Da Houdini a Now You See Me, l’illusionismo al cinema
Uno speciale in occasione dell'uscita del film di Leterrier
Che cos’è la magia? La magia è inganno, ma inganno studiato per deliziare, per intrattenere, per stimolare. Si basa sul credere, sull’aspettativa, sulla fiducia. E senza questa qualità la magia è una forma d’arte che non ha più nessun motivo di esistere.
(Now You See Me)
I fratelli Lumière sono passati alla storia per l’invenzione del cinema e, ancora oggi, si narra la leggenda che l’entrata del treno nella stazione La Ciotat sconvolse gli spettatori, terrorizzati dall’idea che quel convoglio potesse travolgerli. Eppure non c’era stato nessun trucco o illusione, ma una pura e semplice suggestione procurata da una nuova e sconosciuta forma d’arte.
Pensandoci bene, il cinema è sempre andato a braccetto con la magia e quest’ultima è stata spesso protagonista in pellicole imprevedibili ed emozionanti, come Now You See Me – I maghi del crimine, dove il regista Louis Leterrier dirige un incredibile cast di stelle tra cui spiccano Mark Ruffalo, Jesse Eisenberg, Morgan Freeman, Isla Fisher, Michael Caine e Woody Harrelson.

Il film racconta le gesta dei Quattro cavalieri, un gruppo di maghi braccato dall’FBI a causa di uno spettacolo dal vivo a Las Vegas, dove hanno dimostrato di poter rapinare una banca di Parigi utilizzando il teletrasporto, davanti agli occhi sbigottiti del pubblico a cui verrà gentilmente donato il bottino. Un azione eclatante, in stile Robin Hood, e allo stesso tempo inspiegabile. Tra memorabili trucchi magici, che vanno dal coniglio nella scatola alla lettura del pensiero, inseguimenti, pirotecniche rapine e una oscura società segreta chiamata L’occhio, il film tiene costantemente alta la tensione fino a un memorabile colpo di scena finale.
Potremo rivivere le magiche atmosfere di Now You See Me dal 20 novembre, quando la Univeral Pictures Italia distribuirà in formato DVD e Blu-ray il film di Leterrier, in una edizione per l’Home Video ricca di contenuti speciali e dietro le quinte.
Intanto, con la mente ancora alle spettacolari gesta dei Quattro cavalieri di Now You See Me, proviamo a percorrere un breve viaggio nel cinema del passato per scoprire quali sono state le più significative pellicole che hanno avuto per protagonista la magia.

Vale la pena iniziare con Il mago Houdini di George Marshall, con protagonisti Tony Curtis e Janet Leigh. E' un film romanzato sulla vita del celebre mago ungherese, passato alla storia per le rocambolesche fughe e per la capacità di liberarsi da manette o camicie di forza con una facilità irrisoria. Potenza del cinema: a causa di un finale non aderente alla realtà, con Houdini che sembra soccombere durante uno dei suoi spettacoli mentre in verità morì per colpa di una peritonite, in molti, soprattutto all’epoca, pensarono che l’abile illusionista fosse veramente morto durante una esibizione.

Sempre Houdini è il protagonista del film del 2007 Houdini – L’ultimo mago, della regista australiana Gillian Armstrong, con Guy Pearce nei panni del mago ungherese. Il film mostra un periodo particolare della vita dell’illusionista, impegnato nella ricerca di un medium che possa aiutarlo a stabilire un contatto con la madre scomparsa.

Nel 2006 abbiamo invece un'annata davvero “magica”, con addirittura tre pellicole con protagonisti dei maghi: The Prestige di Christopher Nolan, con Christian Bale e Hugh Jackman a sfidarsi tra colpi bassi e trucchi che sfidano qualsiasi tipo di logica; The Illusionist di Neil Burger, che racconta tra magia ed amore il tormentato rapporto tra l’illusionista Edward Norton e la duchessa Sophie, interpretata da Jessica Biel; Scoop di Woody Allen, con lo stesso regista newyorkese nei panni dello sgangherato Grande Splendini, un mago di scarso successo.


Rispetto alle pellicole del passato, però, Now You See Me mostra generi diversi dell’illusionismo, come il mentalismo o l’escapologia. Quest’ultima consiste nella capacità di sapersi liberare da situazioni di costrizione fisica, come le manette, ed ambientali, come una gabbia, magari invasa dall’acqua.
Il mentalismo è, invece, una forma illusionista “parlata” che il mago utilizza per leggere il pensiero altrui, come Woody Harrelson in Now You See Me. Una pratica suggestiva che è stata resa celebre grazie alla serie tv The Mentalist, dove il protagonista metteva il suo prezioso dono al servizio della legge.
Che cosa sarebbe il cinema senza magia? Una domanda che deve essersi posto anche George Méliès, lo storico e indimenticabile regista, attore e illusionista francese, conosciuto come il padre degli effetti speciali. Grazie a lui oggi viviamo un cinema che ci fa sognare, meravigliare ed evadere dal quotidiano.
Sono passati tanti anni dai suoi film ma, ancora oggi, quando la settima arte incontra l’illusionismo, scocca immediatamente la scintilla. Così, come per magia.

