi secondo Bloomberg
Richiamato a gestire una Disney che aveva lasciato prosperosa (per gli azionisti), il CEO Bob Iger secondo Bloomberg sarebbe in difficoltà, anche per un anno costellato di flop al boxoffice o performance inferiori alle aspettative.
Sono tempi molto difficili per Bob Iger, CEO della Disney, come racconta Bloomberg. Nel marzo del 2021 ogni azione della compagnia valeva 191 dollari, mercoledì ha toccato i 78. Per Iger, che lasciò il posto di CEO nel 2020 a Bob Chapek quando la major era potentissima, è un terremoto che pare stia avendo difficoltà a gestire anche sul piano privato. Richiamato nel novembre scorso per risollevare una situazione economica difficile, non è finora riuscito a far sorridere gli azionisti in previsione del 2024, come aveva promesso.
Bob Iger in difficoltà in un anno nero per la Disney
Con un'ironica crudeltà del destino, proprio l'anno che celebra i 100 anni della Disney, la casa fondata da Walt è in difficoltà. Il CEO Bob Iger aveva promesso agli azionisti che il suo piano di ristrutturazione (comprendente 7.000 licenziamenti) avrebbe tamponato le perdite, specialmente nella produzione streaming, per il 2024. Non sembra che la situazione stia migliorando significativamente, specie se si considera un 2023 spiacevole sul fronte cinematografico, con diversi costosissimi "cavalli vincenti" sulla carta che si sono rivelati flop sonori (Indiana Jones e il Quadrante del Destino, La casa dei fantasmi, Ant-Man and the Wasp Quantumania) o sono andati al di sotto delle aspettative più rosee (il remake della Sirenetta o Elemental della Pixar, poi rialzatosi a sorpresa, come peraltro meritava al di là dei pregiudizi). Guardiani della Galassia vol. 3 è stata una felice eccezione, ma non sufficiente a ribaltare un responso tiepido del boxoffice, in un anno che ha visto trionfare Warner e Universal con Barbie e Oppenheimer.
Dopo la gaffe con la quale aveva considerato gli scioperi della WGA e SAG-Aftra come "irresponsabili", Iger sta attivamente cercando di ricucire con la forza lavoro, sentendosi comprensibilmente rinfacciare che, dal suo punto di vista dei 27 milioni di dollari di paga annui, era facile parlare. E mentre valuta la possibilità di vendere la porzione di Disney che si occupa di tv tradizionale negli USA (ABC, FX, National Geographic, Freeform), Iger cerca di resistere ai tumulti nel consiglio di amministrazione: il grande azionista e magnate Nelson Peltz, contrario al suo ritorno e già prima alle spese pazze per l'acquisizione della Fox nel 2019, potrebbe reclamare ancora una voce forte in capitolo nel consiglio. Peltz si era momentaneamente placato a febbraio, quando Bob presentò il piano di ristrutturazione col taglio di costi per 3 miliardi di dollari, ma se non desse i frutti sperati e promessi per il 2024, potrebbe accadere di tutto.
Pare che Iger, a 72 anni, si sia sfogato con chi gli è vicino: "Ma chi me l'ha fatto fare a tornare?"
Leggi anche
Abigail Disney richiama il CEO Disney Bob Iger ai valori originali della casa